Lo studio, l’amore: in viaggio con Dante. La VII edizione del Festival Dante2021

Un Dante internazionale. Al via la 7a edizione di Dante2021, dal 13 al 17 settembre. Enrico Ruggeri, Corrado Augias, David Riondino, Brunello Cucinelli e Carlo Ossola tra gli ospiti di rilievo nazionale; ma sono in arrivo anche dantisti russi e americani

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Si è svolta stamane negli Antichi Chiostri Francescani la conferenza stampa di presentazione della settima edizione del Festival Dante2021 – promosso dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna con la direzione scientifica dell’Accademia della Crusca – che si svolgerà dal 13 al 17 settembre. Sono intervenuti Michele de Pascale Sindaco di Ravenna, Elsa Signorino Assessore alla Cultura, Ernesto Giuseppe Alfieri Presidente Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna, Antonio Patuelli Presidente Gruppo Cassa di Risparmio di Ravenna e Domenico De Martino Direttore Artistico Dante 2021. 

 

Quest’anno il verso scelto per caratterizzare il programma che animerà il settembre ravennate dal 13 al 17 settembre è quello rivolto dal Poeta a Virgilio, nel I canto dell’Inferno: “Vagliami il lungo studio e ‘l grande amore”: sono questi, secondo il direttore del festival De Martino, i due elementi imprescindibile per una corretta lettura della grande opera di Dante. Lo studio, l’approfondimento, la ricerca devono essere sostenute dalla passione, dal godimento, dall’amore per l’opera letteraria. Da qui il tentativo di conciliare specialismo e divulgazione tipico del festival Dante2021, che quest’anno avrà un occhio rivolto all’estero e alla ricezione internazionale dell’opera dantesca.

 

Dante non è solo un fenomeno italiano” ha spiegato De Martino, “non dobbiamo pensare che sia solo il padre della nostra lingua. In vista del 2021 bisogna cercare di capire quanto Dante abbia inciso anche sulla cultura internazionale”. Non c’è cortina di ferro per Dante: tra gli ospiti internazionali sarà presente infatti sia il professore Alexander Lobodanov dell’Università Lomonosov di Mosca, che parlerà dell’importanza di Dante nella cultura letteraria Russa, sia la dantista Teodolinda Bertini, italo-americana della Columbia University, definita dagli specialista una vera rockstar del dantismo americano.

 

Altri appuntamenti importanti quelli dedicati al rapporto tra cultura ed economia: sarà ospite l’imprenditore Brunello Cucinelli che si confronterà con il grande studioso Carlo Ossola sul tema “Impresa studi umanistici e arte: un incontro possibile?”.

“Il tema del finanziamento alla cultura sta diventando sempre più importante, in un momento di crisi e di diminuzione dei soldi pubblici. È giusto confrontarsi con imprenditori per capire come e perché sia possibile investire anche in campi considerati non produttivi”, ha spiegato De Martino.

 

Tra gli altri ospiti di rilievo di questa edizione 2017, l’immarcescibile Corrado Augias, che riceverà il Premio Dante-Ravenna 2017; e il cantautore Enrico Ruggeri, che dialogherà con Giovanna Frosini, accademica della Crusca. Da segnalare anche l’incontro tra Antonio Patuelli e il direttore della Stampa, Maurizio Molinari, sul tema “Il senso di una comunità”.

 

Infine, prima del festival, dal 6 al 9 settembre, ci sarà anche lo spazio per i Dante Hors d’Oeuvre, antipasti del festival vero e proprio. Tra gli incontri, Daniel Vogelmann, fondatore della casa editrice Giuntina commenterà il passo di Se questo è un uomo di Primo Levi alla presenza del figlio dello scrittore torinese, Fabio.

 

Ha quindi preso la parola il Sindaco Michele de Pascale, che ha ricordato l’importanza del settembre dantesco per la città di Ravenna. “Arriviamo a questo settembre carichi di esperienze importanti che stanno preparando la città per il 2021: è stata infatti restituita la sala dantesca della Biblioteca Classense ai cittadini; gli stessi cittadini che hanno anche creato, assieme ai professionisti delle Albe, un grande spettacolo dantesco collettivo grazie al Ravenna Festival”.

“Siamo sicuri che Ravenna sarà in grado di attirare i fondi necessari per i grandi festeggiamenti del 2021. E dovremo anche investirne di nuove: il 2021 sarà un momento di grande trasformazione per l’intera città. Siamo all’altezza di questo appuntamento? Lo dico con arroganza: la città è pronta per la sfida del 7° centenario.”

 

Il grido d’allarme di Antonio Patuelli

Ha concluso la presentazione del programma Antonio Patuelli, presidente della Cassa di Risparmio di Ravenna e dell’ABI, che ha approfittato della conferenza stampa per lanciare un grido d’allarme. “C’è un fortissimo rischio che il disegno di legge che sostiene anche il 7° centenario, già approvato alla Camera e bloccato in Senato, non diventi legge entro la fine della legislatura.”

“Al Senato si sta verificando un vero e proprio ingorgo istituzionale: tra i disegni di legge in attesa di discussione c’è quello che contiene anche i regolmanti per le iniziative sul 7° centenario della morte di Dante. Auspico che questa legge passi prima di Natale: dovrebbe essere una grande priorità per la nostra politica, dopo la legge di bilancio da approvare a settembre.” “Se malauguratamente il disegno di legge non passasse, si rischierebbe di stringere troppo i tempi di finanziamento, con evidenti problematiche nell’organizzazione dei festeggiamenti. La cultura non riguardano maggioranza e opposizione, giochi politici, schieramenti. La cultura è europea, internazionale, è un’occasione di riflessione importante e significativa per il nostro paese”, ha concluso Antonio Pattuelli.

 

La manifestazione è realizzata con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Ravenna, ed è resa possibile dalla rete di collaborazioni con soggetti della città: l’Istituzione Biblioteca Classense, il Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali, la Casa Matha – Schola Piscatorum e, per gli incontri Dante Hors d’Oeuvre D.H.O., il Museo Nazionale e il Caffè Letterario.

 

Il Festival si apre mercoledì 13 settembre alle ore 17 presso gli Antichi Chiostri Francescani con i saluti di Ernesto Giuseppe Alfieri (presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Ravenna), Claudio Marazzini, (presidente dell’Accademia della Crusca), Domenico De Martino (direttore artistico di Dante2021). A seguire, Dante parla russo con Alexander P. Lobodanov dell’Università Lomosonov di Mosca, Preside della Facoltà di Arti e Direttore del Dipartimento di Semiotica e teoria dell’arte. Accompagnato da letture – testi scelti da Pukin a Blok, da Achmatova a Mandel’tam, di cui sarà interprete finissimo Alessandro Libertini della Compagnia “Piccoli Principi” – Lobodanov illustrerà la grande diffusione dell’amore per l’opera dantesca in Russia e quanto questa abbia contribuito ad arricchire la stessa poesia russa. Fra le letture anche due poesie dedicate a Ravenna e a Dante, di Alexander Blok (1880-1921) e di Nikolaj Zabolockij (1903-1958).

Alle ore 18.30 l’inaugurazione della mostra che vedrà protagoniste le 22 Visioni dantesche di Aristide Foà. Bibliotecario a Parma e cultore dell’arte a tutto tondo, profondo conoscitore di musica classica e appassionato pittore, Foà fu costretto dalle persecuzioni razziali a emigrare in Svizzera. Per le tavole ad acquerello ispirate a episodi della Commedia aveva ricevuto nel 1929 il Gran Premio dell’Accademia d’Italia: l’insieme nacque, secondo le parole dello stesso autore, come «espressione di sensazioni e di immagini più che di cose, le quali vi sono rappresentate in quella reale irrealtà di forme e sopra tutto di luci e di colori che è caratteristica della poesia dantesca». Come nota lo storico dell’arte Carlo Sisi, Foà ha coniugato «la personale ammirazione per il poema dantesco con una sequenza di illustrazioni segnate da un impeto scabro e ombroso, sublime e allucinato».

Alle 21 la Basilica di San Francesco si fa palcoscenico per il concerto promosso e offerto dall’Associazione Musicale Angelo Mariani di Ravenna: per I canti del Purgatorio si esibiranno la soprano Giulia Semenzato e la mezzosoprano Josè Maria Lo Monaco, con la voce recitante di Marcello Prayer accanto al Coro Ludus Vocalis, il Coro Santo Spirito e l’Orchestra Città di Ferrara, diretti da Diego Terreni. Le preghiere e i Salmi che Dante ha fatto risuonare attraverso le voci delle anime del Purgatorio saranno presentati, accanto ai relativi versi della Commedia, nei canti gregoriani, nelle musiche di Vivaldi, Bach, Mozart, del compositore russo Nikolaj Kedrov (1871-1940) nonché del maestro di cappella del Duomo di Ravenna Benedetto Megni (1574-1637). 

 

TUTTO IL PROGRAMMA 2017

 

Nelle foto due dei protagonisti dell’edizione 2017: Corrado Augias e Enrico Ruggeri

 

 

 

 

a cura di I. G.

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