Daniele Perini: “Spostiamo la scultura Grande Ferro R dal Pala De Andrè a piazza Kennedy”

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Daniele Perini, capogruppo comunale “Ama Ravenna”, propone, attraverso un’interrogazione a risposta in consiglio comunale, lo spostamento della scultura “Grande Ferro R” dal piazzale del Palazzo delle Arti e dello Sport Mauro De Andrè a piazza Kennedy.

Testo integrale dell’interrogazione

Premesso che Ravenna è nota in tutto il mondo per il patrimonio storico artistico, ma pochi sanno che la nostra città conserva una delle opere più importanti, anzi l’ultima opera creata nel 1991 da uno dei maggiori artisti del Nocecento, Alberto Burri (1915-1995): la scultura “Grande Ferro R”, installata nel piazzale del Palazzo delle Arti e dello Sport Mauro De Andrè, commissionata da Raul Gardini, sembra sottolineare una scena teatrale, un ponte interrotto o possenti mani aperte, rappresentando in realtà la carena di una nave rovesciata, emblematicamente aperta verso i lidi ravennati per una ideale visione, oltre la pineta, a simboleggiare una Ravenna marittima, punto di incontro tra civiltà diverse;

Tenuto conto che si tratta della scultura pubblica moderna più prestigiosa della Città, non solo per le imponenti dimensioni dell’opera, ma anche perchè Burri è ormai considerato, accanto a Lucio Fontana, il più importante artista italiano della seconda metà del XX secolo e che invece di diventare il genius loci di quello spazio l’opera è stata misconosciuta, soffocata da stand fieristici e scarsamente accessibile (non è neppure indicata nelle guide turistiche e nella segnaletica stradale);

Ricordata la recente spontanea visita di una delegazione “informale” ravennate – composta da Saturno Carnoli, promotore dell’incontro e di una proposta di valorizzazione dell’opera ravennate di Burri che si intende proporre all’attenzione dell’istituzione comunale, da Guidi Guerrieri, da Marcello Landi e da Danilo Montanari – alla Fondazione Burri a Città di castello, in Umbria, per illustrare gli attuali limiti di fruizione pubblica della scultura e la nuova idea;

Considerato che un eventuale trasferimento in altro sito a a Ravenna dell’opera di Burri non ha suscitato veti o perplessità da parte dei dirigenti della Fondazione, ma piuttosto curiosità e interesse a valutare puntualmente la proposta, nel caso emergesse una disponibilità da parte delle istituzioni ravennati;

Si chiede a codesta Amministrazione di accogliere con favore la proposta di ricollocazione dell’opera, che valorizza adeguatamente dopo quasi trent’anni un capolavoro dell’arte contemporanea che attende piena riconsiderazione per la propria bellezza e, aspetto non secondario, per il richiamo esercitato verso i turisti della Città d’arte; di valutare come il recupero di questo patrimonio trascurato permetterà, inoltre, di riavvicinare Burri a Ravenna attraverso mostre, rassegne documentarie, conferenze dedicate al “Grande Ferro R”, ma anche alla serie di opere Nero e Oro (progettate e poi realizzate da Burri per la sede Ferruzzi di via Diaz, ma mai esposte) e alla personale che l’artista allestì al Museo Nazionale di san Vitale nel 1988.

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