All’Alighieri di Ravenna la Bottega degli Apocrifi con lo spettacolo su Don Lorenzo Milani

Da giovedì 25 a domenica 28 gennaio

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Il Teatro Alighieri di Ravenna, nell’ambito della programmazione della Stagione dei Teatri, propone da giovedì 25 a domenica 28 gennaio (inizio alle 21, domenica alle 15.30) la compagnia Bottega degli Apocrifi nello spettacolo Lorenzo Milani di Stefania Marrone.

Lorenzo Milani, prete dalla vocazione improvvisa e tardiva che non ha dato tregua alla Curia fiorentina, ha creato la Scuola Popolare di San Donato e ha accusato la Chiesa di schierarsi dalla parte dei padroni, pagando queste accuse con l’esilio a Barbiana e facendo di quella cima inospitale il centro del mondo. Stefania Marrone e Cosimo Severo scelgono di raccontare la sua storia dalla fine, quando Lorenzo, malato, è a Firenze e cerca di persuadere sua madre, l’agnostica intellettuale Alice Weiss, che lui non avrebbe potuto fare altrimenti e che quello che è stato ha avuto un senso.

Oltre all’usuale incontro con la Compagnia (sabato 27 alle 18), Ravenna Teatro ha poi scelto di dedicare un ampio spazio a Don Milani per ricordarne l’importanza e l’attualità. La serie di incontri Sguardi su Don Milani si chiude quindi nei giorni dello spettacolo con due appuntamenti il 26 (Biblioteca Holden della Classense) e 27 gennaio (Liceo Scientifico).

È il 1967 e Lorenzo Milani – il ricchissimo prete dalla vocazione improvvisa e tardiva che dal giorno della sua ordinazione non ha dato un attimo di tregua alla Curia fiorentina – ha già scelto i poveri, ha già creato la Scuola Popolare di San Donato, ha già accusato la Chiesa di schierarsi dalla parte dei padroni, ha già pagato queste accuse con l’esilio a Barbiana, e ha già fatto di quella cima inospitale della montagna il centro del mondo.

Nel 1967 l’aspro sentiero che dalla piana attraversa il bosco e sale fino alla canonica dove Lorenzo fa scuola ai bambini montanari per 12 ore al giorno 365 giorni all’anno, è stato battuto talmente tante volte da somigliare quasi a una strada percorribile. Questa storia Bottega degli Apocrifi la prende dalla fine, quando Lorenzo è troppo malato per fare scuola a Barbiana e resta a Firenze a combattere una delle battaglie che più gli sta a cuore: far innamorare delle sue scelte l’agnostica, intellettuale e benestante Alice Weiss – sua madre – persuaderla che lui non avrebbe potuto fare altrimenti, convincerla (e forse convincersi?) che quello che è stato ha avuto un senso.

È una sfida importante quella che Bottega degli Apocrifi ha raccolto quando nel 2014 è maturata l’idea di lavorare a questo spettacolo: una scrittura originale per raccontare una vita densa nonostante la sua brevità; la ricerca dell’uomo dentro il racconto del prete; e tutte quelle domande, ancora oggi senza risposta.

«Quando ho deciso di affrontare una storia tutta italiana come quella del prete di Barbiana – dice il regista, Cosimo Severo – ho avvertito il rischio che la retorica della biografia agiografica fosse lì pronta a impossessarsi dello spettacolo. Ho avvertito la necessità di sradicare quella vita dalla narrazione mitica di un uomo che si fa prete. Ho accettato il rischio di ucciderlo nuovamente.» Una scelta artistica che nel racconto degli Apocrifi appare dettata dall’urgenza.

«Cercando Lorenzo Milani nelle tante parole che lui ha scritto, spiando nei dettagli di chi c’era e ce l’ha raccontato, è stato presto evidente che le domande che questo priore di montagna poneva alla Scuola, alla Società Civile, alla Politica negli anni 60, sono tutte ancora in piedi e in attesa di risposta”, spiega Stefania Marrone, l’autrice del testo dello spettacolo.

Eppure – nonostante nello spettacolo si ritrovino tutte le coordinate della storia con la S maiuscola – dal Cardinale ai suoi giovani portavoce, dall’Industriale al Generale Franco – a esse si approda seguendo una vicenda molto più intima.

«Quando ho cominciato a lavorare con gli attori – racconta ancora Cosimo Severo – avevo da una parte tanto materiale sull’uomo pubblico (su Don Milani sono stati scritti oltre 100 volumi, senza contare gli articoli e gli approfondimenti) e dall’altro un istinto forte che mi spingeva a cercarne la relazione con sua madre, tanto diversa da lui eppure suo irrinunciabile punto di riferimento».

Lorenzo Milani è uno spettacolo scritto da Stefania Marrone, per la regia di Cosimo Severo, che vede in scena Nunzia Antonino, Gaetano Caputo, Nicola Di Chio, Paola Di Mitri, Miriam Fieno, Salvatore Marci e Fabio Trimigno, che ne firma le musiche originali. Le scene e i costumi sono di Iole Cilento e Porziana Catalano, il racconto animato e il disegno luci sono di Carlo Quartararo; l’editing musicale è di Edgardo Caputo, lo spazio sonoro di Danilo Mottola e Giuseppe Lamenta, il tecnico di scena è Vincenzo Scarpiello e l’assistente alla regia è Filomena Ferri.

Lo spettacolo è compreso nel programma di In pullman a teatro, una navetta gratuita per raggiungere il teatro Alighieri ideata per gli abbonati residenti nei territori delle circoscrizioni di Mezzano, Piangipane e Sant’Alberto, a cui, durante il tragitto, verrà presentato lo spettacolo dal personale di Ravenna Teatro. Punti di ritrovo e orari di partenza: a Sant’Alberto in piazza Garibaldi alle ore 19.30; a Mezzano in piazza Repubblica lato via Bassa alle 19.50; a Piangipane in piazza XXII Giugno 1944 alle 20.05.

Gli incontri dedicati a Don Milani

venerdì 26 gennaio – ore 16.30 – Biblioteca Holden dell’Istituzione Biblioteca Classense
Incontro con la compagnia Bottega degli Apocrifi

sabato 27 gennaio – ore 10 – Liceo Scientifico “A. Oriani”
L’attualità di don Milani
Incontro con Raffaele Iosa, già dirigente tecnico del Miur e curatore del libro Generazione Don Milani, e con Stefania Marrone e Cosimo Severo, rispettivamente drammaturga e regista dello spettacolo teatrale Lorenzo Milani.

sabato 27 gennaio – ore 18 – Sala Corelli del Teatro Alighieri
Incontro con la Compagnia
Incontro con la Compagnia a cura di Gerardo Guccini, saggista, studioso di teatro e docente di Drammaturgia al Dams di Bologna, e Giovanni Gardini, docente di Iconografia e archeologia cristiana presso gli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Forlì e di Rimini e vicedirettore del Museo Diocesano di Faenza-Modigliana.

BIGLIETTI

PLATEA E PALCO I, II E III ORDINE
sostenitore 24€ / ridotto* 20€ / under30 16€ / under20 8€
GALLERIA E PALCO IV ORDINE
sostenitore 17€ / ridotto* 15€ / under30 10€ / under20 8€
LOGGIONE
Intero 7€ / under20 5€

BIGLIETTERIE
Teatro Alighieri, via Mariani 2 Ravenna tel. 0544 249244 (feriali dalle 10 alle 13, giovedì dalle 16 alle 18 e da un’ora prima dello spettacolo)
Teatro Rasi, via di Roma 39 Ravenna tel. 0544 30227 (da un’ora prima dello spettacolo)

Grazie al contributo di Fondazione Flaminia sono a disposizione biglietti gratuiti per gli studenti universitari iscritti al Polo di Ravenna. I biglietti saranno in distribuzione il martedì dalle 12 alle 14 presso il Punto Ristoro a Palazzo dei Congressi e il giovedì dalle 16 alle 18 al teatro Rasi (posti limitati in base alla disponibilità dello spettacolo). Per informazioni: Ravenna Teatro tel. 0544 36239 e fondazioneflaminia.it

INFORMAZIONI
www.ravennateatro.com
ufficiostampa@ravennateatro.com
Tel. 0544 36239

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