Regeni, Maestri-Schlein (LeU): A Ravenna inaccettabile attacco a campagna verità per Giulio

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“Che la verità sulla morte di Giulio Regeni non stesse a cuore ad alcuni esponenti politici, forse troppi, era abbastanza chiaro. Ma quello che è accaduto a Ravenna è ancora più inaccettabile: mostrare l’immagine dello striscione Verità per Giulio accartocciato, dichiarando soddisfazione per la sua rimozione è un gesto violento che offende Giulio, la sua famiglia e tutte le migliaia di persone che hanno riempito oltre cento piazze d’Italia lo scorso 25 gennaio.” Lo dichiarano il deputato di Possibile e candidato di Liberi e Uguali al Senato in Umbria, Andrea Maestri, e l’europarlamentare di Possibile, Elly Schlein, commentando la rimozione dello striscione a Ravenna con la scritta ‘verità per Giulio Regeni’ e il successivo post su Facebook del consigliere di Forza Italia, Alberto Ancarani. 

“Non contento del polverone che ha sollevato ieri beffandosi dello striscione – aggiungono Maestri e Schlein – oggi il consigliere ravennate Ancarani rincara la dose, offendendo Giulio e con lui tutti i ricercatori impegnati in giro per il mondo. In preda a un escalation di offese sostiene che Regeni abbia cercato di ‘fare il Don Chisciotte’ in Egitto. Ecco una cosa deve essere chiara ad Ancarani e a chi avalla questo pensiero: i ricercatori ricoprono un ruolo di fondamentale importanza sociale e culturale per il nostro Paese e hanno il diritto di svolgere il proprio mestiere in piena sicurezza, senza finire vittime di atroci torture”.

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