ELEZIONI / Toninelli (M5S): Berlusconi e Renzi hanno mentito e fallito, noi siamo i più credibili

Intervista a Danilo Toninelli, Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, ieri in tour a Ravenna

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Danilo Toninelli, Portavoce del M5S alla Camera dei Deputati, ieri, mercoledì 21 febbario, era in tour in Romagna per la campagna elettorale grillina e ha fatto numerose tappe nel ravennate. In una di queste, al Fresco Pub di Ravenna, lo abbiamo raggiunto per qualche domanda al volo, prima della ripartenza per nuovi incontri con i cittadini.

L’INTERVISTA

Gli impresentabili da una parte. Gli ex onesti dall’altra. Non si salva nessuno?

“Noi siamo orgogliosissimi delle nostre candidature. Non solo ci sono i portavoce uscenti, nelle nostre liste ci sono anche tanti esponenti della società civile, che si sono visti chiudere la porta in faccia dalla vecchia politica perchè erano troppo indipendenti dal punto di vista intellettuale. Noi abbiamo aperto le porte. Abbiamo candidato il primo cardiochirurgo che ha fatto un trapianto in Europa. Abbiamo al nostro fianco docenti universitari, ricercatori, economisti, giornalisti. Siamo molto soddisfatti.”

Qualcosa però è scappato di mano con le candidature, no?

“Ovviamente può accadere. Non abbiamo paura di questo. I candidati sono tanti, un migliaio, è normale che qualcuno riesca a fare il furbo e sfugga alle nostre attente verifiche. Ma il punto non è che qualcuno possa eludere le verifiche, il punto è vedere come reagisce il movimento. Noi abbiamo reagito subito e li abbiamo messi fuori. Gli altri lo fanno? La stessa cosa riguarda questa storia delle donazioni, una cosa straordinaria. C’è chi ha donato meno dell’impegno preso – ripeto, donato meno, non rubato – e noi lo abbiamo messo fuori. Ma chi altri fra le forze politiche ha donato così tanti soldi tagliandosi lo stipendio parlamentare? E chi è così rigoroso con chi sgarra?”

Avete restituito o donato 23 milioni di euro.

“Certo. Ha fatto bene a ricordarlo. Oggi nel mio tour qui in Romagna siamo andati a Faenza dove abbiamo fatto visita a un bar aperto da un ragazzo di 26 anni che ha ricevuto 25 mila euro dal microcredito, così ha potuto aprire la sua attività. Ed è umanamente meravigliosa questa cosa per una persona come me che ha donato 147 mila euro. E quindi, ribadisco, noi rispetto ai furbi e a chi non rispetta le regole reagiamo con forza e intransigenza.”

Veniamo al caso ravennate del candidato David Zanforlini. È ancora sospeso? Non può parlare a nome del movimento?

“Zanforlini ha firmato un documento prima di essere candidato in cui ha affermato di non essere massone. La stampa ha fatto il suo lavoro, portando a galla questa storia e il passato di Zanforlini. Noi stiamo ancora aspettando un chiarimento da lui, finchè non ce lo avrà dato lui non fa parte del movimento e non può rappresentarlo in questa campagna elettorale. In altri paesi le logge massoniche sono obbligate alla trasparenza. Finchè in Italia invece sarà in vigore il segreto sugli appartenenti alla massoneria noi continueremo a respingere gli affiliati alla massoneria in quanto associazione segreta. Punto.”

Nel vostro programma il cavallo di battaglia è costituito dal reddito di cittadinanza. Ma gli altri vi accusano di non avere previsto le coperture e che questa sarebbe una misura assistenzialistica, un disastro per l’economia.

“La copertura dipende da precise scelte politiche. Taglio dei costi della politica. Taglio delle spese per gli armamenti. E tanti altri tagli e risparmi che si possono fare. Ma se il PD in 14 minuti fa un decreto che prende 20 miliardi di euro di soldi pubblici e salva una banca come il Monte dei Paschi di Siena, vuol dire che i soldi se uno li vuole trovare li trova. Il punto è dove li vuole mettere. Noi piuttosto che salvare Monte dei Paschi, quei soldi li avremmo messi nel finanziamento del reddito di cittadinanza. Che è una misura che costa solo il primo anno, ma poi si ripaga perchè rimette in moto l’economia.”

Cioè?

“Tutti sanno che la nostra crisi economica è causata dalla mancanza di reddito. Non è una crisi di produzione, è una crisi di consumi. Le famiglie non hanno soldi da spendere e non spendono. Se mettiamo in pista il reddito di cittadinanza rimettiamo in moto i consumi delle famiglie e l’economia. E non è vero che si tratta di una misura assistenzialistica, perchè anche qui sono previste norme per chi non cerca o non accetta di lavorare dopo un certo numero di possibilità offertegli: viene privato del reddito di cittadinanza.”

Avete attaccato molto il vecchio sistema sulla questione della banche. Che cosa proponete voi?

“Noi proponiamo una banca pubblica di investimento, insieme a una netta distinzione fra banche commerciali e banche d’affari. La banca pubblica d’investimento deve dare soldi all’economia reale e alle famiglie, alle imprese per le loro attività, alle famiglie per comprare casa, pagare il mutuo, e così via. Il sistema bancario in questi anni si è sostenuto grazie alla BCE che prestando denaro con il QE ha permesso loro di risanare i bilanci interni: così facendo, però, le banche non hanno sostenuto l’economia reale. La banca pubblica d’investimento serve, c’è in Germania e funziona, facciamo come i tedeschi.”

Berlusconi o Renzi? Chi è il peggiore avversario dei due per voi Cinque Stelle?

“Sono peggio le loro politiche. Berlusconi ha fatto disastri e – lo ricordo – è stato condannato in via definitiva per frode fiscale, è un pregiudicato, e per questa ragione non è nemmeno candidabile alla guida del Paese. L’altro, Renzi, ha lasciato un Paese fanalino di coda in Europa, per numero di poveri e di disoccupati, altro che ripresa economica. Fra l’altro fanno le stesse cose, con politiche clientelari e non di vero sviluppo. Sia Forza Italia sia il PD puntano sulle grandi opere che sono in genere delle macchine mangiasoldi per alimentare clientele e malaffare. È di pochi minuti fa un comunicato della Presidenza del Consiglio dei Ministri che dice, in sostanza, che il TAV sarà bloccato e non si farà più, perchè non è conveniente. Il TAV è quello per cui ci sono state tante proteste e contro cui noi ci siamo battuti da sempre, dicendo che non era un’opera prioritaria, che dava lavoro a poche grandi imprese e non portava benefici al territorio. Adesso lo dicono anche loro.”

Ribadite il no alle grandi opere?

“Assolutamente: no alle grandi opere, ma tantissime diffuse piccole opere legate al territorio, di cui il territorio italiano e le nostre comunità hanno assolutamente bisogno. Contro il dissesto idrogeologico e per la messa in sicurezza del territorio. Per l’efficientamento energetico degli edifici, per le scuole, per il patrimonio culturale.”

A proposito di patrimonio culturale, lei oggi ha fatto visita al MIC di Faenza e a Palazzo San Giacomo a Russi…

“Sì. Al MIC ho visto un museo bellissimo che non conoscevo e che va valorizzato, come tutte le eccellenze culturali e artistiche del nostro paese. Abbiamo un patrimonio inestimabile e non sempre lo sappiamo valorizzare. L’esempio lampante è quello di Palazzo San Giacomo, la tenuta estiva dei Rasponi. È quasi abbandonato. Mi si è stretto il cuore. E poi mi volto e vedo che le autorità locali hanno preferito investire milioni di euro in una centrale a biomasse da 30 megawatt che rappresenta una iniziativa speculativa dei privati. Insomma invece di spendere i soldi pubblici per recuperare il nostro patrimonio, il Palazzo dei Rasponi, li hanno dati ai privati per speculare e distruggere l’ambiente.”

Vi definiscono inesperti, inaffidabili, pericolosi. Perchè un cittadino dovrebbe avere fiducia in voi?

“Noi ai cittadini non chiediamo un voto. Chiediamo al cittadino di informarsi, interessarsi, partecipare, di essere sindaco della sua piccola porzione di terra: deve essere un cittadino consapevole e scegliere di conseguenza. Agli elettori diciamo scegliete in base alla credibilità delle persone e delle proposte. Da una parte c’è Berlusconi che propone di abbassare le tasse ma è totalmente incredibile perchè ha governato tanti anni e non l’ha mai fatto e poi perchè proprio lui – come dicevo prima – ha evaso il fisco ed è stato condannato per frode fiscale. Renzi ha governato per mille giorni facendo promesse roboanti e oggi lascia un’Italia che è ancora fanalino di coda in Europa. Loro hanno mentito e hanno fallito. Noi avevamo detto che avremmo donato i rimborsi elettorali e lo abbiamo fatto. Avevamo detto che ci saremmo dimezzati lo stipendio e lo abbiamo fatto. Avevamo detto che avremmo finanziato il microcredito e lo abbiamo fatto. Noi abbiamo fatto quello che abbiamo promesso. Allora chi è più credibile?”

 

A cura di P. G. C. 

 

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