Separazioni e Divorzi. Anche a Ravenna arriva il Registro della Bigenitorialità

Il commento di Ancarani (FI): "Una buona notizia, ma Ravenna arriva dopo molti altri comuni, che l'hanno istituito da tempo"

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Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità il regolamento comunale per la tenuta del registro della bigenitorialità. L’argomento è stato illustrato dall’assessore agli Affari generali Gianandrea Baroncini che, nel richiamare le convergenze sulle modifiche registrate nel corso dei lavori della commissione, ha rilevato come il registro, pur non potendo essere uno strumento risolutivo nelle situazioni complesse che possono verificarsi in caso di separazioni e divorzi, ponga al centro le esigenze dei bambini e delle bambine di mantenere un rapporto continuativo con entrambi i genitori.

Sono intervenuti nel dibattito Samantha Gardin (Lega nord), Patrizia Strocchi (Pd), Alvaro Ancisi (Lista per Ravenna). Gli intervenuti hanno condiviso le argomentazioni evidenziando la necessità che i bambini mantengano un rapporto costante con entrambi i genitori e l’opportunità del registro che cerca di favorire e sviluppare tale relazione, ponendosi altresì come un atto di democrazia e trasparenza.

Il commento di Alberto Ancarani, consigliere comunale per Forza Italia: “L’Istituzione di un registro comunale della bigenitorialità è particolarmente apprezzata da Forza Italia che ne propose per prima l’istituzione addirittura nel corso della precedente consiliatura. L’approvazione unanime della delibera che l’ha istituito è una buona notizia soprattutto per i bambini del nostro territorio, spesso vittime delle angherie di genitori separati che li usano come merce di scambio.”

“Il registro infatti mira a mettere in pratica il diritto dei figli a fruire dell’apporto educativo e affettivo di entrambi i genitori, con i quali essi devono intrattenere rapporti equilibrati e continuativi e dai quali devono essere accuditi nella loro quotidianità così come emerge dai principi della Costituzione e dalle prescrizioni del codice civile: un diritto soggettivo – spiega – permanente e indisponibile, legato alla persona del bambino a prescindere dai rapporti tra genitore e genitore.”

“Da questo momento – continua – il Comune di Ravenna, attraverso una serie di servizi e attività presenti sul territorio comunale quali, la consulenza alla coppia, la consulenza genitoriale e la mediazione familiare avrà uno strumento in più per farsi parte diligente, affinché il principio di bigenitorialità sia elemento fondante nelle pratiche di sostegno alla famiglia anche nei suoi momenti di maggiore criticità. Ravenna si aggiunge così ai vari comuni che lo hanno già istituito, amministrati da giunte di colori diversi, che hanno deciso di dotarsi di tale registro volontario.”

“Nonostante il carattere non obbligatorio, va specificato che laddove istituito, il Registro è stato anche inserito da alcuni giudici nelle prescrizioni – queste sì, obbligatorie, per l’affido condiviso o in via esclusiva dei figli per coppie, sposate o meno, che abbiano interrotto la loro relazione. A maggior ragione, Forza Italia, pur ribadendo la soddisfazione per il risultato raggiunto non può non rimarcare come troppo tempo ci sia voluto per raggiungere questo scopo, anche a fronte di altri esempi di registri comunali istituiti sempre in tema di pari opportunità, per i quali la gestazione e l’istruttoria amministrativa sono state molto meno prolungate” conclude il consigliere.

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