Scuola. I complimenti del ministro Bussetti agli studenti di Faenza che imparano la lingua dei segni

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“Il mio personale plauso e ringraziamento agli studenti della classe 3A-Afm dell’Istituto tecnico Oriani di Faenza che hanno tutti voluto imparare la lingua dei segni per poter comunicare e fare amicizia con la loro nuova compagna di classe non udente”. Questo l’incipit di un post sul profilo facebook del ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, che sottolinea il bel gesto di inclusione ed amicizia realizzato in una classe di Faenza.

“Abbattere il muro che impedisce l’integrazione dei ragazzi con deficit uditivo nelle nostre scuole è un impegno serio – continua il post – che io e il Ministro Lorenzo Fontana abbiamo voluto prendere con la firma del protocollo che prevede la formazione di docenti di sostegno qualificati esperti nella lingua dei segni. La scuola non è solo un luogo dove si imparano nozioni ma è il primo contatto tra i nostri ragazzi e la vita in comunità. È la loro seconda casa, dove imparano a socializzare con i loro compagni e dove nascono amicizie tanto profonde da accompagnarli per tutta la vita”.

“Quello degli studenti dell’istituto Oriani – conclude il ministro – è davvero uno splendido esempio di amicizia e integrazione, un grande gesto di altruismo e amore che auspico sia da esempio per tutta la nostra comunità scolastica”.

Proprio all’inizio di dicembre, il Miur aveva reso nota la firma di un protocollo d’intesa tra il ministero dell’istruzione e quello della famiglia, presieduto da Fontana, per formare docenti esperti e certificati nella Lis, con l’obiettivo di favorire l’inclusione scolastica dei bambini sordi.

Secondo quanto riportato dal Miur in una nota stampa, i percorsi formativi saranno rivolti prioritariamente ai docenti di sostegno, per sostenere l’apprendimento di base e avanzato della Lis e si svolgeranno su tutto il territorio nazionale. La formazione sarà avviata tramite le scuole polo e previa pubblicazione di un avviso pubblico a cui potranno partecipare i docenti interessati. Gli insegnanti acquisiranno una preparazione pedagogica specifica nell’ambito della sordità, nonché una padronanza lessicale per comunicare con un grado di spontaneità sufficiente a interagire con l’alunno sordo segnante. Un comitato paritetico, composto da tre qualificati rappresentanti di ognuno dei Ministeri sottoscrittori, curerà l’attuazione delle iniziative previste dal Protocollo.

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