Sold-out al Masini di Faenza per Ivano Marescotti e l’esilarante monologo “La lingua neolatrina”

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Sold-out al Teatro Masini di Faenza per Ivano Marescotti e l’esilarante monologo “La lingua neolatrina”, scritto da Maurizio Garuti e in scena mercoledì 23 gennaio alle ore 21. L’argomento dello spettacolo sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno. Da “un attimino” a “piuttosto che”, da “mi fa morire” a “non me ne può fregare di meno”, da “lato B” a “tirarsela”, da “in qualche modo” a “quant’altro”, da “fare sesso” a “fare un passo indietro”, da “mi piace” a “non ci posso credere”, da “strage sfiorata” a “fake news”, ecc. ecc.

Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari. Marescotti affronta ogni parola-virus sorprendendo lo spettatore con un approccio sempre originale. Mette in scena frammenti di parlato, tuona in politichese, evoca l’invettiva da bar, si esibisce nello slang televisivo e giornalistico, chiosa il turpiloquio, ecc.

È come se una folla di personaggi, variamente contaminati dai conformismi dei nostri tempi, scorresse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag. Solo che quei personaggi, come nel migliore teatro, siamo noi. Dietro il vuoto delle parole, ognuno può leggere a suo modo il vuoto di un’epoca.
Insieme allo spettacolo, è uscito un volumetto con i testi di scena (Pendragon editore). Godibile in lettura, è anche un’occasione per ampliare la risonanza dello spettacolo e dei temi che solleva, portando a casa le parole dello spettacolo.

Per informazioni: tel. 0546 21306.

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