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Senato vota sulla norma blocca trivelle. Sindaco de Pascale: “una scelta dissennata e distruttiva”

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“Con una devastante leggerezza, senza alcun confronto e attraverso l’approvazione di un emendamento chiaramente estraneo al Ddl semplificazioni, il Senato vota oggi il blocco di un intero settore industriale, quello delle estrazioni, mettendo scientemente in crisi tantissime aziende e migliaia di lavoratori e famiglie e costringendo il Paese a dipendere esclusivamente da fonti importate per l’approvvigionamento di energia, negandogli un futuro di maggiore sicurezza e costringendolo all’asservimento alle multinazionali.” Con queste parole inizia una dura presa di posizione del Sindaco di Ravenna Michele de Pascale in merito alla vicenda del provvedimento governativo “blocca trivelle”.

“In questi giorni abbiamo condotto uniti – istituzioni, lavoratori, sindacati e associazioni – una battaglia senza tregua, siglando un appello pubblico e inviandolo a Conte, Di Maio e Giorgetti; scrivendo a Salvini – che più volte si era detto favorevole alle estrazioni e che, in coerenza con quanto ha dichiarato, invito nuovamente a Ravenna per incontrare lavoratori e aziende – appellandoci alla Presidente del Senato Casellati e, in un ultimo estremo tentativo, questa mattina anche al Presidente della Repubblica Mattarella. – continua de Pascale – In quanto sindaco di un territorio che estrae gas naturale da 60 anni, tenendo insieme industria, ambiente, cultura e turismo, che rappresenta un’eccellenza per esperienza, innovazione e know how e che concentra il 13% delle attività e il 29% dell’occupazione regionale del settore, continuerò a battermi insieme alle aziende e lavoratori contro una scelta dissennata e distruttiva”.

 

BESSI (PD): si mette a repentaglio il lavoro di tanta brava gente

Sullo stesso argomento registriamo anche il commento di Gianni Bessi Consigliere regionale Pd Emilia-Romagna: “Purtroppo alla fine avrà un solo e drammatico effetto pratico: mettere a repentaglio il lavoro di tanta brava gente che fa il proprio dovere, paga le tasse e contribuisce a mandare avanti questa nazione, senza chiacchiere ma con i fatti. Tra l’altro, la Lega di Matteo Salvini, partito di governo, si è sempre detta contraria alla misura di blocco, ma su questa partita cruciale ha improvvisamente perso la parola. E forse anche la parte del decreto Semplificazioni sul passaggio delle concessioni delle grandi centrali idroelettriche alle regioni del nord senza che queste spendano un euro è un elemento cruciale dell’approvazione del provvedimento? Pensare male si fa peccato ma spesso ci si prende sosteneva Giulio Andreotti.”

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