Economia. Cna: concluso il percorso “Il futuro che c’è”

E' intervenuto anche l’Assessore regionale alla Programmazione Urbanistica Raffaele Donini

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Si è concluso ieri, martedì 5 febbraio, il percorso “Il futuro che c’è. Progettare – Costruire – Ristrutturare – Riqualificare città e territori” organizzato dalla Cna della provincia di Ravenna. Dopo l’intervento di Canzio Camuffo, presidente della Cna della Romagna Faentina, che ha ringraziato i relatori intervenuti e le imprese che hanno seguito con interesse tutto il percorso, partito nel settembre scorso, sono intervenuti Walter Alessandrelli e Roberto Belletti, rispettivamente presidente e responsabile di CNA Costruzioni Ravenna.

A loro il compito di riassumere i contenuti dei precedenti incontri, portando il ritratto di un settore ancora fortemente in difficoltà che può riprendersi seguendo tre assi: la messa in sicurezza del patrimonio esistente, la sua riqualificazione, non solo energetica, e la rigenerazione urbana.

Il presidente del Collegio dei Geometri della Provincia di Ravenna, Marco Calderoni, e Daniele Ugolini hanno poi sottolineato come il tema della rigenerazione urbana sia sempre in divenire. La principale difficoltà in questo campo è rappresentata dalla disomogeneità di applicazione delle norme nei diversi comuni. Per semplificare questa complessità è necessaria una stretta collaborazione tra i soggetti protagonisti del settore: i tecnici formati, le amministrazioni e le imprese. Per questo il ruolo della CNA diventa strategico: creare contatto e sinergie gli attori per dare la spinta decisiva agli interventi di rigenerazione urbana.

Il Sindaco di Faenza, Giovanni Malpezzi, ha condiviso l’importanza dei tre assi strategici individuati da CNA per la ripartenza del settore. Gli strumenti messi in campo dalle amministrazioni, in particolare il RUE, devono rilanciare gli investimenti soprattutto in manutenzione e rigenerazione del patrimonio esistente, ponendo attenzione anche all’equilibrio tra innovazione nelle tecniche e nei materiali e rispetto del patrimonio storico-architettonico. Fondamentale anche la semplificazione burocratica, che deve essere attuata non solo dai singoli comuni ma dalle Unioni.

Il direttore della CNA di Ravenna, Massimo Mazzavillani, ha, poi, richiamato i temi delle infrastrutture e delle opere pubbliche. La recessione tecnica di questo momento e la difficile condizione dell’economia, unite a situazioni critiche del nostro territorio, impediscono una vera ripresa del comparto delle costruzioni. Il settore ha bisogno di politiche industriali chiare da parte del Governo e azioni decise da parte delle amministrazioni locali. Importante anche il tema degli appalti: servono strumenti capaci di premiare la reale capacità organizzativa delle imprese. Infine, un plauso alla scelta compiuta e un incitamento affinché l’Unione dei Comuni prosegua il lavoro di integrazione avviato.

In conclusione, l’Assessore Raffaele Donini ha affermato che la nuova Legge Urbanistica Regionale è un patto tra tutti gli attori del settore, uno strumento che velocizza l’elaborazione dei Piani Urbanistici Generali puntando sulla rigenerazione e riducendo drasticamente le zone di espansione. La nuova legge ha dato una spinta decisiva alla rigenerazione finanziando con un bando specifico 100 milioni di euro in cantieri nel prossimo anno e mezzo. Affrontato anche il tema delle infrastrutture e delle grandi opere, per cui è necessario approntare un nuovo sistema che coniughi sviluppo e sostenibilità.

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