PRI. Il 9 febbraio si celebra il 170° anniversario della Costituzione della Repubblica Romana

In programma una fitta serie di appuntamenti, a partire da venerdì 8 febbraio a San Michele con "l’accensione dei lumini"

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La Federazione Provinciale e l’Unione Comunale del Partito Repubblicano Italiano, assieme alle numerose sezioni della nostra provincia, organizzano per il 9 febbraio, 170° anniversario della Costituzione della Repubblica Romana, una fitta serie di appuntamenti. Si partirà venerdì 8 alle ore 17,00 a San Michele con l’accensione dei lumini del 9 febbraio presso il Palazzo del Collegio, proseguendo a Castiglione di Ravenna la stessa sera alle ore 20,30 presso la sala Tamerice con il Concerto per la Repubblica Romana.

Sabato 9 febbraio alle ore 10,00 deposizione delle corone alla lapide di Giuseppe Mazzini sullo scalone del Comune e a seguire presso la sala ACMAR della Casa del Popolo in via Paolo Costa, 2, si terrà la conferenza del Professor Pietro Finelli, direttore scientifico della Domus Mazziniana di Pisa, a tema “La Repubblica dei moderni” sull’attualità della Costituzione della Repubblica Romana.
Alle ore 12,30 saremo a Mezzano al cippo che ricorda il sacrificio di Marino Pascoli a cui da tempo i Repubblicani hanno dedicato questa data, nel pomeriggio alle 17,30 le associazioni risorgimentali ospiteranno alla Casa Matha lo scrittore Maurizio Maggiani con “Il Popolo sovrano”.
La sera di sabato 9 e il mezzogiorno di domenica 10 saranno dedicati alle cene e ai pranzi nei Circoli e coinvolgeranno decine di volontari a cui va la nostra gratitudine.

“Per i Repubblicani romagnoli il 9 febbraio è al pari e più del 2 giugno, del 25 aprile e del 4 novembre una giornata segnata in rosso nel proprio calendario; la nascita e la promulgazione della Costituzione della Repubblica Romana del 1849 sono di fatto il nostro Natale e la nostra Bibbia, laici naturalmente” spiegano dal PRI di Ravenna -. In questo 2019 cade il 170° anniversario di quella prima luce repubblicana che sia accese in una Italia divisa e in gran parte ancora sotto dominazione straniera che portò in dote una Carta che sanciva fra l’altro, il suffragio universale e l’abolizione della pena di morte; si pensi quanti anni sarebbero dovuti passare, dopo la caduta di quella fulgida esperienza perché nel nostro Paese quelle conquiste divenissero durature e consolidate”.

Tutto il programma del 170° anniversario della Costituzione della Repubblica Romana

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