Primarie Pd Cervia. Intenso faccia a faccia fra Grandu e Medri per la candidatura del centrosinistra

Gianni Grandu punta sulla continuità e promette la vittoria al primo turno - Massimo Medri chiede a Cervia di avere idee nuove e ambiziose per il futuro

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È stato un bell’incontro quello di ieri – giovedì 21 febbraio – al centro sociale di Pisignano Cannuzzo, dove è andato in scena il primo faccia a faccia fra Gianni Grandu e Massimo Medri, i due contendenti in lizza per guadagnarsi il 3 marzo la candidatura a Sindaco di Cervia del Pd e del centrosinistra. Di fronte a più di 100 persone molto attente, il confronto sui vari temi e sulle rispettive proposte per Cervia è stato approfondito, senza tifoserie, asprezze o colpi bassi, giocato tutto sul filo del fair play e dei contenuti. 

Gianni Grandu giocava in casa e si è mostrato più sicuro di sé e del suo ruolo in qualche modo di favorito, essendo parte della squadra di Luca Coffari che ha guidato la città negli ultimi 5 anni. Massimo Medri, che pure ha alle spalle una lunga carriera amministrativa, è apparso in certi momenti quasi intimidito e a tratti perfino emozionato. Come se questa sfida lo “provasse” molto.

Entrambi hanno detto di essere stati spinti da altri a mettersi in gioco per queste primarie. Medri non avrebbe voluto le primarie né candidarsi, preferendo la soluzione Mazzolani, che poi – come tutti sanno – è tramontata con l’entrata in campo di Grandu. Così ha accettato di candidarsi per cercare di ricompattare il fronte di centrosinistra che secondo lui rischiava di andare in frantumi.

Gianni Grandu invece ha chiesto e ottenuto le primarie anche contro una parte del suo partito, ma si è detto convinto di essere lui l’uomo capace di unire e far vincere il centrosinistra. Ha detto che a Cervia il centrosinistra deve puntare a vincere al primo turno.

Medri si è mostrato più attento alle cose della politica, a ciò che si muove anche sul fronte degli avversari – Lega, destra, M5S – affermando che il centrosinistra deve essere assolutamente unito, largo e soprattutto alternativo a ciò che si muove nel campo giallo-verde. Grandu invece ha affermato di non essere uno stratega della politica e l’ha buttata sul piano squisitamente amministrativo, presentandosi come uomo trasversale e capace di guadagnare voti in tutte le direzioni.

Tutti e due hanno teso a valorizzare il lavoro amministrativo dei governi di centrosinistra e di Luca Coffari, punto di forza da cui partire. Gianni Grandu ha calcato molto di più sul tema della continuità presentandosi chiaramente come erede di Luca Coffari – presente in sala – e di quella squadra di cui è parte a pieno titolo. Medri ha cercato di far passare una linea più complessa e suggestiva: continuità sì ma anche innovazione, pensando a nuove sfide e nuove idee per Cervia.

Grandu si è presentato quindi come l’usato sicuro, l’amministratore di provata esperienza in grado di continuare su tutta la linea l’azione amministrativa della Giunta Coffari. E da lui non sono uscite cose particolarmente nuove. Medri invece ha puntato su alcune nuove idee per disegnare la città del futuro. In particolare, ha parlato di una città verde nel vero senso della parola, una Cervia che diventa città ecologica all’avanguardia sul piano internazionale, a partire alla pineta intesa come grande parco urbano, dalla città attrezzata per la mobilità elettrica del futuro, dal Cervia Ambiente che deve diventare un centro di dibattito europeo sulle tematiche ambientali e dalla creazione di un polo universitario dove si formi la nuova classe dirigente europea sui temi ambientali e dell’economia del mare.

Grandu ha puntato a rassicurare e galvanizzare l’uditorio. Abbiamo fatto e continueremo a fare bene. Cervia non vuole tornare indietro. Con me si può vincere. Medri invece ha posto dei problemi e proposto delle idee e dei progetti di largo respiro, ambiziosi, ha lanciato sfide alla città e ai cervesi, immaginando che possano essere colte. Ma le sfide e le novità generano sempre anche inquietudine. E su questo punto lui non ha chiuso i giochi: come dire, se scegliete me vi propongo un percorso da costruire insieme, possiamo farcela, ma non sarà facile.

Entrambi, infine, non si sono pronunciati sulla sfida a tre per la segreteria nazionale del Pd (le primarie per il segretario dei democratici si tengono il 3 marzo nello stesso giorno in cui si tengono quelle di Cervia), tenendosi alla larga dal dibattito interno che da mesi sta dividendo il partito.

 

 

IL GRANDU PENSIERO

Spirito di servizio. Gianni Grandu ha ripetuto più volte di essere un uomo al servizio della città e dei cittadini. Lo è da tempo. Lo sarà da candidato e da Sindaco. Quale città ha in testa Grandu? Alcune parole la esprimono. Solidale. Aperta. Moderna. Con le persone al centro. Una città bella, sicura, serena. Una città in cui si vive bene. Una città che non vuole tornare indietro perché la giunta Coffari ha lavorato bene. Una città che punta sul turismo e sull’ambiente, con le sue ricchezze straordinarie.

Con chi vuole allearsi Grandu per vincere se sarà il candidato Sindaco? Con tutti quelli del centrosinistra, nessuno escluso, a partire dai civici di Cervia domani per il turismo. Sulla Giunta Coffari ha dato naturalmente un giudizio positivo, ponendosi in totale continuità, come s’è detto, e come punti qualificanti ha citato il nuovo corso del porto turistico e il master plan delle ciclovie. Fra le cose che invece avrebbe volute diverse ha parlato della ZTL di Milano Marittima.

Sul turismo Grandu ha ribadito la centralità del trinomio mare, pinete, saline e ha sottolineato con forza il tema della spiaggia aperta a tutti e sicura, richiamando la battaglia per la legalità e contro l’abusivismo diventata un punto di riferimento a livello nazionale.

Poi ha ribadito l’importanza dei grandi eventi come Ironman e del turismo del benessere. Ha parlato del rilancio di Milano Marittima, che è e deve rimanere una perla verde, glamour, proponendo di puntare sul turismo di qualità e della distinzione.

Per il forese di Cervia Grandu propone un progetto fondato su ricucitura fra costa e entroterra, puntando su mobilità, sostenibilità, sicurezza, internet, welfare di comunità, casa della salute.

Sull’urbanistica e la rigenerazione urbana ha insistito molto sul tema della lotta alla speculazione edilizia, sulla città verde, sul sistema integrato dei parcheggi.

Infine, l’appello al voto. Grandu si è proposto come candidato che unisce e include, e ha ribadito di essere un uomo al servizio del Pd e del centrosinistra per vincere, perché a Cervia si può vincere – ha ribadito anche in conclusione del suo intervento – già al primo turno. Seminando fiducia in un momento in cui il popolo del centrosinistra appare piuttosto frastornato.

 

IL MEDRI PENSIERO

Medri è il candidato per forza. Non voleva esserlo. Voleva dare una mano a Mazzolani. Poi è successo quello che è successo e lui si è messo in gioco. Si capisce da quello che dice e da come lo dice che per lui è una scelta sofferta. Sofferta anche per la preoccupazione che le sue parole tradiscono sulla situazione generale del paese e sulle possibili ricadute a Cervia. Ma poi si capisce anche che, una volta in gioco, ha tante idee in testa e le espone con convinzione.

La sua Cervia deve essere una città che vola alto, una città internazionale, che ha al centro l’acqua, il mare, le saline, il turismo. Una città aperta, accogliente, trasparente, semplice. E insiste molto sulla semplificazione e sulla sburocratizzazione per facilitare la vita ai cittadini. Cervia città collegata al mondo. Parla del sistema dei collegamenti da potenziare con una metropolitana di superficie ma anche dell’università con la creazione di un polo universitario. Infine dice Cervia deve puntare sul divertimento ma senza sballo.

Sulle alleanze per vincere la partita delle amministrative Medri dice che devono essere larghe, dal Pd ai civici di Cervia Domani agli ambientalisti ad altre forze di sinistra ma parla anche dei valori da mettere in campo che devono essere chiaramente alternativi alla destra. C’è un’onda di destra che monta in Italia e che rischia di travolgere tutto quello che di buono è stato fatto anche a Cervia. Dunque, bisogna alzare una barriera contro quest’onda, bisogna che la barriera sia alta e forte: insomma – dice Medri – dobbiamo essere in tanti ed avere le idee chiare sul fatto che siamo alternativi agli altri.

Apprezza il lavoro della Giunta Coffari e dice che da qui bisogna partire per migliorare, con umiltà, ascoltando i cittadini. E insiste sullo snellimento delle procedure e della burocrazia per aiutare le persone.

Sul turismo Medri sostiene che il quadro è cambiato in questi anni e le sfide di Cervia sono diventate molto più difficili. La città va ridisegnata, deve avere ambizione come grande città del turismo internazionale. Deve attrarre risorse e investimenti perchè ci sono comparti su cui intervenire come quello delle colonie e dei centri di Pinarella e Tagliata. Mentre Milano Marittima ha bisogno di riequilibrasi e di fare della pineta un grande parco urbano con percorsi a piedi, in bici, servito da parcheggi. A Cervia invece serve il recupero del Convento di Sant’Antonio, la crescita di Musa e il collegamento con le saline. Il Porto Canale deve essere navigabile tutto l’anno e perciò serve la draga fissa. 

Sull’urbanistica e la rigenerazione urbana Medri ha le idee chiare: dice che Cervia deve diventare una città verde ed ecologica. Il verde deve diventare un elemento strutturale. Quindi i parchi, la mobilità sostenibile ed elettrica, il Cervia Ambiente e il polo universitario centrato sugli studi scientifici, ambientali ed economici legati al mare. Parla anche dei parchi nel forese da potenziare, centri di vita sociale e di incontri.

E poi parla di decoro urbano e di manutenzione che sono importanti per una città accogliente e dice che anche la raccolta dei rifiuti deve cambiare perchè i cassonetti devono scomparire come in tutte le città turistiche che contano.

Infine, l’appello al voto: dice che ha ancora energie e idee da mettere a disposizione della città. Afferma che è esigente e che chiederà molto ai cittadini, perchè li coinvolgerà nelle scelte. Insiste sulla competenza e sulla forza delle idee e soprattutto sull’unità del centrosinistra per vincere.

A cura di P. G. C. 

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