Chiusura Ravegnana e danni alla cittadinanza: l’opposizione contro i “miseri” rimborsi stabiliti

LpRa, Lega, FI, Ravenna in Comune, CambieRà e Gruppo Misto contestano il provvedimento della maggioranza: "ne impugniamo la legittimità e ne dimostriamo l’infondatezza e l’inapplicabilità"

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I capigruppo di opposizione di Lista per Ravenna, Lega, Forza Italia, Ravenna in Comune, CambieRà e Gruppo Misto hanno sottoscritto, primo firmatario Alvaro Ancisi, una diffida – che dichiarano aperta anche agli altri capigruppo – indirizzata al dirigente del servizio Finanziario e per conoscenza, al segretario generale e responsabile dell’Anticorruzione e della Trasparenza, al collegio dei revisori dei conti e al sindaco di Ravenna. L’iniziativa concerne la deliberazione del Consiglio comunale del 19 marzo scorso sulla “Chiusura della strada Ravegnana”, che dispone “misure di agevolazione dei tributi TARI, ICP e TOSAP in favore delle imprese localizzate nell’area oggetto di preclusione al traffico”. 

I capigruppo di opposizione contestano il provvedimento approvato dalla maggioranza col voto contrario: “ne impugniamo, in punta di diritto, la legittimità e ne dimostriamo l’infondatezza e l’inapplicabilità” si legge in una nota.

“Noi contestiamo soprattutto come la maggioranza che governa Ravenna da 49 anni, avendo ridotto la viabilità del territorio ad uno stato di gravi mancanze, impraticabilità e dissesti che non ha pari in Italia, e tanto meno in Emilia-Romagna, voglia riconoscere ai cittadini danneggiati dai casi di maggiore drammaticità, oggi la Ravegnana, ieri piazza Kennedy, domani il ponte Grattacoppa, solamente pochi spiccioli di esenzioni tributarie, tra cui l’unica che valga qualcosa attiene alla TARI. – si dice nel documento sottoscritto – Ma contrastiamo, ancor più fortemente, che lo faccia senza impegnare un soldo del bilancio comunale, bensì ponendone il costo a maggior carico dell’intera massa dei contribuenti che questa tassa rifiuti la pagano. Lo consideriamo addirittura offensivo.”

Quello che noi proponiamo – vedi l’ordine del giorno Ancisi, da noi approvato e bocciato dalla maggioranza – è che la giunta tiri fuori almeno un millesimo/un millesimo e mezzo (200/300 mila euro) del bilancio corrente, per rimborsare i danni che la chiusura della Ravegnana ha prodotto e produrrà, chissà per quanto, alle imprese ubicate su tutta la vasta area martoriata posta sull’asse della Ravegnana fino a Coccolia e sulle frazioni a lato della Ravegnana facenti capo ai consigli territoriali di Roncalceci, San Pietro in Vincoli e Ravenna Sud. – si legge ancora – Ma non solo, perché vogliamo che siano rimborsati anche i cittadini residenti nella stessa area che, per esigenze di lavoro o familiari, subiscono anch’essi dei salassi economici per fronteggiare i propri attuali problemi di mobilità pericolosa e travagliata.”

LA DIFFIDA

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