“Berkan sta avvelenando le nostre acque e nessuno fa niente”: grillini chiedono dimissioni a raffica

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“La Berkan sta avvelenando le nostre acque e nessuno fa niente: chiediamo le dimissioni del Presidente di Autorità Portuale, del Comandante del Porto di Ravenna, dei responsabili dell’AUSL Romagna e del Presidente del Parco del Delta del Po.” Questa la perentoria richiesta contenuta in una nota del Meetup grillino A riveder le stelle Ravenna che fa capo a Francesca Santarella.  

“Come previsto, il relitto Berkan B è stato lasciato a se stesso e sta avvelenando le acque della Pialassa dei Piomboni. – continuano i grillini – Sono state fatte pervenire al Meetup alcune immagini recentissime dove si vedono le panne sgonfie in più punti che consentono all’acqua satura di nafta e olii non bonificati di diffondersi in tutta la Pialassa: buona pesca a tutti i padelloni e ai pescatori delle due Pialasse. I pali infissi il 18 marzo per evitare il ribaltamento del relitto al centro del canale navigabile sono già luridi di carburante, le panne assorbenti fradice e rotte vagano attorno alla nave, l’odore di idrocarburi è nauseante, lo scafo semiaffondato completamente avvolto di sostanze oleose nere, le acque piene di chiazze iridescenti e di liquami. Della poltiglia giallastra si è accumulata fuori dalle panne vicino alla banchina. Dalle immagini sembra proprio che nessuno sia più andato a controllare o, o quanto meno ad aspirare le sostanze altamente inquinanti, da settimane.”

I grillini contestano il Comandante del Porto Ruberto che, a proposito della Berkan, il 13 aprile, aveva dichiarato alla stampa: “Ogni giorno viene aspirato il prodotto: dal punto di vista ambientale c’è stato uno sversamento che controlliano ogni giorno”.

“Il disastro ambientale che ormai da 18 mesi sta accadendo nelle acque della Pialassa nell’indifferenza completa delle Istituzioni, compreso il sindaco responsabile della salute pubblica, è di quelli che lasciano allibiti. – insistono i grillini – Il Parco del Delta del Po a cui appartiene il SIC ZPS della Pialassa dei Piomboni e le cui acque sono le stesse che vengono avvelenate ogni giorno dagli sversamenti nocivi della Berkan, non ha aperto bocca. L’Autorità Portuale, pur dichiarando in atti pubblici da quasi un anno che la situazione è gravissima, non ha fatto assolutamente nulla per rimuovere il relitto, ha solo speso quasi 300 mila euro di soldi pubblici in affidamenti diretti per lasciare tutto lì.”

“E così la Pialassa è diventata a tutti gli effetti una discarica per materiali pericolosi: quando è stata autorizzata e chi è il gestore della discarica? Come Meetup chiediamo le dimissioni dei rappresentanti di queste Istituzioni inerti, incapaci e indifferenti all’ambiente, alla sicurezza e alla salute dei cittadini. Uno scandalo incredibile: invitiamo tutti i cittadini a prendere visione direttamente di ciò che sta accadendo. Questa mattina un gruppo di attivisti si è recato sul posto per denunciare nuovamente la gravissima situazione. È stata chiamata la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera, anche per capire come mai una delle panne fosse sgonfia, presumibilmente forata. Abbiamo atteso fino a mezzogiorno ma da mare non è arrivato nessuno” conclude la nota grillina.

 

Intanto il Movimento 5 Stelle, tramite i suoi rappresentanti alla Camera Carlo Ugo de Girolamo ed Ilaria Fontana, ha depositato un’interrogazione al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ed al Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, per far luce su eventuali responsabilità e/o omissioni da parte delle autorità preposte ed adoperarsi per l’urgente rimozione del relitto, nonché la bonifica di tutta l’area circostante. 

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