Elezioni. Spazi urbani e cittadinanza: se n’è parlato a Lugo con Ranalli (centrosinistra) e Merola

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Ieri, giovedì 16 maggio, una sala del Carmine di Lugo composta da un pubblico interessato ha ospitato l’incontro “Che cos’è una città?”, promosso dalla coalizione di centrosinistra che sostiene la candidatura di Davide Ranalli a sindaco nelle elezioni del prossimo 26 maggio. L’appuntamento è stato interamente dedicato al futuro delle città e alle sfide per rispondere ai bisogni e creare nuovi diritti di cittadinanza. La serata, introdotta da Giuseppe Camanzi, componente della segreteria del Pd di Lugo, ha visto la partecipazione del sindaco di Bologna Virginio Merola e del candidato sindaco Davide Ranalli. 

 

“Cultura, spazi urbani e futuro delle città sono temi fondamentali per chi vuole amministrare un territorio – ha sottolineato Davide Ranalli -.Spesso ci si dimentica proprio della grande responsabilità che caratterizza il ruolo di amministratore e del grande lavoro che i Comuni fanno in questo Paese. Il rischio è che i Comuni restino in secondo piano. La critica che faccio a questo governo non è di avere istituito il reddito di cittadinanza ma di averlo fatto attraverso una modalità poco efficace, senza coinvolgere le amministrazioni locali, che conoscono meglio le condizioni di povertà in cui si trovano i cittadini.Il nostro obiettivo è rendere Lugo ancora più bella, puntando su cultura, innovazione e rigenerazione urbana. Un tema, quest’ultimo, che ci sta davvero a cuore e che è alla base del progetto di riqualificazione dell’ex Acetificio Venturi”.

 

“La capacità di relazione è la nostra forza, sostenere una realtà chiusa uccide la città – ha aggiunto Virginio Merola -. Sono sindaco di una città in cui il 30% dei cittadini è nata a Bologna,se noi ci chiudessimo questa morirebbe. Una città che vuole chiudersi nel nazionalismo è infatti destinata a morire, sotto ogni punto di vista. L’Europa è in difficoltà perché non ci sono sufficienti capacità e potere sovranazionale. Un’Europa sovranazionale ha bisogno di un rapporto sulle città, mentre il governo non concorda le priorità con le città, soprattutto quellemetropolitane. Con le elezioni del prossimo 26 maggio verrà deciso se conservare unamaggiore unità europea oppure regredire, aprendo una stagione davvero difficile”.

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