La Pigna propone “un progetto organico” per rilanciare Marina di Ravenna

Più informazioni su

“Un progetto organico per Marina di Ravenna”. Lo chiede La Pigna che ha tenuto ieri 10 giugno una conferenza stampa. Per la lista civica “spinte speculative” e “incapacità dell’amministrazione pubblica” hanno “distorto indelebilmente il tessuto urbanistico del luogo senza dare nulla in termini di valorizzazione e di crescita economica”. 

La Pigna chiede un rilancio di Marina di Ravenna e dei lidi proponendo la creazione di un “Comune del mare con una propria autonomia amministrativa pur se, eventualmente, limitata nei poteri di programmazione e pianificazione o, in alternativa, creare la figura di un “Commissario Speciale per il Litorale” che gestisca in autonomia e conoscenza profonda delle caratteristiche di questi luoghi tutti gli aspetti peculiari specifici amministrativi ed economici del territori”.

Secondo La Pigna le due vocazioni di Marina di Ravenna – porto e pesca da una parte, turismo dall’altra – devono convivere, mentre va eliminata la concorrenza tra ristorazione in spiaggia e in paese poichè quest’ultima è penalizzata dalla concorrenza dei bagni. Secondo La Pigna questi ultimi dovrebbero fare un passo indietro indietro verso “la piccola ristorazione senza dover mantenere tutto un dispendioso apparato di attrezzatura e organizzazione e lasciando le attività di ristorazione vera e propria ai locali destinati e attrezzati a fare esclusivamente questo; sarebbe un beneficio per tutti, bagnini e ristoratori”.

Tra i temi affrontati dalla Pigna ci sono anche quelli della riqualificazione degli ambienti naturali (valli e pinete) e della spiaggia, e viene rilanciata l’idea di uno stadio già proposto – e poi accantonato – da Michele de Pascale nel 2016. 

La Pigna ritorna su Marinara definita “una concreta speculazione edilizia a favore di pochi e l’inserimento di un corpo estraneo nel tessuto urbano e portuale di Marina”. La Pigna chiede di aprire Marinara per «accedere al mare e ai pontili (con le necessarie limitazioni) come succede in quasi tutti i porti ovvero aprire quel confine fatto di rete metallica che chiude ogni prospettiva creando un pontile apposito che permetta di proseguire sul mare e dare finalmente aria e sfogo sia alla piazzetta di Marinara e sia alla retrostante piazza Dora Markus”.

 

Più informazioni su