Chiusura inceneritore. Il commento di Rontini e Barattoni (Pd), Sinistra per Ravenna e Articolo Uno

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In seguito all’annuncio sullo spegnimento dell’inceneritore di Ravenna, previsto per la fine del 2019, si susseguono le dichiarazioni da parte degli esponenti politici del territorio.
La consigliera regionale Pd Manuela Rontini, presidente della Commissione “Territorio Ambiente Mobilità”, ha commentato: “La decisione della Giunta regionale, assunta di concerto con il Sindaco De Pascale, di spegnere, a fine 2019, il termovalorizzatore sulla Romea, è la logica conseguenza del percorso fatto dalla Regione in questa legislatura, assieme alle Amministrazioni comunali e ai territori”.

“La legge sull’economia circolare, approvata ad inizio mandato, aveva infatti l’obiettivo di abbandonare un modello economico lineare, basato sullo sfruttamento delle risorse naturali, senza alcuna prospettiva legata al riuso o al ripristino delle stesse, verso un percorso virtuoso in cui i materiali sono recuperati e riutilizzati – prosegue la Rontini. 
“L’Ire di Ravenna era l’impianto più obsoleto in Emilia-Romagna, con le peggiori prestazioni emissive – sottolinea la Rontini -. La scelta di chiuderlo, a conferma di quanto avevamo scritto nel Piano regionale dei rifiuti, è fatta nell’interesse pubblico dando priorità alla salute dei cittadini. Nonostante questa previsione, l’Emilia-Romagna vedrà salvaguardata la propria autosufficienza rispetto alla gestione del ciclo dei rifiuti grazie anche alle politiche che hanno consentito un netto miglioramento della performance rispetto alla quantità di rifiuti differenziati e che proseguiranno anche in un’ottica di riduzione dei rifiuti prodotti. – conclude la consigliera.

Il segretario del PD provinciale Alessandro Barattoni ha commentato: “è un’ottima scelta per la nostra città e conferma il mantenimento degli impegni presi dalla Regione. La responsabilità degli enti locali per la diminuzione dei rifiuti indifferenziati è sempre stata costante e ha portato a risultati molto positivi. Questa importante notizia – ha concluso Barattoni – insieme a quelle delle ultime settimane dimostra che, a Ravenna, coniugare sviluppo economico, tutele sociali e nuove politiche ambientali è possibile e il PD farà di tutto per proseguire su questa strada, insieme ai cittadini”.

Anche Sinistra per Ravenna sottolinea l’importante risultato della chiusura dell’inceneritore: “lo spegnimento dell’inceneritore più obsoleto della Regione è una buona notizia per la salute nostra e del Pianeta. Era un punto fondante del programma condiviso con il Sindaco de Pascale per la realizzazione del quale ci siamo molto adoperati in questi anni”.
“Al nostro plauso al Sindaco per l’azione che ha saputo condurre in un quadro che si è via via complicato, uniamo ora il nostro incoraggiamento a proseguire con crescente impegno nella strada della sostenibilità e della lotta contro i cambiamenti climatici – prosegue la nota inviata da Sinistra per Ravenna -. Sia gli strumenti di pianificazione cui ci accingiamo, sia le azioni amministrative quotidiane cui siamo chiamati impongono di mettere nel conto l’ambiente. Una città con più verde è una città che si adatta meglio ai cambiamenti climatici. Una città che non spreca acqua ed energia è una città che fa la sua parte nella lotta per la mitigazione dei cambiamenti climatici. È la città che vogliamo”.


Articolo Uno Ravenna
ha commentato: “bene, il futuro è un mondo con meno rifiuti inceneriti e più differenziata. Come da piano regionale, e come ribadito da tutte le linee dell’Unione Europea in materia di rifiuti, va gradualmente superata la prevalenza degli impianti di incenerimento e lo smaltimento in discarica, a favore dell’aumento della raccolta differenziata, della diminuzione dei rifiuti, del riuso e dell’incentivo a nuove filiere di economia circolare delle materie seconde – sottolineano da Articolo Uno -. Per questo di fronte a questa scelta coerente e coraggiose, è essenziale che tutta la regione a cominciare dalla provincia di Ravenna si impegni sempre più a raggiungere nei tempi più rapidi possibili l’obbiettivo del 70% di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, compiendo un vero e proprio balzo rispetto alla situazione attuale. Al contempo chiediamo alle imprese del nostro territorio a cominciare da quelle di maggior impatto e dimensione, un impegno straordinario per contribuire a vincere la sfida dell’economia circolare e dello sviluppo sostenibile”.

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