Cassa di Ravenna, approvato bilancio del primo semestre 2019 con un utile pari a 11,390 milioni

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Il Consiglio di Amministrazione della Cassa di Ravenna Spa, capogruppo dell’omonimo privato ed indipendente gruppo bancario, presieduto da Antonio Patuelli, ha approvato i bilanci del primo semestre 2019 presentati dal Direttore Generale Nicola Sbrizzi. La Cassa, pur in un contesto economico e finanziario ancora complesso, ha nuovamente raggiunto importanti risultati economici e offerto ulteriori prodotti e servizi sempre più innovativi per la clientela.

L’utile netto della Cassa di Ravenna Spa, dopo le necessarie rettifiche e i più che prudenziali accantonamenti, è di 11,390 milioni di euro (+2,42% rispetto al già positivo bilancio al 30 giugno 2018). Pure positivi sono gli indicatori patrimoniali di Cassa Ravenna: il CET 1 ratio individuale al 30 giugno 2019 è del 15,45%, mentre il Total Capital Ratio è del 18,47%.

Il margine di interesse della Cassa è aumentato del 3,98%, le commissioni nette sono cresciute dello 20,5%, il margine di intermediazione è aumentato del 9,43%, le rettifiche, sempre prudenti, per deterioramento dei crediti sono incrementate del 45,40%. La raccolta diretta da clientela della Cassa è di 3.651 milioni di euro (+11,59%), la raccolta indiretta è di 4.898 milioni di euro (+2,98%) di cui il risparmio gestito (comprensivo dei prodotti finanziario-assicurativi) ha raggiunto i 2.435 milioni di euro (+2,91%). La raccolta complessiva da sola clientela ha superato gli 8.550 milioni di euro (+6,49%).   Gli impieghi economici a clientela raggiungono i 2.980 milioni di euro (+0,99%).

Le sofferenze nette sono di 95,23 milioni di euro (2,69% del totale degli impieghi netti), in calo dell’11,08% rispetto ad un anno fa. Al 30 giugno 2019 i conti correnti in essere presso la Cassa sono aumentati del 3,18%. In miglioramento pure il bilancio semestrale consolidato 2019 del Gruppo Cassa, dedotti i dividendi distribuiti infragruppo, con un utile di 5,984 milioni di euro, superiore del 27,4% rispetto al primo semestre del 2018, nonostante anche i costi obbligatori straordinari per salvataggi di banche concorrenti. I coefficienti patrimoniali di Vigilanza consolidati al 30 giugno 2019 confermano l’elevata patrimonializzazione del Gruppo, con valori ampiamente superiori alle soglie minime richieste: il CET 1 Ratio di Gruppo è pari all’11,04% (ampiamente superiore alla soglia del 7,53% assegnata dall’Autorità di Vigilanza al Gruppo Cassa nel periodico processo di valutazione prudenziale SREP)  e con il Total Capital Ratio di Gruppo pari al 14,54%, rispetto all’11,45% richiesto.

L’orientamento all’innovazione e la capacità di realizzarla continuano ad essere fattori chiave della crescita del Gruppo, contraddistinta dalla tradizionale prudenza, solidità e dall’alto livello delle sensibilità etiche, a continuo sostegno dell’economia dei territori.

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Commenti

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  1. Scritto da giulio

    L’utile cresce, va tutto bene, ma il prezzo delle azioni cala solamente.