Approvata richiesta di Lista per Ravenna su fototrappole contro esche per animali e rifiuti abbandonati

Le cronache dei giornali informano di frequenti episodi e situazioni di smaltimento scorretto dei rifiuti, spesso anche abusivo, su tutto il territorio comunale, soprattutto nelle frazioni del forese dove è in atto la raccolta differenziata, spiegano Lista per Ravenna.

Questo fenomeno, spiegano dalla lista civica, influisce negativamente sul decoro urbano, sulla qualità della raccolta differenziata e sull’operatività degli addetti alla raccolta. Il 25 ottobre scorso, Nicola Carnicella, consigliere di Lista per Ravenna e vice-presidente dell’area territoriale di Piangipane, richiamò l’attenzione sul cimitero di Piangipane, “nel cui piazzale il contenitore della raccolta indifferenziata – affermano da Lista per Ravenna – è preso d’assalto per uno smaltimento selvaggio di rifiuti, persino anche di materiale di scarto da ristrutturazioni edilizie. Ma tale genere di degrado è diffuso in varie altre zone urbane del forese, dove costringe i residenti a sopportare il cattivo odore, generando anche la presenza di topi.”

Di qui l’interrogazione che Lista per Ravenna rivolse allora al sindaco con “la richiesta di sperimentare sul posto le fototrappole mobili, particolari telecamere o videocamere in grado di rilevare il deposito illegale dei rifiuti, filmando ogni abbandono per terra o conferimento scorretto di sacchetti, rifiuti ingombranti o rifiuti speciali e consentendo alla polizia locale di individuare e sanzionare i responsabili.”

Chiese anche, su segnalazione di vari casi avvenuti da parte del proprio consigliere territoriale del Centro urbano Stefano Donati, “di estendere il loro utilizzo per prevenire e sanzionare il deposito di esche avvelenate a danno degli animali domestici,  L’ultimo caso, apparso sulla stampa locale la settimana scorsa, ha riguardato l’avvelenamento in pochi mesi di quattro cani con bocconi di lumachicida in via dei Tre Lati,  nei pressi di Mirabilandia.”

La risposta dell’assessore Gianandrea Baroncini, delegato del sindaco per l’Ambiente e i Diritti degli animali, arrivata ieri, riferisce quanto segue: “ATERSIR, l’Agenzia regionale per i rifiuti, ha incaricato HERA, gestore di questo servizio, di noleggiare per 12 mesi quattro fototrappole finalizzate all’individuazione di eventuali abbandoni o errati conferimenti di rifiuti nel territorio del Comune di Ravenna. Il contratto di nolo e fornitura, tra HERA e la ditta fornitrice, è in via di completa definizione. Personale comunale del servizio Ambiente e Territorio, unitamente a personale di HERA e della Polizia Locale, ha già provveduto ad effettuare i necessari sopralluoghi per verificare la effettiva possibilità di installare le fototrappole nei luoghi individuati come quelli maggiormente problematici per quantità e tipologia di abbandono di rifiuti. Nello specifico si segnala che, tra le 14 postazioni individuate, una si trova nella località di Piangipane, in corrispondenza del piazzale del cimitero. Riguardo alla possibilità di installare fotocamere o telecamere di videosorveglianza per individuare eventuali abbandoni di esche avvelenate a danno degli animali domestici, il servizio Ambiente e Territorio ha in corso la valutazione delle opzioni disponibili”.

 

Commenti

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  1. Scritto da claudio mazzoli

    dovete fare come per gli autovelox….contenitori per videocamera e video camere a rotazione…nessuno sa se la videocamera è all’interno…..contenitori fissi e videocamere mobili

  2. Scritto da Alvaro Ancisi

    Claudio Mazzoli, la gestione dei servizi non spetta all’opposizione. Lista per Ravenna si è però espressa per l’uso delle fototrappole a rotazione. Cordialmente.

  3. Scritto da Dragone Guerriero

    Ho l’impressione che provvedimenti di questo tipo servano solo a spostare gli scarichi illegali in posti, magari molto isolati, non coperti dalle fototrappole, e, per questo, più difficili da individuare per cui ci ritroveremo presto con i rifiuti scaricati nelle campagne. Ad esempio, recentemente ho dovuto segnalare la presenza di uno scarico abusivo in una via poco frequentata in piena campagna.
    Bisognerebbe invece capire perchè questi rifiuti non vengono semplicemente conferiti alle ecoaree.