Elezioni regionali 2020. Presentati i 4 candidati Cinque Stelle di Ravenna per il Consiglio regionale

Alla presenza del senatore romagnolo Marco Croatti sono stati presentati oggi 30 dicembre a Ravenna i 4 candidati del Movimento Cinque Stelle della provincia di Ravenna per il Consiglio regionale dell’Emilia-Romagna. Si tratta di Giancarlo Schiano, 32 anni, ravennate, laureato in giurisprudenza, agente marittimo, attualmente senza lavoro, primo della lista; poi abbiamo Cinzia Pasi,  57 anni, ravennate, diploma in lingue, libera professionista; Igor Gallonetto, 46 anni, ravennate, avvocato; Maria Rosa Capirossi, 61 anni, di Brisighella, operatrice turistica. I 4 candidati sono stati scelti attraverso il voto dei militanti Cinque Stelle sulla piattaforma Rousseau: per scegliere provincia per provincia i candidati M5S per l’Emilia-Romagna avevano diritto al voto circa 6.000 persone. Quanti abbiano effettivamente votato non si sa.

Dopo lo straordinario risultato del 4 marzo 2018 (M5S primo partito a Ravenna e in diversi altri comuni del territorio) e la grossa delusione delle ultime elezioni europee, ora il movimento di Beppe Grillo è atteso alla prova del voto regionale. La sfida è stata accettata con riluttanza, come si sa, perché nelle intenzioni dei vertici nazionali del movimento c’era l’idea di non presentarsi. Fu solo dopo un voto dei militanti sulla piattaforma Rousseau che venne deciso che il M5S avrebbe corso e lo avrebbe fatto da solo o al massimo in alleanza con liste civiche. Nessuna alleanza con la Lega dopo la rottura estiva. E nessuna alleanza con il Pd, malgrado l’assiduo corteggiamento di Stefano Bonaccini. Ma nemmeno alcuna lista civica collegata, a dire il vero. Il M5S è davvero solo in questa competizione e si gioca molto con il suo candidato Presidente Simone Benini, forlivese, sconosciuto ai più. I sondaggi sono sconfortanti. Le Cinque Stelle rischiano il tracollo, stritolate nella morsa della sfida fra le due stelle più grandi, Stefano Bonaccini da una parte e Lucia Borgonzoni dall’altra.

Richiesti di una previsione, su quali siano i risultati attesi, i candidati ravennati e Marco Croatti non si sbilanciano. Così come non si pronunciano sul rapporto eventuale con il Pd dopo il voto, ribadendo ancora una volta la scelta di correre in splendida solitudine. Nella conferenza stampa al Bar Nazionale Marco Croatti ha ribadito le posizioni note del movimento: siamo oltre gli schieramenti destra e sinistra, siamo in campo per affrontare e dare soluzione ai problemi dei territori e vogliamo essere i rappresentanti dei cittadini e dei territori nelle istituzioni.

Cinzia Pasi ha ricordato lo slogan di Simone Benini – le tue sentinelle utili – per dire che i candidati sono con lui e rappresenteranno le sentinelle del territorio, pronte ad ascoltare la voce dei cittadini e a portare le istanze della società in Regione. Ha anche parlato della necessità di un cambio fortissimo di direzione nel governo della Regione.

Giancarlo Schiano e Igor Gallonetto hanno fatto riferimento in particolare ai temi del Porto, del Turismo, dell’Ambiente e della Salute. Sul Porto, Gallonetto ha affermato: “Non è vero che siamo contrari allo scavo del canale, siamo favorevoli a patto che vada di pari passo con la soluzione ecosostenibile del problema dei fanghi, perché va difeso il lavoro nel porto ma vanno difesi allo stesso modo anche l’ambiente e la salute di tutti.”

Maria Rosa Capirossi ha sottolineato invece il suo impegno per il turismo e per l’ambiente e in particolare per politiche ecosostenibili in agricoltura, con la promozione dei prodotti biologici.

Marco Croatti ha ricordato che per il M5S è importante portare molta gente al voto, perché più cittadini votano meglio è per la democrazia e forse più voti possono essere nel carniere dei Cinque Stelle, ma non ha nascosto le difficoltà del movimento in questa fase per il fatto di essersi assunto la responsabilità di governare l’Italia quando Salvini invece si è tirato indietro, lasciando il Paese nei guai.

Infine sempre Cinzia Pasi ha voluto ribadire che le regionali rappresentano un punto di svolta e di riorganizzazione per il M5S a Ravenna anche in vista delle elezioni del 2021, dopo la clamorosa vicenda del 2015 quando a fine anno il movimento riuscì nell’impresa di presentare a Ravenna due candidati e liste contrapposte entrambe poi sconfessate dai vertici nazionali all’inizio del 2016.

A questo proposito, per la cronaca, Francesca Santarella che fu al centro di quella querelle, ma nelle elezioni del 2018 fu una delle più attive per il M5S in chiave elettorale, negli ultimi tempi si è quasi messa ai margini del movimento – e oggi non era in conferenza stampa – mentre è sempre più impegnata ai vertici dell’Associazione Italia Nostra Ravenna.

Simone Benini M5S

LE 10 PROPOSTE PER L’AMBIENTE DEL M5S E DEL CANDIDATO PRESIDENTE SIMONE BENINI

  1. Aboliamo la pessima legge urbanistica regionale Donini, per vararne una nuova che fermi veramente il consumo di suolo.
  2. No autostrada Cispadana, realizziamo una strada a scorrimento veloce senza pedaggi e rilanciamo la mobilità sostenibile in tutta l’Emilia-Romagna (elettrificazione e potenziamento del trasporto pubblico di linee regionali e locali sia su ferro che su gomma).
  3. Varare un piano regionale Rifiuti Zero per programmare la chiusura di inceneritori e discariche favorendo: riduzione, raccolta porta a porta con tariffa puntuale, costruzione di impianti di riciclo, compostaggio selezione trattamento meccanico biologico finalizzati al recupero di materia (Fabbriche Materiali).
  4. Mettere a dimora 4,5 milioni di alberi, uno per ogni abitante della regione.
  5. Piano regionale Emilia-Romagna libera dal petrolio in 15 anni, per l’efficienza energetica e la produzione di energia da fonti rinnovabili.
  6. Piano regionale di incentivi per le auto elettriche e per la mobilità ciclabile in area urbana.
  7. Piano regionale Emilia-Romagna pulita: un piano straordinario decennale d’investimenti per la transizione che coinvolga Regione, Stato ed Europa (stop austerità su investimenti ambientali).
  8. Piano regionale per l’agricoltura sostenibile e per i prodotti tipici e investimenti per il risparmio idrico in agricoltura.
  9. Piano regionale di manutenzione del territorio contro il dissesto idrogeologico (le vere opere utili).
  10. Legge regionale per l’acqua pubblica.

Commenti

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  1. Scritto da Ale76

    Beh… Almeno c’è coerenza o meglio..un filo di continuità (o ambiguità?!)

    Mi riferisco all’autore dell’articolo (sempre molto dettagliato) che dopo un primo saggio sui manifesti “sardiniani” si ripete con i più ‘istituzionali’ pentastellati..
    illustrandoci nei dettagli, pensieri e parole dei candidati alle regionali

    Ma niente tessera di partito per carità..
    quella non serve per scrivere autorevoli reportage, né serve a noi lettori per capire dove tiri il vento..