Dissesto idrogeologico, Bonaccini risponde a Borgonzoni: a Ravenna 375 cantieri per 36,3 milioni, non dica falsità

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Botta e risposta fra Lucia Borgonzoni e Stefano Bonaccini sui fondi per combattere il dissesto idrogeologico in Regione. Ieri aveva attaccato la Borgonzoni affermando che Bonaccini “ha investito troppo poco e troppo lentamente, provando a nascondere le incapacità con polemiche e comunicati stampa tardivi”. Oggi replica prontamente Stefano Bonaccini, intimando alla sua avversaria di non diffondere notizie false.

“Lucia Borgonzoni avvia l’ennesima campagna basata su notizie false, intervenendo nuovamente sul tema dei fondi stanziati per il dissesto idrogeologico, che secondo lei in Emilia-Romagna non verrebbero utilizzati. Chiara l’esigenza di coprire la sua totale assenza di proposte per la regione che pur si candida a governare, ma servirebbe più rispetto per gli emiliano-romagnoli. – dichiara oggi il candidato del centrosinistra Stefano Bonaccini – La voglio tranquillizzare sul fatto che non ho bisogno di smentirla. Lo ha già fatto anche il sottosegretario all’Ambiente, Roberto Morassut, nemmeno due settimane fa, quando ha ricordato che stando agli accordi di programma stipulati dalla Regione Emilia-Romagna con il Ministero dell’Ambiente la percentuale di fondi impegnati rispetto al finanziato è del 71% e la percentuale di spesa rispetto ai fondi impegnati del 73%. Obiettivo centrato da pochi nel Paese.”

“Nei cinque anni di questa legislatura abbiamo investito circa 800 milioni di euro per interventi a difesa del suolo e prevenzione del rischio idrogeologico: 7.042 cantieri (di cui quasi 800 solo nel 2019, per 172 milioni). E la maggior parte delle opere (700) sono già appaltate, come previsto dalla legge. – continua Bonaccini – In provincia di Ravenna, in particolare, sono stati finanziati in totale 375 cantieri per 36,3 milioni di euro. Nel 2018 8,5 milioni sono stati stanziati per la cassa di espansione del torrente Senio e nel settembre 2019 altri 2 milioni e 800 mila euro per mettere in sicurezza il Canale dei Mulini con la realizzazione di una cassa d’espansione tra Castel Bolognese e Solarolo. 3 milioni di euro sono stati destinati per la riapertura della Ravegnana, strada interrotta dal 25 ottobre 2018 dopo il crollo della diga di San Bartolo sul fiume Ronco. Fondi che si aggiungono ai 460mila euro destinati alle prime opere di messa in sicurezza e ai rilievi tecnici sulle condizioni dell’argine.”

“Quali sarebbero dunque i fondi non spesi? Borgonzoni spieghi piuttosto agli emiliano-romagnoli perché il governo gialloverde, di cui ha fatto parte fino a pochi mesi fa, ha stoppato gli investimenti sulla prevenzione del dissesto idrogeologico. Dopodiché ha chiesto alle Regioni piani solo su opere cantierabili subito, entro il 2019: in pochi giorni l’Emilia-Romagna ha inviato un elenco di 89 opere urgenti, immediatamente cantierabili, per 102 milioni di euro; il Governo della Borgonzoni ne ha stanziati solo 21, di milioni, per 18 interventi. – insiste Bonaccini
Ultima cosa: la mia avversaria ha diffuso in ogni provincia il numero di frane cercando di allarmare i cittadini. Lo ha potuto fare perché l’Emilia-Romagna è una delle poche Regioni ad aver realizzato una cartografia completa del rischio idraulico e idrogeologico, alla base di un piano di gestione e interventi serio e strutturale che il suo Governo si è guardato bene dal finanziare. Stiamo lavorando con l’attuale perché vada diversamente. Noi intanto vogliamo fare un passo avanti, senza aspettare, e raddoppieremo i fondi regionali destinati alla messa in sicurezza del territorio. E Borgonzoni che fa? Ognuno è libero di ripetere le notizie false che crede, certo è che gli emiliano-romagnoli non meritano di essere presi in giro.”

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Commenti

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  1. Scritto da lorenzo

    caro Bonaccini, mi auguro in merito ai tre milioni per la sistenazione della ravegnana,che se sono stati utilizzati per il disastro in cui perse pure la vita una persona, abbiate già provveduto a chiederli indietro a chi il danno lo ha provocato con i relativi interessi

  2. Scritto da batti

    sul dissesto idrogeologico, la lega prede esempio dalla loro liguria,o lombardia??,,che li si che sono sono asciutti,,e potrebbero andare da zaia col mose che insegna ad asciugare venezia.bonaccini può far vedere cosa ha fatto, bergonzoni può solo far vedere le condanne che hanno avuto i suoi presidenti sostenuti

  3. Scritto da agi62

    Facciamo un po di conti, 7042 cantieri per 800 milioni in 5 anni per TUTTA l’Emilia Romagna fanno 113 mila euro a cantiere (in media), non mi sembra molto considerando come siamo messi, forse sono stati spesi male? Forse sono solo parole e numeri? Non lo so ma quello che vedo girando in bici non sembra dare ragione a Bonaccini.
    D’altro canto la Borgonzoni non mi sembra molto “inserita” nelle problematiche della nostra regione, insomma, in questa tornata elettorale non c’è uno che mi soddisfi così andrò a votare ma non ritirerò la scheda.

  4. Scritto da italo

    @ batti complimenti, ricorda ogni cosa. Ci parli anche di del bono e merola!!:-)))