Elezioni 2020. Parla Samantha Gardin la segretaria ravennate della Lega pronta a sbarcare in Regione

Più informazioni su

Samantha Gardin, classe 1980, sposata, 2 figli, bagnacavallese, commercialista, segretaria provinciale della Lega, capogruppo in Consiglio comunale a Ravenna, già candidata alla Camera nelle elezioni del 2018, è candidata alle regionali del 26 gennaio in provincia di Ravenna nella lista del Carroccio, che ha come aspirante presidente Lucia Borgonzoni. Agguerrita e galvanizzata come tutti i leghisti, Gardin è convinta che questa sia la volta buona: il 26 gennaio il centrodestra abbatterà la roccaforte rossa. Ma lei coltiva anche un suo sogno personale oltre a quello di squadra: sull’onda del vento che gonfia le vele del Carroccio, Gardin è convinta di poter diventare il nuovo consigliere regionale della Lega e di sbarcare così a Bologna.

L’INTERVISTA

Gardin, gli ultimi sondaggi vi danno testa a testa, con un’incollatura davanti Bonaccini, ma con Borgonzoni in leggero recupero. Siete sempre convinti di potercela fare, di abbattere la roccaforte rossa?

“Assolutamente sì. Per noi è la battaglia della vita. Dopo tanti anni di impegno sul territorio, i risultati finalmente si vedono, perché le persone stanno uscendo da quel loop per cui non si poteva andare contro il partito che governava, cioè si lamentavano, ma poi continuavano a votarlo elezione dopo elezione. Finalmente ora le persone hanno capito che c’è davvero un’alternativa, perché dove governiamo noi, facciamo le cose per bene e quindi adesso si fidano.”

La battaglia della vita, ha detto. Il fatto di avere caricato la battaglia per l’Emilia-Romagna anche di un significato politico nazionale vi sta giovando e quanto?

“In realtà stiamo facendo un lavoro di squadra per cambiare in Emilia-Romagna e in Italia, per sbloccare la situazione. C’è un malessere generalizzato in Italia e noi stiamo cercando di dare risposte politiche a questo malessere, per andare incontro ai cittadini oppressi dalla burocrazia e dalla politica di questo governo della regione e del paese. Quindi è una battaglia per la Regione e per l’Italia allo stesso tempo. I problemi sono gli stessi. I cittadini, le associazioni, le categorie aspettano risposte da noi qui in Emilia-Romagna e in Italia, se no tutti rimaniamo nel pantano attuale.”

Ma l’avere caricato di un significato nazionale, con questa narrazione della spallata al governo Conte, non rischia di oscurare i temi dell’Emilia-Romagna e non rappresenta anche una mancanza di considerazione per gli emiliani e i romagnoli?

“No. Come ho già detto i problemi degli emiliano-romagnoli sono i problemi degli italiani. Certo abbiamo anche delle specificità locali a Ravenna, come il problema del Porto che è in difficoltà, della Sanità che non funziona bene, delle Infrastrutture viarie e ferroviarie che mancano e sono i problemi che i governi di sinistra dell’Emilia-Romagna, che non hanno mai cambiato colore, ci hanno lasciato in eredità.”

Se vincete in Emilia-Romagna dunque salta il governo e si va alle elezioni?

“Probabilmente sì, anche se questi al governo sono attaccati alla poltrona con la colla. Questo è il nostro obiettivo, perché se non cambiamo questo paese non riusciamo nemmeno a cambiare più di tanto l’Emilia-Romagna e a dare risposte soddisfacenti ai nostri concittadini. Pensiamo solo alla tassa sulla plastica o alla tassa sullo zucchero: le ha messe questo governo ma le subiranno le aziende e i cittadini dell’Emilia-Romagna.”

Lucia Borgonzoni, la vostra candidata, non ha girato molto dalle nostre parti, ma alla fine è arrivata anche a Ravenna e Cervia. Tornerà anche Salvini?

“Tornerà. Ma non abbiamo ancora conferma sul dove, quando e come. Lo comunicheremo quando la cosa sarà definita.”

C’è polemica sulla preparazione di Lucia Borgonzoni, molti la ritengono non all’altezza della sfida con Stefano Bonaccini. Lei che ne pensa?

“Lucia è una persona molto preparata e lo sta dimostrando. Per esempio, quando attacca sulla sanità di Bonaccini e sulla chiusura degli ospedali e dei punti nascita di periferia non fa che mettere il dito nella ferita, tant’è che ogni giorno ci sono lamentele per queste cose o ci sono fatti di cronaca che ci ricordano carenze di tal genere. Lo stesso Bonaccini ha detto che correrà ai ripari dopo avere fatto il danno. Aggiungo che la Borgonzoni ci rappresenta, ma dietro c’è anche una squadra di persone che lavora sul territorio da parecchio. E lei stessa conosce la Regione e i problemi di cui stiamo parlando. Il resto è solo polemica spicciola.”

Il vostro schema di attacco è chiaro: dite, la Regione è governata male. I dati dicono altro, però. Non le sto a ripetere tutti i campi nei quali la Regione Emilia-Romagna è al top in Italia. Come la mettiamo, qualcosa non torna?

“I risultati in Emilia-Romagna ci sono ma non grazie a Bonaccini. Ci sono grazie a tutte le persone che si alzano la mattina e vanno a lavorare, malgrado le difficoltà burocratiche che questa Regione impone, malgrado la lentezza degli uffici: ci sono aziende che aspettano un anno e mezzo per tirare su un capannone. Poi alcuni dati, come quelli della Sanità, sono manovrati, perché per dire che i tempi di risposta agli utenti Asl sono rispettati, hanno chiuso le liste, per questo poi dicono che sono bravi. I risultati qui si debbono a chi lavora e fa impresa, perché abbiamo ottimi imprenditori che malgrado burocrazia e tassazione sanno stare bene sul mercato e sanno anche competere all’estero. Molte aziende vivono perché esportano la qualità emiliano-romagnola.”

Non le pare un po’ troppo comodo dire che se Lombardia e Veneto vanno bene è merito della Lega al governo, mentre se va bene l’Emilia-Romagna, se la Regione è al top per la crescita o per il tasso di occupazione, non è merito di Bonaccini e del Pd che qui governano?

“Dico solo che in Veneto hanno abbassato l’Irpef regionale per far da volano allo sviluppo mentre in Emilia-Romagna l’Irpef è al massimo. Se vinceremo, anche noi in Emilia-Romagna agiremo sulla leva della tassazione locale per favorire l’economia.”

Samantha Gardin

Veniamo ai tre temi fondamentali della sua campagna elettorale.

“Prima di tutto il Porto di Ravenna. Noi non avremmo mai firmato un accordo della Regione con il Porto di La Spezia, avremmo puntato tutto su Ravenna perché noi perdiamo milioni per ogni metro di profondità insufficiente del nostro scalo e per troppi anni questa cosa non è stata affrontata. Non si possono aspettare 15 anni per fare una cosa fondamentale come l’escavo dei fondali. Ora siamo in dirittura d’arrivo con il Progetto Hub Portuale e la Regione deve dedicare ogni sforzo a raggiungere l’obiettivo.”

Al secondo punto che cosa mettiamo?

“Viabilità e trasporti. Strade, ferrovie. Qui manca praticamente tutto. Lo abbiamo visto con la chiusura della Ravegnana e con i lavori perenni sulla E45. Manca la manutenzione ordinaria. La Regione lavora sempre in manutenzione straordinaria, non è possibile andare avanti così. Noi aspettiamo da anni la E55 per essere collegati come si deve con il Nord e con il resto d’Europa. E poi mancano i treni ad alta velocità, che si fermano a Bologna: dopo per arrivare sulla nostra cosa servono altre due ore di treno.”

La E55 è stata cancellata dal governo di centrosinistra, ma voi al governo non l’avete riproposta.

“Non abbiamo fatto in tempo a mettere mano a nessuna opera straordinaria, con i Cinque Stelle prigionieri dell’idea della decrescita felice. Per loro non va bene nemmeno il gas e si dovrebbe vivere andando in bicicletta. Stanno lasciando andare in malora i nostri giacimenti di gas e tutto il settore dell’offshore: noi vogliamo sbloccare la situazione, anche perché la transizione alle rinnovabili ha bisogno del gas che ha un impatto meno duro sull’ambiente, per investire nel frattempo nello sviluppo di nuove tecnologie.”

L’ultimo punto su cui lei dà battaglia, qual è?

“Senz’altro la sanità locale, perché i punti nascita di Faenza e Lugo sono stati depotenziati mettendo a rischio le persone, le liste di attesa devono essere riaperte, vanno assunti nuovi medici, va ripristinato un servizio sanitario per i cittadini. Non si gioca con la vita delle persone, perché dietro i problemi della sanità ci sono i bisogni concreti delle persone in carne e ossa. Se ci sono sprechi non si taglia sul personale e sulle prestazioni ma si va a vedere dove si può risparmiare, dove si può riorganizzare ed eliminare senza penalizzare le persone. Insomma, non si fa risparmio sulla vita della gente.”

Nel 2014 la Lega aveva un consigliere espresso da questa provincia, Liverani, questa volta potrebbe averne due. Potrebbe essere Samantha Gardin la nuova consigliera della Lega in Regione?

“Sì. Perché credo di avere l’esperienza e la preparazione per fare bene questo lavoro, cioè per portare e difendere gli interessi di Ravenna in Regione. Ho una specializzazione in analisi dei bilanci pubblici, e per 5 anni ho collaborato strettamente con Massimiliano Pompignoli Presidente della Commissione Bilancio in Regione. Il curriculum c’è e quindi la risposta è sì.”

Samantha Gardin

Più informazioni su

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di RavennaNotizie, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

  1. Scritto da Maria

    E proprio vero che i politici vogliono dividere l’Italia, cattivo esempio del comportamento di quelli che dovranno governarci, non vanno mai d’accordo su nulla perché devono rendere conto a chissachi.

  2. Scritto da Hoscrittogiocondo

    Tra comizi a tappeto, strafalcioni e goffi tentativi per sminuire il lavoro altrui – ad esempio le critiche leghiste al nostro sistema sanitario – l’Emilia Romagna è sotto bombardamento leghista da mesi. Spero che gli elettori non si lascino influenzare e pensino bene al momento del voto, visto che le ultime regioni rosse conquistate da Lega e centrodestra – Sardegna, Basilicata e Umbria – sono tutte in esercizio provvisorio perché la nuova gestione non è riuscita nemmeno a chiudere il bilancio di fine anno.
    Si dirà sicuramente che la colpa è della gestione precedente che ha lasciato problemi insormontabili (scusa utilizzata più o meno da tutti), ma l’impressione è che l’unico interesse sia solo “piantare la bandierina” sulla cartina e partire per nuove conquiste senza curarsi d’altro.

  3. Scritto da Viola

    Parlando della Borgonzoni ” e lei stessa conosce la regione e i problemi di cui stiamo parlando” Ma per piacere! Non ne conosce manco i confini figuriamoci il resto! E pensare che proprio mentre eravate al governo voi, l’avete eletta sottosegretario alla cultura! CULTURA!!!! Tanto per stare in tema di competenze! In quanto a lei apprezzo molto la “sua modestia”!! “Ho l’esperienza e la preparazione per fare bene questo lavoro” (consigliera regionale) vedremo, una cosa è certa temete tanto una sconfitta che avete messo in campo tutto il decalogo (è di questi giorni la notizia su tutti i quotidiani di “misure” più o meno corrette che il vostro “capo” vi ha “consigliato” di usare nei confronti degli avversari!) che meraviglia di politically correct! Auguri a lei!

  4. Scritto da Gianni C.

    Grandissime donne , e chi le critica soprattutto se donne..fate una figura meskina!

  5. Scritto da Hoscrittogiocondo

    Caro Gianni C:
    Borgonzoni ex sottosegretario al Ministero per i beni e le attività culturali, si fa fotografare a Ferrara e dice di essere a Bologna; cita il Trentino e l’Umbria tra le regioni confinanti con l’Emilia Romagna; dichiara che con lei i nostri ospedali saranno aperti anche di notte e nei week end (ancora ricordo quando in convalescenza post intervento alle 17 mi spedivano a casa con il carrellino e la flebo per poi farmi rientrare puntuale il mattino dopo alle 8 in punto e se ritardav o mi punivano con un clistere..). Se chi la critica fa una figura meschina, lei che mira alla guida della regione che figura fa?
    È non tirare fuori l’argomento sesso perché se era uomo scrivevo le stesse identiche cose.

  6. Scritto da LucaT

    Bravo Gianni C., votate Lega!
    Quando Borgonzoni vincerà le elezioni e ci farà confinare con il Trentino, la dovrete ringraziare tutti perché spenderete meno di autostrada per andare a sciare, irriconoscenti oltre che meschini…