Cinzia Pasi (M5S): “a Russi la bonifica della discarica della Bosca deve essere una priorità”

“A Russi è inderogabile la bonifica dell’area della discarica della Bosca e la sua messa in sicurezza primo per la salute pubblica e poi per l’ambiente. Questo è l’obiettivo per quello che tutti nel territorio russiano e non solo chiamano la Cava della Bosca. Nata come cava di argilla è stata usata come discarica comunale dove i rifiuti venivano semplicemente gettati tal quali senza alcun trattamento o suddivisione, poi abbandonata nel 1987. Nel periodo di attività della vecchia discarica, che risale agli anni Ottanta e risultata successivamente mai autorizzata, sono stati sversati rifiuti di ogni sorta, senza regole e senza controlli. Con l’aggravante che tutto questo è avvenuto in totale assenza di telo isolante sul fondo che ne avrebbe trattenuto il percolato, senza le dovute autorizzazioni, alla stregua di una discarica abusiva come ne sono state scoperte tante in Italia.” Così in una nota Cinzia Pasi candidata alle elezioni regionali per il Movimento 5 Stelle.

“Acquistata nel 2007 da un privato che ne avrebbe voluto fare una delle più grandi discariche di amianto del nord Italia, progetto poi abbandonato, durante gli scavi effettuati a suo tempo sono venute alla luce diverse tipologie di rifiuti pericolosi le cui analisi hanno evidenziato un altissimo rischio di inquinamento ad alte concentrazioni come idrocarburi, arsenico, boro, piombo ed altro ancora, con superamento di diversi parametri oltre i limiti di legge, analisi poi smentite dall’Amministrazione che con un solo tratto di penna ha trasformato una discarica in un’area umida di pregio. Unica cosa certa è che, dopo oltre 30 anni, tonnellate di rifiuti buttati tal quali si trovano ancora lì con il conseguente pericolo che il percolato possa infiltrarsi nelle falde acquifere. Questo non possiamo permetterlo” continua Cinzia Pasi.

“Per Russi è una vera e propria bomba ecologica che deve essere inserita nell’elenco dei siti inquinati. Dopo una verifica in Regione, il sito o meglio la cava/discarica pare essere completamente sconosciuta e per questo non è stato fatto accesso ad eventuali fondi messi a disposizione per le bonifiche. Il mio impegno in Regione sarà quello di perseguire l’obiettivo della bonifica dell’area, la sua messa in sicurezza, impegnandomi per un censimento e la creazione di una banca dati aggiornata con l’elenco e lo stato di tutti i siti inquinati conosciuti e non, presenti nella Regione. L’Emilia-Romagna deve diventare la regione più Green d’Italia” conclude Cinzia Pasi.