Edoardo Caroli (Sardine): “siamo stati una folata di vento improvviso che ha scardinato tutto”

Fra i vincitori di queste elezioni ci sono anche loro, le Sardine. C’è sicuramente Stefano Bonaccini, che ha lottato come un leone per difendere il suo governo regionale dall’assalto di Salvini e degli avversari. Ma poi ci sono subito dopo (o prima) le Sardine. Senza la genialata di 4 ragazzi bolognesi che una sera si sono inventati una manifestazione, senza la loro scesa in campo quel 14 novembre 2019, senza quello slogan L’Emilia-Romagna non si lega, probabilmente oggi saremmo qui a raccontare un’altra storia.

Si chiama eterogenesi dei fini, ovvero conseguenza non intenzionale di azione intenzionale: quella genialata è stata instillata e istigata nella mente di 4 ragazzi dal modo di fare politica di Matteo Salvini. Senza la sua arrembante e ossessiva presenza dalle nostre parti, senza il suo modo di fare politica così urlato e sopra le righe, senza quello slogan – politicamente perdente – veniamo a liberare l’Emilia-Romagna, non ci sarebbe stato il movimento delle Sardine né il risveglio delle coscienze di una parte dell’opinione pubblica. Ma tutto questo è accaduto. E ora raccontiamo questa storia.

Sentiamo quindi uno dei leader del movimento, il ravennate Edoardo Caroli, che abbiamo visto anche diverse volte in tv.

Caroli, nelle prime dichiarazioni sia Zingaretti, sia Bonaccini hanno sentitamente ringraziato le Sardine per il loro contributo alla vittoria. Lei che ne pensa, siete stati davvero decisivi?

“Credo sia evidente, a partire dal dato della partecipazione. Nel 2014 aveva votato il 37% degli aventi diritto in Emilia-Romagna, stavolta il 67%: c’è stato un aumento del 30% dell’affluenza. Credo lo si debba in buona parte alla mobilitazione delle Sardine. Noi volevamo e ci aspettavamo questa mobilitazione elettorale dell’opinione pubblica in chiave anti-Lega: per non subire l’attacco leghista in modo rassegnato, reagire, far capire che quella politica non la vogliamo. Riportare la gente ad essere protagonista e a votare era il nostro obiettivo e lo abbiamo raggiunto.”

Incontrerete Zingaretti e Bonaccini che vi hanno così enfaticamente ringraziato, riconoscendo il vostro ruolo civico e politico?

“Noi abbiamo sempre detto che siamo aperti al confronto con chiunque voglia fare una politica seria, non urlata, non fondata sull’odio, non sovranista. Per cui è possibile che si apra un confronto. Ma sta ai partiti adesso incanalare l’energia che noi abbiamo suscitato e risvegliato. Sta a loro darsi una mossa e cambiare per sapersi meritare ancora la fiducia delle persone. Per quanto ci riguarda, le Sardine non diventeranno mai un partito.”

Quindi non è questa la svolta che si prepara nell’incontro nazionale che avete indetto per il 14-15 marzo?

“Non è questa. Lo abbiamo già detto e lo ripetiamo. Non saremo un partito. E non ci daremo nemmeno una struttura organizzata come quelle già viste a livello politico. Ci ritroveremo per discutere di questa esperienza e tirare le somme. Ma non succederà nulla di nuovo o di strano, nulla che non abbiamo già detto. Siamo stati una folata di vento improvviso che ha scardinato tutto. Le Sardine vanno prese così, per ciò che sono.”

D’accordo, ma tra il dare vita a un partito e il tornare a casa sul divano ce ne corre. Ci può essere una terza via, o no?

“Certo che sì. Infatti, noi vogliamo esserci ancora. Non torneremo a casa. Presto ci saranno altre elezioni regionali e da tante città d’Italia ci stanno già chiedendo di mobilitarci. E noi ci saremo, ci saremo ancora. In modo genuino, spontaneo, autonomo dai partiti, senza bandiere, contro l’odio, la paura, il sovranismo. Come abbiamo fatto in Emilia-Romagna. È stato bello e può esserlo ancora.”

5 dicembre 2019: una marea di Sardine in Darsena a Ravenna

Ecco il post comparso sulla pagina Facebook nazionale delle Sardine.

Urne chiuse.
C’è chi dice che siano i gesti folli a cambiare il corso della storia, ma noi preferiamo pensare che siano i gesti ordinari a cambiare il mondo in cui viviamo. Non siamo nati per stare sul palcoscenico, ci siamo saliti perché era giusto farlo. Ma ora è tempo di tornare a prendere contatto con la realtà e ristabilire le priorità, innanzitutto personali. Se avessimo voluto fare carriera politica l’avremmo già fatto. E invece, prima di tutto, desideriamo tornare ad essere noi stessi, elettori e cittadini, parenti e amici. Per questo motivo non ci vedrete in TV o sui giornali. La nostra responsabilità è pari a quella che si è assunta ogni persona che oggi si è infilata il cappotto ed è andata a fare una croce da protagonista. È tempo di far calare il sipario e lavorare dietro le quinte per preparare un nuovo spettacolo con tutti voi che vorrete continuare a non essere spettatori qualunque. Fino ad oggi siamo stati una bella favola.
Ora chiudiamo il libro e sporchiamoci le mani. Qualsiasi cosa succeda.

Ci vediamo a Napoli, Scampia.

 

Commenti

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  1. Scritto da fra

    Spiacente ma il resoconto è presto fatto con le proporzioni ed i risultati. Il PD ha ripreso i voti che aveva perso alle nazionali trasferitisi al M5S ed insieme sì è portato dietro il senso civico di chi ha votato CONTRO Salvini &c un sodalizio pericoloso e tanto altro. Le sardine hanno dato visibilità e forse voglia nei giovani di tornare a votare. Certamente le Sardine sarebbero dovute andare in piazza già quando Monti e la Fornero hanno presentato la riforma pensionistica alzando l’età ad un livello improponibile. Basta guardare la francia. Paralizzata per un possibile aumento di due anni(62)….Vogliamo parlarne, questo era un tema da invasione delle piazze alla pari della lotta al Salvinismo estremista ed al Meloni pensiero che sono di una tristezza infinita

  2. Scritto da Ale76

    Quindi cosa vorrebbero essere questi pesciolini ? Un gruppetto di contestatori a chiamata ogni volta che serve a qualcuno (PD e sinistroidi) contro qualcun altro (centrodestra) ?

    Questo giochetto funziona agli inizi, specie con i giovani, perché è una novita che si schiera contro qualcosa di già presente e quindi gia attaccabile e contestabile in quanto tale….ma….
    dopo un po il “fascino” e l’ effetto novita’ calano e scemano….e se non hai fondamentali forti alle spalle (idee, programmi, obiettivi, ecc.) sparisci piano piano inesorabilmente….

    Vi aspettiamo al varco….

    Intanto lo scenario in ER come in tutto il Paese é cambiato in quanto i pentastellati sono dispersi e prossimi all’ estinzione….

  3. Scritto da Sergio

    Non so cosa diventerete ma intanto ci siamo portati a casa (nettamente) queste elezioni. Bravi, bravissimi e… largo ai giovani!!!!

  4. Scritto da batti

    le sardine hanno dato uno scossone alla sinistra che avendo ascoltato salvini dire che vinceva gli hanno creduto, hanno pensato che non c’era nulla da fare, ma le persone vedendo un salvini così violento arrogante sono uscite di casa e sono andate a votare, anche moltissimi di quelli che per anni stavano a casa. NON è SECONDARIO IL NUMERO DEI VOTANTI