L’Altra Faenza: “Risultati elettorali, punto di partenza non d’arrivo”

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Per L’Altra Faenza “I risultati elettorali dimostrano la bontà del progetto di sinistra elaborato da Coraggiosa, ma adesso serve una proposta politica e culturale unitaria per le prossime amministrative. Ringraziamo tutti gli elettori faentini che scegliendo Coraggiosa hanno contribuito alla elezione di due consiglieri regionali e alla conferma di Bonaccini alla presidenza della Regione. L’Altra Faenza ringrazia anche tutti i soci dell’Associazione per l’impegno nella campagna elettorale e in particolare Edward Necki per la generosa disponibilità. Le elezioni segnano uno stop all’ideologia e alla propaganda sovranista, ma si sbaglierebbe a considerarle punto d’arrivo invece che di partenza. Il risultato del Movimento 5 Stelle, segnala, se non altro, la grande volatilità dell’elettorato. La crisi dei partiti tradizionali è irreversibile. E’ provato anche dai primi studi sui flussi elettorali, che il successo della coalizione di centrosinistra dipende soprattutto dal recupero di molti elettori, delusi, disaffezionati, indifferenti. Il movimento delle sardine, da questo punto di vista, è stato decisivo, sia per ciò che concerne le modalità del suo protagonismo politico, sia per ciò che concerne i contenuti veicolati: dialogo, rispetto, partecipazione, valori costituzionali, dignità. Il ritorno al voto del 30% degli elettori della Regione è forse il dato politico più significativo e, per quanto ci riguarda, confortante”.

“A Faenza – proseguono – le liste di sinistra e ambientaliste, presenti nella coalizione che sosteneva Bonaccini, hanno ottenuto un consenso superiore alla media provinciale e, se sommato, superiore alla lista moderata in appoggio al candidato presidente. Anche i numeri confortano la nostra idea che non è al centro che occorra guardare per vincere le prossime elezioni comunali. Le prime prese di posizioni dei dirigenti del PD, per quanto prudenti, sembrano non avere scalfito il riflesso condizionato all’autoreferenzialità. Non vorremmo che il successo della lista e di alcuni candidati diventasse un ostacolo invece che un trampolino di lancio per il dialogo. Da Zingaretti a Prodi si sono moltiplicate le dichiarazioni favorevoli dell’apertura del PD alle sollecitazioni e alle pratiche sociali più avanzate; sarebbe un controsenso che a Faenza a prevalere fosse ancora il partito della ‘nomenclatura’. Tutti sanno, noi compresi, quanto sia importante indicare a candidato sindaco della città una figura che rappresenti il bisogno di buona politica, di socialità, d’accoglienza, partecipazione; proprio per questo, se è legittimo che il PD avanzi una candidatura, è quantomeno vecchio delinearne un profilo ritagliato ad hoc su candidati che sono già nella mente di chi rilascia dichiarazioni”.

L’Altra Faenza vorrebbe “discutere del profilo ideale, culturale, politico e programmatico della coalizione che si vuole costruire e quindi decidere quale candidato o candidata può rappresentare al meglio la nuova proposta politica ed essere, per biografia politica e sociale, esperienza nel lavoro di conduzione e di ascolto e competenze anche amministrative, un valore aggiunto per vincere le prossime elezioni. In attesa di aprire un confronto chiaro con il PD (anche per ciò che concerne gli interlocutori con i quali dovremmo confrontarci), L’Altra Faenza propone a tutte le forze di sinistra, ambientaliste e riformiste che non si riconoscono nel PD l’avvio di un confronto per dare continuità al buon risultato elettorale delle regionali. Noi riteniamo che vi siano tutte le condizioni per costruire una proposta politica, culturale e organizzativa unitaria da presentare e rappresentare insieme nel confronto col PD. Il cuore di tale proposta è per noi la declinazione del cambiamento a Faenza. “

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