Alvaro Ancisi (LpRa): i cimiteri non sono luoghi di assembramento. Vanno riaperti

Alvaro Ancisi, capogruppo di Lista per Ravenna, sollecita il Comune di Ravenna e la Regione Emilia Romagna a consentire l’accesso ai cimiteri. Secondo il capogruppo di Lista per Ravenna “i cimiteri non sono luoghi ordinari di assembramento ed hanno larghi spazi in cui i visitatori possono facilmente tenersi a distanza, molto più che nei supermercati e in altri luoghi e locali accessibili al pubblico” .

“Il presidente della Regione ha riaperto, con l’ordinanza di giovedì scorso, anche i negozi di fiori. Con quella dell’11 aprile, aveva però mantenuti chiusi al pubblico i cimiteri, massimi destinatari di questi prodotti, cosicché i chioschi piazzati agli ingressi del cimitero monumentale di Ravenna e quelli presso i molti camposanti delle frazioni di campagna e del litorale non hanno ragione di riaprire. Per non dire della sofferenza di molte persone impedite ad esprimere un gesto di amore verso i loro defunti andando a visitarli con un fiore un mano o recitando una prece. Quasi che il virus possa uccidere anche la pietà” scrive Ancisi.

“I cimiteri non sono luoghi ordinari di assembramento ed hanno larghi spazi in cui i visitatori possono facilmente tenersi a distanza, molto più che nei supermercati e in altri luoghi e locali accessibili al pubblico. Non esito, per mia  frequentazione, a ritenere il cimitero di Ravenna uno dei posti più sicuri dal contagio, solamente che ci si tenga a sufficiente distacco. Basterebbe se mai disciplinarne l’affluenza e gli spostamenti interni (persone singole e a due metri dagli altri? mascherina? guanti?, ingressi limitati nei piccoli cimiteri?: quello che si vuole)” prosegue il capogruppo di LpRa.

Secondo Ancisi aver riaperto i fioristi tenendo chiusi i cimiteri è una contraddizione e suggerisce a Bonaccini e De Pascale due strade agibili, tra quelle fin’ora praticate: “come Bonaccini, dopo l’ordinanza dell’ 11 aprile, ha prodotto quella del 23 e adesso quella del 27, può farne un’altra per il 28; il Comune può emettere un’altra “ordinanza” a firma di un funzionario, dopo quella di ieri che ha imposto l’ingresso alternato negli orti comunali, una durata massima di stazionamento, ecc.: siccome anche i cimiteri sono comunali, il prefetto potrà accettare, per opere di bene e di pace, anche questa”.
“Siamo solo materia? Molti uomini e donne credono o almeno sperano diversamente. Sono convinto quasi tutti, anche se non lo sanno” conclude.

 

 

Commenti

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  1. Scritto da Maria

    Infatti nei posti all’aperto, con le dovute cautele, non c’è pericolo di contagio, come pure nelle seconde case al mare. Gli anziani infettati nei ricoveri purtroppo non hanno avuto modo di proteggersi.

  2. Scritto da Gianni C.

    @Maria: gli anziani nn potevano proteggersi da soli! Speriamo che la magistratura indaghi anche in emilia romagna!