Rinnovare Faenza attacca Assessore Bandini e Sindaco Malpezzi e presenta esposto a Procura per abuso d’ufficio

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Tiziano Cericola di Rinnovare Faenza attacca pesantemente l’Assessore Bandini, il Sindaco Malpezzi e perfino il Segretario del Comune di Faenza accusandoli del reato di abuso d’ufficio e inviando un esposto alla Procura della Repubblica “affinchè verifichi i fatti e ne tragga le dovute conclusioni”.

“Come i faentini ricorderanno, il Comune aveva emesso il bando per gli ultimi progetti edilizi da realizzare con le vecchie regole, prima che andasse definitivamente in vigore la nuova legge urbanistica regionale (quella del consumo zero di suolo): insomma l’ultimo appello per cementificare alcune parti della città (e meno male che si è salvata la Graziola). – scrive Cericola in una nota – Uno di questi progetti, il più rilevante, è stato presentato da una importante società immobiliare detenuta da una centrale cooperativa ravennate, avendo come progettista un architetto che condivide lo studio e che lavora a stretto contatto di gomito con il nostro assessore e architetto Bandini: in questi casi la legge impone all’assessore di dichiarare la presenza di un conflitto di interessi e di astenersi dalla riunione e dal voto. Il nostro assessore, in quel fatidico 29/1/2020, non ha detto nulla al Sindaco e al Segretario Generale e ha votato (a favore si intende) dell’importante progetto edilizio curato dal suo collega di studio.”

Da qui l’esposto di Rinnovare Faenza alla Procura. “Ovviamente prima di fare l’esposto abbiamo presentato un’interrogazione al Sindaco per conoscere le sue valutazioni: la sua risposta “è scritta nel vento”, cioè non prende in nulla. – commenta sarcastico – Non solo: alla risposta il Sindaco ha allegato una dichiarazione firmata dall’assessore Bandini in cui afferma di non condividere alcun interesse economico con l’architetto in questione per cui non ci sarebbe stato nessun interesse privato e, men che meno, l’abuso d’ufficio. Peccato per lui che il nostro Settore Urbanistica ed Edilizia sia pieno di progetti e documenti tecnici firmati a quattro mani dall’architetto (e assessore) Bandini e dal suo collega di studio, tutti ovviamente allegati all’esposto alla Procura. Tali improvvide affermazioni hanno fatto sì che alla prima ipotesi di reato (abuso d’ufficio) se ne siano quindi aggiunte altre, sia per Bandini che per il Sindaco e per il Segretario Generale” conclude Cericola nella nota.

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