Ravenna. Il consiglio comunale ricorda Grazia Beggio: “Con lei scompare un pezzo di storia cittadina”

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La presidente del consiglio comunale Livia Molducci, a nome di tutto il consiglio comunale di Ravenna, esprime “profondo cordoglio per la scomparsa di Maria Grazia Beggio, mancata in questi giorni, all’età di 79 anni, anche se il suo spirito e la sua passione erano quelli di una ventenne”.

“La ricordiamo in consiglio perché è stata consigliere comunale dal 2001 al 2006, durante il secondo mandato del Sindaco Vidmer Mercatali, quando lei era stata candidata a Sindaco dai Verdi. In città tutti la conoscevano e stimavano per il suo impegno civico vissuto con grande passione e determinazione. Maria Grazia Beggio è stata la voce nelle istituzioni dell’ambientalismo ravennate nato sul finire degli anni ‘60 anche per iniziativa di Giorgio Lazzari, che di Maria Grazia era il marito e al quale esprimiamo il nostro cordoglio, insieme ai figli Veronica e Lorenzo”.

Con lei scompare un pezzo di storia cittadina, ma soprattutto uno stile di vita politico, di impegno civile che lei ha sempre vissuto per il bene comune, come obiettivo da perseguire al di là degli interessi di partito. Grazie anche al suo impegno nel 1969 Punte Alberete fu trasformata in oasi di studio e nel ’72 Maria Grazia partecipò alla nascita del Wwf ravennate. Inevitabile fu poi per lei il contrasto alla caccia nelle zone di tutela ambientale che la portò a presentare un esposto contro la caccia nella Valle della Canna a cui seguì il sequestro dell’area”.

“Nasceva a Ravenna una nuova cultura ambientalista che da una parte si muoveva contro gli obbrobri ambientali (un esempio per tutti: la battaglia vinta contro la cementificazione dell’Ortazzo) e dall’altra gettava nella società civile il seme della salvaguardia del pianeta che ci ospita. C’era anche Maria Grazia a costruire le basi politiche del futuro partito dei Verdi a Ravenna.Il suo modo di porgersi, le sue ferme argomentazioni, il suo linguaggio concreto hanno lasciato impronte importanti: si poteva essere d’accordo o meno sui contenuti, ma non si poteva fare a meno di riflettere sulle sue posizioni”.

“Così fu per l’opposizione al parco di Mirabilandia, così fu per la battaglia senza quartiere all’ipotesi di realizzare a Ravenna una centrale a carbone. Dal 1988 Beggio portò le sue battaglie all’interno delle istituzioni, prima nel consiglio provinciale sino al 1993 e poi, dal 2001, nel consiglio comunale. E non mancarono per lei i temi sui quali impegnarsi. Uno tra mille, quello, risultato vincente, della ‘Duna che vive’, l’avversione contro la ventilata cementificazione della spiaggia davanti all’ ex colonia di Marina di Ravenna. Tanti ambienti naturali di cui noi oggi possiamo godere sono il frutto e il risultato delle sue battaglie per la tutela dell’ambiente e della bellezza del nostro paesaggio”.

“Maria Grazia Beggio ha lasciato in tutti coloro che l’hanno conosciuta il ricordo di una persona positiva, dalle spiccate doti umane, capace di dialogo franco e di empatia e di grande coerenza. Oggi, qui in consiglio, la commemoriamo come consiglieri comunali con riconoscenza per la sua esperienza politica vissuta in questo consiglio comunale con grande dedizione e, come suoi concittadini, per i beni pubblici che ha contribuito a salvaguardare e che ci lascia come eredità, perché noi abbiamo ora il compito di tutelarli per tutta la comunità: e questo è il modo migliore che abbiamo per onorarne la memoria”.

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