Ancisi (LpRa): “il Comune di Ravenna pensa a far cassa”, 10,7 milioni dalle multe, +30% in due anni

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“Secondo i dati dell’Osservatorio regionale per l’educazione alla sicurezza stradale, in sette province su 10 dell’Emilia-Romagna c’è stata, negli ultimi due anni, una forte riduzione delle multe al codice della strada. Così è stato nella provincia di Ravenna, con un calo del 19,16% tra il 2017 e il 2018 e del 14,42% tra il 2018 e il 2019. Se però si guardano i bilanci consuntivi del Comune di Ravenna di questi anni, l’ultimo dei quali è stato appena approvato dal consiglio comunale, il raffronto è di tutt’altra specie. Le entrate entra-tributarie denominate Proventi da attività di controllo e repressione irregolarità e illeciti sono state infatti di 7,5 milioni di euro nel 2017, di 10,5 nel 2018 e di 10,7 nel 2019, con un aumento totale del 30%. La relazione al bilancio ammette al riguardo che tale crescita è in buona parte ascrivibile ad un incremento delle infrazioni rilevate attraverso sistemi elettronici di controllo della velocità, in ragione dell’attivazione di nuove postazioni, fenomeno esploso in questi primi tre anni del sindaco de Pascale. Tali dati dimostrano, al contrario di quanto si è voluto recitare, che la disseminazione di autovelox e telelaser è servita a far cassa, e nella maniera più facile, non già a promuovere l’educazione alla sicurezza stradale”. Così attacca il leader di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi nella sua nota odierna.

“Nello stesso triennio, il Comune di Ravenna ha effettuato anche una grossa infornata di agenti della propria polizia che da 175 in ruolo sono passati a 199, con l’aggiunta di altri 36 per la stagione che va da giugno a novembre. Che abbia portato miglioramenti alla prevenzione delle infrazioni, delle trasgressioni e dei reati, che è compito principale della polizia locale, rispetto alla loro repressione, specifica invece delle varie polizie di Stato, è però largamente da dimostrare. È invece certo che di questi agenti se ne vedono pochi impegnati a regolare il traffico veicolare o a vigilare su strada nei sobborghi e nelle periferie della città, nessuno nelle frazioni. Riprendendo il discorso degli automobilisti facile preda da spennare, nel bilancio consuntivo del 2019 si notano anche 2,1 milioni di euro incassati dai parcheggi a pagamento, fenomeno esso stesso in fase di massiccia espansione “attraverso sistemi elettronici”. 950 mila euro sono serviti a retribuire chi li gestisce, nella persona di Azimut spa” conclude Alvaro Ancisi.

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Commenti

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  1. Scritto da car2016

    Sono dell’idea che a toccare le tasche di chi non rispetta i limiti di velocità ,è a questo che servono gli autovelox,e non all’educazione stradale in generale,chi incorre in questa sanzione ci pensa due volte a non rispettare i limiti di velocità.

  2. Scritto da Giovanni lo scettico

    Avete votato per i multaioli? Vi sta bene.

  3. Scritto da Zanna

    Guardate che se rispettate i limiti non vi fa la multa nessuno e il Comune non si intasca niente. La colpa non è del Comune ma la nostra.. Troppo facile dare sempre la colpa agli altri.

  4. Scritto da jack

    quindi secondo in saggio Ancisi come andrebbe punito chi non rispetta le regole con dieci Ave Maria e Cinque Padre Nostro ? E tutte quelle mancanze che puntualmente segnala con che cosa si pagano ?

  5. Scritto da Dario

    Concordo con ‘car…’. Aumentare le pattuglie che vigilano per strada è giusto, ma non può perseguire gli stessi obiettivi raggiunti con l’autovelox. Inoltre questi sistemi aiutano a ottimizzare il lavoro degli agenti: anziché piazzare due persone con il telelaser tutto il giorno, il velox non richiede presenza fissa di forze di polizia che si possono impiegare in altri ambiti, come controllare i documenti delle auto o sanzionare cellulari e cinture di sicurezza. Non mi sembra un dramma il fatto che ci sia un aumento di proventi per le sanzioni cds, dato che Ravenna mi sembra sia tra le prime città italiane per incidenti stradali e le regole vanno fatte rispettare.

  6. Scritto da Stefano Bianchini

    QUESTI SOLDI DEI PARCHEGGI DOVREBBERO IN PARTE INVESTITI SUL RIFACIMENTO DEL MANTO STRADALE SPESSO PERICOLOSO PIENO DI BUCHE.
    AD ESEMPIO I SOLDI INCASSATI DURANTE LA STAGIONE ESTIVA NEL VIALE DELLE NAZIONI A MARINA DI RA .
    E’ IMPRATICABILE PER QUANTO E’ ROVINATO L’ASFALTO I POSTI DI SOSTA SONO PERICOLOSI TRA LE RADICI DEI PINI.

  7. Scritto da Alvaro Ancisi

    Rispondo sempre, nel limite del possibile, a tutte le domande o critiche educate, per cui dico subito che convengo coi primi sei commenti (quelli che vedo ora), salvo richiamare di aver scritto che la “disseminazione di autovelox e telelaser è servita a far cassa, e nella maniera più facile, non già a promuovere l’educazione alla sicurezza stradale”. Cioè vanno bene per punire i maleducati (ogni tantissimo anch’io), in-cassa-ndo soldi, che si potrebbero spendere meglio per la sicurezza delle strade, ma molto meno ad educare, come si vuole declamare (es. da parte dell’ineffabile vice-sindaco, assessore al ramo). Per questo obiettivo, gli agenti dovrebbero farsi vedere molto di più su strada, negli incroci e nei punti più pericolosi, senza escludere peraltro che l’art. 141 del Codice della Strada punisce non la velocità eccessiva, ma quella pericolosa, con giusta motivazione dell’agente verbalizzante sul posto, senza dimostrazioni elettroniche. Cordialmente.

  8. Scritto da batti

    giovanni lo scettico,chi sono i multaioli???mi hanno preso due volte a forli,che razza sono???

  9. Scritto da Giovanni lo scettico

    Gentile batti, secondo il mio modesto parere i multaioli sono quelli che prima abbassano i limiti di velocità, poi installano gli autovelox per fare cassa. Si potrebbe risparmiare per esempio riducendo i dirigenti del Comune e i loro premi di risultato, chiudendo i poltronifici come Ravenna Holding, vendendo le azioni di HERA (a proposito, lo sapete quanto prende il Presidente?) e infine eliminando gli enti inutili come le Province. Quella di Ravenna sta in piedi grazie ai due autovelox sulla Faentina, che negli anni scorsi hanno dato 5 milioni di Euro senza i quali si sarebbe afflosciata come un sufflè riuscito male.