Elezioni Faenza. Paolo Cavina (centrodestra) si presenta agli elettori

Con un discorso di poco più di venti minuti, condotto con passione e a tratti con commozione, Paolo Cavina si è presentato alle genti faentine nella veste di candidato sindaco di una vasta coalizione che va da liste civiche di centro moderato alla destra.
L’appuntamento nella torrida mattinata di oggi, sabato 1 agosto, in Piazza del Popolo davanti alla Torre Civica ha richiamato oltre 150 persone, tra le quali volti d’area noti alla politica manfreda e chi si sta avvicinando a questa esperienza, nuova per Faenza, che ha lo scopo di cambiare il governo della città, sfilandolo dopo diversi lustri al centrosinistra.

Cavina si è calato su problematiche che toccano da vicino i faentini: la crisi dell’agricoltura, il lavoro e il reddito dei cittadini che stanno precipitando, le enormi difficoltà delle società sportive, delle associazioni e dei rioni.
Ai presenti negli spazi concessi dal Bellini Caffè sono anche state servite due sorprese: la lista civica “new entry” denominata “Per Faenza” e la lista de “il Popolo della Famiglia” i cui simboli nel primo manifesto, in ordine di tempo, del candidato Cavina compaiono nella parte bassa assieme a quelli di “Rinnovare Faenza”, “Insieme per Cambiare”, Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia.

Faenza_Centrodestra

Saranno questi dunque i 7 simboli che gli elettori troveranno stampati sulla scheda accanto al nome di Paolo Cavina? Nient’affatto, o, meglio, niente di scontato: per adesso si è chiarito quali sono le forze in campo che hanno garantito il sostegno a Cavina, poi potrebbe aggiungersi almeno un’altra lista, rigorosamente civica, ad affiancare principalmente “Insieme per Cambiare”. Nella settimana entrante, inoltre, si andranno a comprendere le intenzioni di Forza Italia, la quale non ha ancora abbandonato l’idea di dare vita a una lista civica che comprenda suoi esponenti, oppure di fare il suo ingresso in un’altra civica già presente: “Rinnovare Faenza” è seriamente indiziata.

Prima di prendere la parola, il 56enne Paolo Cavina ha incassato il pubblico sostegno dei vari rappresentanti delle forze politiche: introdotti brevemente da uno spumeggiante Jacopo Morrone (deputato della Lega, già sottosegretario alla Giustizia, presidente romagnolo del Carroccio), hanno portato il saluto al candidato sindaco Massimo Zoli (gestore di noti locali pubblici a Faenza e in Romagna, nonché manager di affermati cabarettisti, a nome di “Per Faenza”), Massimiliano Penazzi (consigliere comunale di “Insieme per Cambiare” e probabile capolista della medesima), Tiziano Cericola (consigliere comunale di “Rinnovare Faenza” di cui dovrebbe essere capolista), Mirko De Carli (per “il Popolo della Famiglia”, di cui è dirigente nazionale e consigliere comunale a Riolo Terme), Alberto Ancarani (vice commissario regionale e consigliere comunale a Ravenna di Forza Italia), Stefano Bertozzi (capolista di Fratelli d’Italia, che nell’occasione ha accolto a Faenza il deputato Galeazzo Bignami, suo responsabile regionale) e Gabriele Padovani (capogruppo della Lega in Consiglio comunale, nonché indiziato come vicesindaco in caso di successo della coalizione).

Paolo Cavina ha voluto subito spiegare quello che è sembrato un ricollocamento anomalo di “Insieme per Cambiare”. “La nostra decennale collaborazione nel centrosinistra si è interrotta lo scorso 2 novembre – ha detto ricordando la rimozione di una delega all’assessore civico Domizio Piroddi da parte del sindaco Malpezzi, da cui è scaturita la frattura -, ma noi siamo sempre rimasti gli stessi. A quel punto io ho intrapreso un mio percorso che portasse a un progetto diverso per la città. In vista delle elezioni di settembre siamo stati invitati al tavolo del centrosinistra, ma non mi sono ‘trovato a casa’: anziché di programmi si parlava solo di poltrone. Non è quello che vuole ‘Insieme per Cambiare’: noi ci mettiamo al servizio della città, io ho sempre messo passione nelle cose fatte e la metterò in quelle che farò. Poco più di una settimana fa le forze di centrodestra mi hanno chiesto un incontro, abbiamo iniziato a ragionare su un progetto vero per Faenza e mi sono trovato subito in sintonia, così eccomi qua. C’è una città da amministrare e quelle di settembre non saranno elezioni politiche, quindi bisogna mettere da parte le ideologie. Lo slogan di Massimo Isola è ‘un nuovo inizio’, quasi a voler dire che gli ultimi dieci anni non sono andati proprio bene. Noi diciamo invece che ‘questo è un nuovo cambiamento’, che a Faenza serve”.

Al principale avversario, il candidato del centrosinistra, nella corsa Palazzo Manfredi, Paolo Cavina ha comunque mostrato ampia considerazione, senza risparmiare la critica politica: “Ho incontrato Isola e gli ho manifestato la mia stima. Per il centrosinistra lui è la scelta migliore: è stato vicesindaco per dieci anni, è un esperto di cultura, veramente preparato, ma con lui dovrò confrontarmi su altri temi: lavoro, impresa, economia. Ho alle spalle una vita di lavoro nel mondo dell’agricoltura che adesso è in grande sofferenza: nel faentino il 90 per cento della produzione è venuto meno a causa delle gelate di primavera”.

Cavina si è soffermato su altri problemi che incalzano: “Quest’anno diminuirà il reddito delle famiglie, per tanti che finora sono stati bene scenderà il tenore di vita, alcuni saranno vicini alla soglia di povertà. Sono questi i veri problemi della città su cui aprire gli occhi. Noi abbiamo le risposte a tutto. Ma le sofferenze non risparmiano altri settori – ha proseguito il candidato del centrodestra -: parrocchie, società sportive, associazioni, i rioni che, non avendo potuto organizzare le consuete manifestazioni, sono in difficoltà e bisogna aiutarli. Troveremo le risorse anche per la pratica sportiva, perché mancano le strutture”.

Rodolfo Cacciari

Commenti

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  1. Scritto da Antonio Collina

    Cosa dice il Vescovo’