Punto di primo intervento a Cervia. Il sindaco Medri: “L’Ausl assicura che resterà attivo”

Il Gruppo Consiliare Lega Cervia, attraverso un’interrogazione, ha chiesto nei giorni scorsi chiarimenti sul servizio del punto di primo intervento dell’ospedale di Cervia. “Abbiamo infatti appreso da fonti confidenziali che, verosimilmente, dai primi di settembre prossimo, il servizio di primo intervento presso il nostro nosocomio, sarà sostituito dal servizio di guardia medica – sostengono i consiglieri leghisti -. In particolare, non sarebbe chiaro se si ritornerà alla formula di qualche settimana fa, la cosiddetta “H12” – ovvero P.P.I. attivo solo nelle dodici ore diurne, con chiusura nelle ore notturne – oppure all’ipotesi maggiormente negativa per la nostra città, ovvero la serrata totale del punto di primo intervento rimanendo solo il servizio di Guardia Medica e autoambulanza esterna per il trasposto a Ravenna dei casi più seri”. Altre preoccupazioni dei consiglieri leghisti riguardavano poi il non funzionamento del trattamento dialisi per non residenti all’interno dell’ospedale cervese.

LA RISPOSTA DEL SINDACO

In proposito, il Sindaco di Cervia Massimo Medri ha dichiarato: “L’Ausl Romagna chiarisce che non vi sarà alcuna soppressione o “sostituzione” del Punto di primo intervento (Ppi). L’evento di portata mondiale rappresentato dalla pandemia di Covid19 ha totalmente alterato gli assetti delle strutture sanitarie e soltanto il tempo potrà dire se in modo temporaneo o definitivo. E’ tra l’altro emersa diffusamente la necessità di individuare soluzioni valide per garantire la copertura di personale dei principali Pronto Soccorso, e anche dei Punti di Primo Intervento Territoriale – PPI- come quello di Cervia”.

“Un processo tutt’altro che semplice – continua Medri -, ma la forte sinergia ospedale-territorio ha permesso la creazione di un modello innovativo in cui medici ospedalieri sono affiancati da colleghi della Continuità Assistenziale. Va ben ricordato, a questo proposito, che ai PPI territoriali hanno accesso pazienti con patologie a bassa complessità riconducibili al codici di classificazione di gravità verde o bianco, mentre i pazienti critici devono essere centralizzati sul Pronto Soccorso dell’Ospedale di Ravenna, questo affinchè si possano erogare le cure più adeguate ad ogni situazione clinica, a garanzia delle cure prestate ai pazienti stessi. Questo processo è garantito dal potenziamento della presenza 24 ore su 24 di due ambulanze 118 presenti presso il “San Giorgio” di Cervia, che rappresentano un incremento importante rispetto agli anni passati”.

“Con l’occasione – precisa il sindaco – si ribadisce assolutamente come non siano stati fatti tagli di personale o riduzioni delle mansioni ma che, specie per il personale infermieristico, si sia favorito il ritorno presso il PPI del personale che già prima della Covid19 garantiva lì la propria attività. Ovviamente per quanto riguarda il futuro, in ragione dell’attuale situazione legata all’emergenza epidemica non ancora del tutto risolta, non si è in grado di esprimere valutazioni basate su solide e stabili evidenze scientifiche. Molto dipenderà dal prossimo periodo autunnale e dalla reale sovrapposizione tra curva influenzale ed eventuale ripresa del coronavirus. Ciò doverosamente premesso va però chiarita l’intenzione della Direzione Generale di intraprendere nuovi investimenti sulle strutture e sul personale del sistema sanitario pubblico”.

“Per quanto attiene, infine, alla dialisi per turisti – aggiunge -, la decisione di non attivarla quest’anno è stata condivisa e applicata da tutte le Nefrologie aziendali, in ragione delle citate criticità di personale e soprattutto del perdurante rischio infettivo legato al coronavirus, ma l’obiettivo è quello di riattivarla nei prossimi anni ovviamente se ne ricorreranno le condizioni”.

A seguito di questa informativa fornita dalla Direzione dell’Ausl Romagna al Comune di Cervia, una breve dichiarazione del Sindaco di Cervia Massimo Medri: “Le rassicurazioni fornite dall’AUSL e soprattutto la disponibilità data in ordine a un eventuale potenziamento dei presidi sanitari a Cervia, conferma la volontà massima di garantire un’adeguata assistenza a cittadini e turisti”.