Progetto Unife-Villa Maria Cecilia. Il sindaco di Lugo: “tra le forze della coalizione il confronto sia costruttivo”

In merito alle dichiarazioni di alcune forze politiche ( Sinistra per Lugo e Art.1 e Verdi ) che sostengono la maggioranza in Consiglio comunale a Lugo, contrarie alla possibilità dell’insediamento dell’università di Ferrara al Maria Cecilia Hospital di Cotignola, interviene il  Sindaco di Lugo Davide Ranalli per rassicurare i cittadini sulla tenuta della Giunta e per sottolineare, a tutte le forze politiche che compongono la coalizione, l’importanza di un confronto costruttivo e diretto.

“Da qualche tempo leggo di alcune forze politiche che sostengono la maggioranza da me, pro tempore, guidata e che esprimono le proprie posizioni attraverso note stampa, su argomenti rilevanti come, in ultimo, la possibilità di insediarsi di una università nel nostro territorio. Non entro nel merito del progetto dell’Università di Ferrara, avendo già espresso il mio parere ed avendo anche condiviso l’approvazione di un ordine del giorno che ben argomentava le ragioni del mio sostegno a tale operazione – spiega Ranalli -. Vorrei però, come sindaco e come coordinatore di questa coalizione, rassicurare prima di tutto i cittadini: tali fibrillazioni politiche, al momento, pare non abbiano avuto alcuna ripercussione sulla tenuta della Giunta, composta da quasi tutte le forze politiche che diedero vita alla coalizione di centro sinistra, indipendentemente dal contributo elettorale apportato”.

“La scelta di formare una Giunta rappresentativa di tutti i partiti e movimenti civici di maggioranza fu il frutto non di accordi politici a tavolino ma del modo di pensare la politica di un nuovo centro sinistra che ritrovava le ragioni e il senso dello stare insieme dopo la fase dell’isolamento che aveva portato alla sconfitta in tante città – sottolinea il primo cittadino-. Quel progetto politico che chiamammo, non a caso, NON IO TUTTI, raccolse contributi importanti da parte delle diverse forze politiche e di un civismo che si mise in gioco per contribuire ad un allargamento di campo senza precedenti. Il programma di mandato fu e resta il faro che dovrà guidare le nostre scelte; ma un programma elettorale non è, semplicemente, un decalogo di cosa da fare bensì rappresenta l’idea che si ha della propria comunità”.

“Penso che oggi la comunità lughese e quella della Bassa Romagna meritino di potere competere con altri territori anche sul piano dell’attrattività, oltre a quello dei saperi e dei servizi. Il rango di una città e di un territorio lo si può determinare anche così. Possiamo non essere d’accordo sullo strumento e capire meglio se e come sia possibile costruire un modo diverso, ma non possiamo rassegnarci all’idea che la Bassa Romagna e Lugo restino sempre un passo indietro rispetto ad altri territori” prosegue Ranalli.

“Ciò vale per tutto, a cominciare dalla sanità che, per quel che mi riguarda, è pubblica, universalistica e solidale – spiega -. Per questo scegliemmo, nei giorni difficili del COVID, di collaborare alla riorganizzazione del nostro ospedale, consapevoli che quella scelta sarebbe stata criticata ma ugualmente consci che solo in un sistema articolato di ospedali si poteva dare sostegno alle persone ammalate ed evitare inutili rischi per le persone che dovevano dare continuità alle cure ordinarie. Da quando è stato nominato il nuovo direttore dell’AUSL Romagna, per altro, non abbiamo perso un secondo per avviare, in accordo con la AUSL stessa, un piano di riorganizzazione e potenziamento del nostro ospedale, condiviso con il personale medico proprio la scorsa settimana. Non siamo stati con le mani in mano come qualcuno ci accusa, anzi…”

Ranalli rivolgendosi alle forze politiche che compongono la maggioranza: “recuperiamo lo sforzo e la tensione unitaria che sarà utile non solo qui, dove si rivoterà fra quattro anni, ma anche dove ci aspettano a breve sfide complicate ed importanti, a cominciare da Faenza e Ravenna dove sarà necessario fare ciò che siamo stati in grado di fare a Lugo. Bene dunque il confronto e anche se ad oggi non risultano richieste di incontro da parte di nessuna forza politica, io dico facciamolo. Ma non solo nelle sedi o, peggio, sui giornali. Riportiamo il progetto in mezzo alla gente, tra i lavoratori, le imprese, le famiglie. Solo così potremo davvero strutturare la proposta che ci ha resi credibili e che potrà, con la stessa serietà, continuare ad essere utile al futuro di Lugo e dei lughesi”.