Progetto Cervia: “Caro Sindaco, nella lotta al Covid meno chiacchiere e più controlli”

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Per Progetto Cervia “È piuttosto singolare leggere sulla stampa le dichiarazioni del Sindaco Medri che plaudono al grandissimo afflusso di turisti e affermano trionfanti che “la vigilanza c’è ed è molto intensa”. Viene da chiedersi se il nostro primo cittadino abbia mai fatto un giro nell’Oasi (o presunta tale) di Milano Marittima, o se abbia mai camminato lungo la spiaggia trasformata in una distesa di lettini durante il weekend. Invece che invocare l’esercito, Medri potrebbe pensare a utilizzare meglio la sua Polizia Locale: perché, invece che pattugliare la battigia in monopattino, i vigili non cominciano a verificare ogni singolo stabilimento balneare e a fare multe salate ai concessionari che non rispettano i protocolli? Perché non passano ogni sera sul Canalino e obbligano a rispettare il distanziamento? Qualcuno potrebbe obiettare che si arriverebbe a uno stato di polizia. Falso. Si tratta solo di far rispettare le regole, e di non trasformare Cervia in un porto franco”.
“Fa bene il Sindaco a puntare sul senso di responsabilità di tutti i cittadini, – avanzano – ma questo non può diventare il paravento dietro al quale nascondere le carenze della gestione pubblica e soprattutto la disparità di trattamento tra le categorie: perché nei negozi si deve entrare contingentati mentre ai bagnini si concede praticamente tutto? Dal momento che si è preferito puntare sul turismo da sballo e sulle presenze “mordi e fuggi” (con iniziative discutibili come la Settimana rosa), si cerchi almeno di non far perdere a Cervia il fulcro del suo turismo, ossia le famiglie che cercano qualità, tranquillità e sicurezza. Non sarebbe fuori luogo ipotizzare ulteriori misure a favore della sicurezza, istituendo, per esempio, l’obbligo di indossare le mascherine anche all’esterno in tutte le ZTL, come già stabilito in altre città. La preoccupante crescita dei contagi negli ultimi giorni dovrebbe essere guardata, in Municipio, come il segnale che il “tana libera tutti” significa scherzare col fuoco, e dovrebbe imporre un deciso cambio di marcia”.
Perciò Progetto Cervia chiede al Sindaco “di evitare che interi settori restino fuori controllo, rischiando in tal modo di vanificare il lavoro svolto nei mesi dell’emergenza e, soprattutto, che si creino squilibri ancor maggiori tra chi applica norme e protocolli e chi,invece, preferisce guardare solamente al proprio ritorno economico.  Altrimenti, con la scusa di contemperare l’interesse di tutti, egli continuerà a perseguire l’interesse dei pochi”.

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