Elezioni amministrative. Tolti i veli alla lista civica “Per Faenza”, a sostegno del candidato Cavina

Sono stati tolti i veli alla lista civica “Per Faenza” che sosterrà la candidatura a sindaco di Paolo Cavina alle elezioni amministrative di domenica 20 e di lunedì 21 settembre, assieme a “Insieme per Cambiare”, Lega, Fratelli d’Italia, Popolo della Famiglia e “Rinnovare Faenza” (con Forza Italia).

Si tratta di una lista di ventiquattro candidati consiglieri comunali che si apre con il nome di Massimo “Max” Zoli. “Organizzo eventi e spettacoli: ho una società che da anni si occupa di management di artisti, ‘Ridens’, con ufficio a Milano – ha detto -. Vivo a Faenza, che mi ha adottato una trentina di anni fa, dato che sono originario di San Zaccaria, ed ho avuto la fortuna di animare la ‘movida’ faentina per parecchi anni assieme al mio socio Bicio e all’indimenticato Walter Dal Pane. Con i locali che abbiamo avuto, dal ‘Panama’ agli “Hippopotami’, alle ‘Scimmie’, al ‘Corona’ che ancora esiste, abbiamo animato la ‘movida’ faentina che per diversi anni ci è stata invidiata dall’intera Romagna: arrivava gente da tutta la regione. Purtroppo questa dinamica si è un po’ spenta, quindi anche questo è uno dei motivi per cui ho deciso di fare parte di questo progetto: perché si possa tornare a vivere una notte faentina più intensa e divertente”.

Zoli_M_Per_Faenza_Cavina

Max Zoli

La lista civica “Per Faenza” schiera anche: Bianca Maria Canepa (architetta e fondatrice con altri del gruppo culturale “Distretto A”), Alessandro “Bacco” Bacchini (titolare dell’agenzia Giroingiro autoservizi), Verdiana Casadio (storica pallavolista faentina, tesoriera della Pallavolo Faenza), Francesco Zauli (19enne perito informatico), Francesca Goni (presidentessa dell’associazione “Faenza nel Cuore”, ex-console dei Maestri del Lavoro, già “Faentina sotto la Torre”), Barbara Dolcini (manager d’azienda e mamma), Stefano Geri (avvocato), Benet Obi (artigiano di origini albanesi), Arcadia Castori (impegnata nel mondo dell’associazionismo rivolto alle disabilità), Mattia Savini (20enne), Nicola Mazzotti (classe 2000, aiuta il padre nell’azienda agricola familiare, attivo nel circolo parrocchiale, studente di Ingegneria Informatica a Bologna), Walter Guidi (da sempre impegnato nel mondo del calcio), Alfio Baldani (54 anni, artigiano, volontario nel mondo rionale, dal 2016 presidente dell’associazione “Arcea 2002”), Carla Zanotti (per 33 anni dipendente dell’Ausl all’ospedale di Faenza, poi dedicatasi al volontariato), Dante Zauli (direttore commerciale presso BAM prodotti per nutrizione vegetale per agricoltura professionale), Maurizio Melandri (in passato calciatore, poi allenatore, direttore sportivo, nonché responsabile del Settore giovanile del Faenza Calcio, oggi agente assicurativo e contitolare di Allianz Biemmepi), Annalisa Angiolini (dipendente di Cofra-Conad supermercati), Angelo Bagnara (amico e socio di Zoli nell’agenzia “Ridens” che gestisce artisti comici, ha insegnato educazione motoria nelle scuole elementari e di avviamento allo sport anche nel settore della disabilità), Elisabetta “Sissi” Cavasin (svolge attività di pubbliche relazioni e di organizzazione di eventi; più semplicemente, è la nota “pierre” di diversi locali romagnoli), Luisa Piovaccari (ex-infermiera, ha lavorato per una cooperativa sociale attiva per dieci anni nella gestione di servizi in strutture socio-assistenziali-sanitarie), Gabriele “Lele” Geminiani (dal 2001 gestore dell’Enoteca Astorre in Piazza della Libertà). Gli ultimi due nomi per arrivare al massimo consentito di 24 candidati arriveranno nel giro di un paio di giorni, “perché abbiamo diverse persone che vorrebbero fare parte di Per Faenza” ha chiarito Zoli.
“Per Faenza” è stata la sorpresa di sabato 1 agosto alla presentazione dell’intera coalizione che sostiene Paolo Cavina, il quale ha spiegato, stavolta, che si tratta in buona parte di “farina del suo sacco”.

“Il mio progetto nasce da lontano, almeno due anni, in ‘Insieme per Cambiare’ con Domizio Piroddi e altri – ha raccontato il candidato -; l’uscita dalla maggioranza di governo cittadino a novembre ci ha spinto a fermarci per riflettere, per scegliere poi di separare la nostra strada da quella del centrosinistra. Era nata l’idea di costruire un terzo polo, centrista, moderato, creando almeno quattro liste civiche tematiche: sport e giovani; centro storico e cultura; anziani; agricoltura; oltre alla storica ‘Insieme per Cambiare’. Stavamo lavorando su questo percorso e siamo usciti pubblicamente lanciando la mia candidatura a sindaco, quando si è unita a noi ‘Rinnovare Faenza’ dell’amico Tiziano Cericola. E’ chiaro che il successivo arrivo dei partiti del centrodestra ha scombussolato un po’ la mia vita: ho dovuto fare un ‘reset’, perché in quel momento mandavo ancora avanti il mio lavoro in azienda (la Gran Frutta Zani: n.d.r.) ed era anche complicato abbandonare all’improvviso, quando invece prima c’era un percorso di distacco abbastanza programmato. Abbiamo dovuto stringere un i tempi e queste 4-5 liste le abbiamo un po’ raggruppate: ‘Per Faenza’ è il frutto di tutto ciò”.

“Da un paio d’anni ero vicino a ‘Insieme per Cambiare’ dando una mano a Cavina e a Piroddi – ha esordito Zoli -; mi sono trovato coinvolto e appassionato. Quando si è presentata questa occasione, ho abbandonato ogni dubbio, relativo al fatto che non avevo mai fatto politica. Mi ha convinto Paolo, è colpa sua; merita di essere alla guida di questa città. Tanti amici e persone che mi stimano mi hanno incoraggiato accettando anche di fare parte della lista”.

Per quanto riguarda il programma, “Per Faenza” ha condiviso quello unico definito da Paolo Cavina per la sua candidatura.

“La parte economica dovrà avere la priorità, perché tante imprese stanno vivendo momenti difficili – ha spiegato il capolista – e temiamo che la situazione peggiorerà. La nuova Amministrazione comunale dovrà impegnarsi per aiutare queste imprese a rialzarsi. Un altro aspetto che mi sta a cuore è il centro storico: noi riteniamo che debba essere ‘sfruttato’ meglio con situazioni, eventi, manifestazioni per aiutare le attività che vi si trovano. Il mercato sta qualche anno ha perso lustro, proponendo merce scadente e secondo noi va riqualificato, dando spazio ad attività faentine”.

Rodolfo Cacciari