La Pigna attacca Ancisi, Gardin, Ancarani e Alberghini: su filodiffusione altro che 160 abusi, appena 60 euro di sanzione

Pronta la replica di Alvaro Ancisi: non cantate vittoria troppo presto

Con un post su Facebook la lista civica La Pigna parla di risultato “misero e ridicolo” per la “grande e campale battaglia capitanata dal compagno Alvaro Ancisi seguito a ruota dai suoi fidi consiglieri Ancarani di Forza Italia, Massimiliano Alberghini e Samantha Gardin (a nome suo e non dell’intero gruppo consiliare della Lega) contro, a loro dire, i 160 abusi edilizi (cioè reati) legati all’impianto di filodiffusione del centro storico di Ravenna.”
Secondo La Pigna si è trattato di una “battaglia esclusivamente politica condotta non certo contro de Pascale e il Pd, probabilmente da loro ispirata, ma contro Maurizio Bucci additato erroneamente come proprietario dell’impianto (proprietario è invece la Mariani srl) e quindi contro la vera opposizione della #ListaCivicaLaPigna (dal momento che come tutti sanno Bucci ne è il Presidente). Obiettivo clamorosamente fallito nonostante l’azione della macchina del fango sia stata attivata con inaudita potenza… Ebbene il risultato delle verifiche richieste con insistenza più volte alla Polizia locale che ha setacciato l’intero impianto di filodiffusione non ha confermato, anzi ha totalmente smentito, ciò ‘che con chiaro intento diffamatorio avevano con certezza comunicato per ben 2 volte ai ravennati: la presenza di 160 abusi edilizi coperti per ben 8 anni dal Comune di Ravenna. Ricordiamo che ogni abuso edilizio costruisce un reato penale e che quindi i 4 consiglieri hanno comunicato la presenza di 160 reati.”

“Sveliamo in anteprima il ridicolo e pietoso risultato ottenuto da Alvaro Ancisi e dagli altri 3 consiglieri comunali: nessun abuso edilizio riscontrato (altro che 160 abusi!), neppure accertate, come in alternativa avrebbero sperato, 160 violazioni amministrative (1 per ogni cassa dell’impianto) e neanche riscontrate 19 irregolarità amministrative (1 per ogni strada o piazza dove è presente l’impianto). – scrive La Pigna nel post su Facebook – La Polizia locale dopo aver dovuto attivare una task force per verificare quanto denunciato dai suddetti consiglieri ha comminato al proprietario dell’impianto la Mariani srl e quindi non a Maurizio Bucci come persona fisica, 2 piccole e insignificanti sanzioni amministrative che se pagate entro giorni comportano un costo di 29,40 euro cadauna, per un totale di 59,80 euro. Tutto qui. Neppure il valore di un gettone per la presenza di un consigliere ad una seduta del Consiglio Comunale. Meno di 1/4 di gettone per ogni consigliere che ha sostenuto questa battaglia campale che interessa solo i loro amici del Pd e non certo i ravennati, date le pesante critiche ricevute da Ancisi + 3 sui social.”

“Sanzioni che potrebbero anche essere peraltro soggetto di eventuale ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto. Ricorso che se accolto non farebbe entrare nelle casse comunali neppure un centesimo di euro. Ringraziamo però Ancisi e gli altri 3 consiglieri per la battaglia fatta. Ci hanno fatto scoprire sull’impianto di diffusione irregolarità compiute dalle Giunte Pd e che presto sveleremo” conclude La Pigna.

LA REPLICA DI ALVARO ANCISI (LPRA)

Alvaro Ancisi (LpRa) replica per le rime al duro post della Pigna, con una breve nota dal tono altrettanto duro. “Il gruppo politico accolito dell’imprenditore Maurizio Bucci si è speso su Facebook in una delirante e sguaiata proclamazione di vittoria circa la vicenda delle 160 casse acustiche per la filodiffusione “dimenticate” (dice lui) per otto anni e tuttora incombenti, benché marcescenti, sulle 20 strade più storiche del centro storico di Ravenna. Malaffare tollerato dal Comune di Ravenna fino a quando i capigruppo di Lista per Ravenna, gruppo Alberghini, Lega Nord e Forza Italia gliene hanno chiesto doverosamente ragione: cioè quando i Vigili del fuoco e la Polizia comunale sono dovuti intervenire in via Cavour, dietro chiamata di un residente sul posto, per rimuovere una cassa acustica pericolante sulla testa dei passanti e raccoglierne un’altra fortunatamente piombata su strada senza incocciare anima viva. – scrive Ancisi nella sua replica molto acuminata – Maggiore autogol non si sarebbe potuto fare. Fermo restando che tutte quelle casse con l’intera rete elettrica a cui sono allacciate sono prive di autorizzazione e perciò abusive per definizione, il fatto che la Polizia comunale abbia multato Bucci (sinonimo di Mariani srl in quanto suo amministratore unico) solo per le due di cui sopra avendo partecipato a quell’operazione non giustifica niente di tutto il resto. Se finora è venuta alla luce solo la punta dell’iceberg è per colpa di un’amministrazione che continua a tollerare troppo, come ha sempre fatto, verso gli affari di un’opposizione che ha impedito per un soffio all’opposizione di vincere, contro Michele de Pascale, le elezioni comunali del 2016.”