Referendum. Salimbeni (+Europa Ravenna): “Vince il sì, ma il risultato del no è un fatto politico nuovo”

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Secondo Nevio Salimbeni, portavoce di +Europa Ravenna,”Il sì ha vinto senza stravincere in Italia e in provincia di Ravenna. I dati parlano chiaro: le modifiche approvate dai principali partiti con il 97% dei voti parlamentari passano con un consenso molto minore, intorno al 68%. Però passano e questo è il primo dato di qualsiasi analisi: la pseudo-riforma sul numero dei parlamenti è stata confermata, seppur con un numero di voti molto inferiore alle attese. Ora è urgente che s’intervenga velocemente per disattivarne gli elementi negativi (in termini di rappresentanza e ulteriore marginalizzazione del Parlamento). Sul referendum c’è stato un dibattito vero. Questo è successo soprattutto grazie al fatto che un gruppo di persone ha messo la faccia su una “battaglia” considerata impossibile: contrastare il populismo anche sul suo terreno più forte, quello dell’antipolitica e dell’antiparlamentarismo. Questo dibattito, pur se a volte condotto con toni eccessivi da entrambe le parti, è stato vissuto dentro un quadro di grave squilibrio tra i due schieramenti (come ha certificato inutilmente l’AGCOM solo pochi giorni fa); ma almeno c’è stato e la congiura del silenzio sul tema non è passata”.

“+Europa – che aveva votato contro anche in Parlamento – ha guidato un “NO” riformista favorendo l’emergere di una posizione differente, rispetto ai diktat populisti, e consentendo uno scatto di partecipazione utile a tutti, anche a chi ha evitato di esporsi, anche a livello locale, magari scegliendo di argomentare il proprio sì (come ha fatto l’europarlamentare Gualmini del PD) con la solo necessità di “seguire il sentimento popolare”. Quel 30% di no rappresenta una potenziale e potente novità anche in ambito locale – avanza Salimbeni”

“Una parte di Ravenna ritiene che sia necessario allargare la discussione ai cittadini (non solo con un SI o un NO) per riformare davvero la nostra architettura istituzionale in un quadro complessivo di pesi e contrappesi che garantiscano il ruolo dei cittadini: basta subire ricatti, accettare fake-news e propaganda populista senza combattere per il merito delle cose, magari in cambio di un qualsiasi tornaconto legato al mantenimento di posizioni di postere. Questa stessa parte – e anche chi in buona fede ha difeso il SI pensando a modifiche successive –  vuole riprendersi pezzi di protagonismo, di partecipazione, come elemento di buona politica, dentro o fuori dai partiti esistenti oggi.Per quanto ci riguarda continueremo a lavorare per rappresentare questa tensione positiva e portare questa forza innovativa anche nei prossimi confronti elettorali locali. Vorrei infine ringraziare tutti i volontari, giovani e meno giovani, che ci hanno aiutato in questa difficile campagna, nei banchetti o durante le iniziative pubbliche: senza tempo, senza soldi, senza aiuti ma ricchi della nostra grande passione- conclude Salimbeni”

 

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Commenti

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  1. Scritto da batti

    sono sempre stato un sostenitore dei referendum,,ma uno inutile come questo non si è mai visto,NON VALE IL DENARO SPESO

  2. Scritto da Vittorio

    L’importante che abbia vinto il SI , Salimbeni sei come un pugile suonato……..