Lista per Ravenna saluta con favore la ‘rinascita’ del Parco della Pace ma resta vigile

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“La ‘rinascita’ del Parco della Pace in via Marzabotto, partita con clamore lunedì della scorsa settimana, va salutata con favore, ma con entusiasmi misurati, perché rappresenta una pagina stracciata della nostra città ancora tutta da ricomporre. L’Associazione Internazionale Mosaicisti Contemporanei (AIMC) ne aveva lungamente lamentato il degrado e lo strazio. Lista per Ravenna, che l’aveva denunciato più volte, lo aveva fatto per ultimo il 18 novembre 2018 con un’interrogazione al sindaco” scrive in una nota Alvaro Ancisi (LpRa). Il Parco della Pace, ideato dal grande artista belga Claude Rahir, insieme a Peter Fischer e ad Isotta Fiorentini Roncuzzi, come museo all’aria aperta del mosaico contemporaneo, così denominato da Peter Fischer stesso, fu inaugurato nel 1988 con opere di eccelsi artisti italiani e stranieri su 8.000 metri quadrati di area verde.

“La mia interrogazione chiedeva al sindaco se intendesse procedere al restauro delle opere d’arte del Parco ed al suo risanamento, in vista del 7° centenario dantesco del 2021. I tre mesi passati senza che ricevessi alcun riscontro servirono però all’Assessore alla Cultura, Elsa Signorino, per riorganizzare le idee, tanto da assumere, rispondendomi il 26 febbraio 2019 in consiglio comunale, l’impegno di giungere ad un progetto scientifico di valutazione dello stato dell’arte dei mosaici del parco, compresi gli interventi necessari per il suo restauro, la migliore conservazione e la valorizzazione. Espresse anche la volontà di “percorrere, nella definizione di questo progetto, strade già sperimentate in passato, ovvero di coinvolgere attorno al progetto le istituzioni di alta formazione della città, dall’Università all’Accademia di Belle Arti, al Liceo artistico, alle istituzioni e fondazioni culturali”. Il progetto è stato avviato solo ora, cominciando, ad opera degli studenti universitari, dal restauro della fontana di Rahir. Seguirà, a cura dell’Accademia delle Belle Arti di Ravenna, il restauro del monumentale “Francobollo”, il facsimile, tessuto con grandi elementi lapidei, di un francobollo disegnato dall’Accademia stessa, stampato dalla Zecca dello Stato e dedicato all’arte musiva nel  Parco della  Pace, che riproduce al centro una colomba estratta dell’antico mosaico bizantino del mausoleo di Galla Placidia. Lista per Ravenna – conclude Ancisi – vigilerà affinché, almeno nel giro di un paio di anni, il Parco della Pace, restaurate tutte le sue opere, applicate su ciascuna le dovute indicazioni, tracciato un percorso guidato di visita, apposta sulle strade una degna segnaletica direzionale, diventi finalmente lo splendido spazio verde che era stato progettato, in cui si mescolino arte, prato, zone alberate ed ombrose, arredo urbano e giochi per bambini.”

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