Morrone (Lega): le divisioni sul Regolamento di Polizia Urbana a Ravenna non sono un dramma, c’è posto per tutti, io guardo al 2021

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Cosa succede nella Lega a Ravenna a 6-7 mesi dalle elezioni comunali? A leggere Samantha Gardin – capogruppo – siamo alla spaccatura e alla resa dei conti dopo l’ultimo voto in Consiglio comunale sul nuovo regolamento di Polizia Urbana con 2 consiglieri del Carroccio che votano a favore (Gardin e Pompignoli) e 2 che si astengono (Rolando e Tavoni). Stesso discorso sul fronte opposto, quello di Gianfilippo Nicola Rolando che nelle settimane scorse insieme a Tavoni aveva addirittura diffidato la capogruppo Gardin dal parlare a nome della Lega. Come se i 4 consiglieri che siedono a Palazzo Merlato fossero separati in casa. Rolando e Tavoni pericolosamente vicini alla Pigna. La Gardin e probabilmente Pompignoli invece in linea con l’alleanza Lega-Forza Italia-Lista per Ravenna che nel 2016 portò alla vittoria sfiorata da Massimiliano Alberghini. Lo stesso Alberghini era entrato dopo il voto nella Lega, ma poi ne è uscito già diversi mesi fa. Le ragioni potrebbero trovarsi anche in questi dissidi, che vengono da lontano.

Stefano Morettini già segretario comunale e che ora fa da tramite fra la Lega locale e l’on Jacopo Morrone, segretario romagnolo, non prende posizione. Dice che non si tratta di una spaccatura vera e propria ma solo di “sensibilità e valutazioni diverse sul Regolamento di Polizia Urbana in base al lavoro svolto dai singoli”. Pompignoli e Gardin avevano presentato diversi emendamenti, poi accolti dalla maggioranza, erano soddisfatti dell’apporto della Lega al nuovo Regolamento e quindi hanno optato per il voto favorevole. Rolando e Tavoni invece hanno preferito astenersi in sintonia con altri gruppi di opposizione. “In una riunione prima del voto avevamo deciso di votare a favore del nuovo Regolamento – ammette Morettini – poi evidentemente sulla base del dibattito in aula Rolando e Tavoni hanno ritenuto fosse meglio astenersi.” A domanda su cosa pensi della richiesta della capogruppo Gardin di allontanare i 2 dissidenti (“prendere gli opportuni provvedimenti allontanando questi soggetti che creano un danno al movimento una volta per tutte. Non vorrei che alle prossime elezioni comunali si presentino due opposizioni per agevolare de Pascale, così come quasi 5 anni fa fece la Pigna solo per far perdere la Lega, quella vera” aveva scritto esattamente Samantha Gardin, nero su bianco) Morettini non si pronuncia e dice di chiedere alla diretta interessata il senso e la portata di questa richiesta. In verità molto chiara, ma con ogni probabilità destinata a rimanere inevasa.

Infatti, Jacopo Morrone, plenipotenziario della Lega in Romagna, unico ad avere un incarico di governo nel partito romagnolo dopo il passaggio dalla Lega Nord alla Lega Salvini Premier, che ha azzerato i vecchi gruppi dirigenti, sceglie di non scegliere. Sta alla finestra e getta acqua sul fuoco. Anzi decide di fare il pompiere. A lui non interessano le beghe di partito né gli appetiti personali di questo o quell’esponente leghista, che probabilmente cerca di farsi largo in vista del voto, lascia capire Morrone. Lui ha ottenuto ottimi risultati nella Romagna del sud, a Forlì, Cesena e Rimini, mentre nel Ravennate i risultati del Carroccio sono stati deludenti e gli smacchi molto forti, come nelle recenti elezioni di Faenza e Imola. Ma Morrone punta tutto sul voto della primavera prossima nel capoluogo. E per quello c’è tempo, pare di capire.

L’INTERVISTA

On. Morrone questa lite nel cortile di casa, proprio adesso, immagino avrebbe preferito risparmiarsela.

“Guardi, sono alle prese con i lavori parlamentari e con le vicende governative e ancora di questa cosa avvenuta a Ravenna non me ne sono occupato, ma se mi chiede provo a risponderle.”

Le riassumo la vicenda io allora. Consiglio comunale sul nuovo Regolamento di Polizia Urbana. 2 consiglieri della Lega compresa la capogruppo votano a favore dopo che 6 emendamenti della Lega sono stati accolti dalla maggioranza. 2 si astengono, anche se era stato deciso in una riunione il voto favorevole di tutto il gruppo. La Gardin non ci sta e chiede un chiarimento. Non si può andare avanti con una Lega spaccata e con due consiglieri che vanno per conto loro. Anzi, la Gardin ha fatto di più: ha chiesto che i due siano allontanati perché stanno facendo del male alla Lega. 

“Dico la verità, non conosco la vicenda del Regolamento di Polizia Urbana di Ravenna. Ho visto quello di Forlì che è stato approvato e ha apportato ordine e sicurezza in città. Quindi sicuramente qui do un giudizio positivo. Su Ravenna mi astengo da ogni giudizio. Se sono stati approvati 6 emendamenti proposti dalla Lega significa che noi abbiamo dato un buon contributo. Poi quando si è all’opposizione, qualsiasi voto che non sia contrario è già un voto di apprezzamento o di favore per il lavoro svolto. Se due hanno votato a favore e due si sono astenuti non cambia la storia. Un gruppo si spacca quando va in direzioni diametralmente opposte, qui non è accaduto. Io parlerei di sensibilità differenti. Per me non è una vicenda così grave. Certo sarebbe meglio ci fosse maggior coordinamento. Ma a me interessa guardare al futuro, al voto di Ravenna per le comunali del 2021.”

Ma non teme che queste divisioni rendano più difficile il percorso proprio in vista del voto della primavera 2021?

“Adesso – con tutto il rispetto – poco mi interessa se uno vuole primeggiare su un altro e se è già iniziata la battaglia per le preferenze. A me interessa avere un buon candidato e una buona squadra al momento giusto, per dare la possibilità ai Ravennati di cambiare. A me interessa vincere quando serve.”

Insomma, Morrone fa il pompiere.

“Ma no, faccio la persona di buon senso. Non mi interessa disquisire su un voto favorevole o di astensione. È un voto di cui non si ricorda nessuno. Voglio vincere quando è il momento di eleggere il Sindaco di Ravenna. Quello che conta è allargare l’alleanza, diventare maggioranza, dare ai Ravennati la possibilità di avere un Sindaco di centrodestra.”

Quindi di fronte alla richiesta precisa e perentoria della capogruppo Gardin lei non farà nulla?

“Ma che cosa ha chiesto la Gardin?”

Samantha Gardin ha chiesto che i due consiglieri siano allontanati perché, ha detto, dividono La lega e “creano un danno al movimento.”

“Io penso che adesso sia il momento di lavorare sul territorio. Poi mi attiverò perché ci sia un coordinamento maggiore e magari la prossima volta si voti compatti tutti. Ma per me, ripeto, non è una cosa così grave.”

Lei non è preoccupato di questi dissidi?

“No. Perché in questo momento c’è tanto spazio nell’opposizione. Noi siamo il primo partito di opposizione e ci auguriamo domani di diventare maggioranza: abbiamo l’onere e l’onore di tirare la carretta. È fisiologico che in un partito che cresce qualcuno cerchi di farsi spazio. Ma nella Lega c’è spazio per tutti. E invito tutti a tranquillizzarsi. Poi se qualcuno esagera magari vedrò di intervenire. Ma non siamo a questo punto.”

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Commenti

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  1. Scritto da mirko

    … io invece guardo Report.