Ancisi (LpRa), sconveniente che in piena pandemia si indicano le elezioni del Consorzio di Bonifica

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Il consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna ha deliberato che le elezioni per il proprio rinnovo in previsione del mandato 2021-2025, si svolgano nel periodo tra il 16 e il 19 dicembre prossimi, frazionate nelle quattro giornate a seconda delle diverse aree geografiche in cui il Consorzio si articola. Il corpo elettorale è composto da tutti i proprietari di beni immobili del territorio o loro affittuari che ne abbiano obbligo contrattuale. Su questo argomento Alvaro Ancisi presenta un’interrogazione question time al sindaco di Ravenna giudicando del tutto sconveniente che queste elezioni si tengano in piena pandemia.

“Non c’è dubbio che lo svolgimento di pubbliche elezioni, con un corpo elettorale vastissimo come quello composto da tutti i cittadini contribuenti dei vari Consorzi di Bonifica, sia assai sconveniente in un periodo dov’è fortemente sconsigliata o addirittura vietata la mobilità delle persone non dovuta a vitali necessità. Tant’è che il governo ha rinviato le elezioni comunali e provinciali che avrebbero dovuto svolgersi in questa contingenza. – scrive Ancisi – Nel caso dei Consorzi di Bonifica si verificherebbe uno stravolgimento della rappresentanza elettorale e della conseguente composizione degli organi politici, essendo certo che i piccoli proprietari di immobili ad uso civile, soprattutto i consorziati “di città”, massimi finanziatori degli enti di bonifica, diserteranno le urne.”

“Già in occasione delle precedenti elezioni, nel dicembre 2016, Lista per Ravenna denunciò, senza essere smentita, che, negli oltre 60 Comuni delle tre province di Rimini, Ravenna e Forlì-Cesena in cui si estende, per 350 mila ettari di territorio, il Consorzio di Bonifica della Romagna, i votanti sarebbero stati meno di 900 su 418.198 aventi diritto al voto, appena lo 0,21%. Gli amministratori in tal modo eletti, previ possibili accordi politici tra manciate di contribuenti, avrebbe gestito circa 20 milioni di euro l’anno di entrate. Ora i votanti stessi si potranno contare col pallottoliere. Nel consiglio di amministrazione del Consorzio di Bonifica della Romagna in scadenza figurano di diritto tre sindaci o loro assessori, tra i quali, in rappresentanza del sindaco di Ravenna, l’assessore allo sviluppo economico Massimo Cameliani, assente tuttavia alla seduta in cui è stata deliberata la convocazione elettorale del prossimo dicembre. – conclude Ancisi – Chiedo pertanto al sindaco di Ravenna se intende agire presso la presidenza del Consorzio stesso e quella della Regione affinché attivino le proprie rispettive competenze verso l’obiettivo che le suddette elezioni siano opportunamente rinviate a tempi migliori per chiamare al voto gli aventi diritto.”

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