Lugo: le opposizioni tuonano contro la maggioranza che boccia la loro risoluzione sulla sanità

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I gruppi di minoranza in consiglio comunale a Lugo – Per la Buona Politica, Movimento 5 Stelle, Lega e Gruppo Misto – tornano alla carica per lamentare la chiusura della maggioranza sui temi della sanità, dopo la bocciatura dell’ordine del giorno della minoranza.

“Nemmeno una pandemia mondiale – commentano le opposizioni in una nota congiunta -, una crisi economica che ha portato Governo e opposizioni a votare congiuntamente lo scostamento di bilancio e una crisi sanitaria che ha costretto chi governa la nostra Regione e il Comune di Lugo ad ammettere che negli ultimi anni sono stati fatti errori madornali nella gestione degli ospedali e del servizio di medicina territoriale sono riuscite a far sì che la maggioranza a Lugo votasse a favore di una risoluzione scritta dalle minoranze”.

Il riferimento è ad una risoluzione presentata dai gruppi di minoranza, nella quale si chiedeva di “tracciare un percorso attivo volto a raccogliere ogni informazione sui progetti AUSL Romagna e riferire in consiglio; partecipare attivamente alla Conferenza Territoriale Socio Sanitaria per rappresentarvi gli interessi e le necessità della comunità lughese; verificare costantemente l’attuazione del Piano di Zona Distrettuale per la Salute e il Benessere; costruire percorsi di partecipazione con la cittadinanza; integrare i DUP 2021-2023 del Comune di Lugo e dell’Unione e il Patto Strategico per lo Sviluppo della Bassa Romagna con quanto promesso nel consiglio comunale sulla Sanità del 28/10/2020”, questo si legge nella nota congiunta dei quattro gruppi consiliari.

“In sostanza – commentano i gruppi di opposizione -, si chiedevano azioni concrete finalizzate al pieno recupero dell’ospedale di Lugo; all’implementazione di Case della Salute effettive ed efficienti, e un servizio di Medicina territoriale agile, potenziato e soprattutto capillare, che soddisfi i bisogni di tutti i cittadini del territorio, comprese le frazioni più isolate. Nuovamente, dopo un mese di stratagemmi per fuggire dal voto ed evitare di assumersi la responsabilità politica di impegnare effettivamente Giunta e Sindaco a questi specifici obiettivi, oppure assumersi la responsabilità pubblica di non farlo, si è deciso di svicolare. E qui che casca l’asino. Perché il voto contrario della maggioranza alle semplici richieste delle minoranze non è stato motivato nel merito dei contenuti della risoluzione, al contrario il diniego è stato motivato nascondendosi dietro il dito del “se non aveste scritto ‘come chiesto nel 2019 dai gruppi di minoranza…’ lo avremmo anche votato favorevolmente”. Incredibile da sentirsi e da credersi, ma tant’è”.

“Non ci meravigliamo più per questi comportamenti – chiude la nota -, ormai lo hanno detto e ripetuto chiaramente che per loro governare significa attuare “tattiche politiche”. Noi continueremo il nostro lavoro, ricordando che il ruolo dei gruppi consiliari è quello di fare proposte. Se poi chi riceve proposte vuole condividere un percorso comune lo dice con chiarezza ai proponenti e si mette davvero a un tavolo di lavoro, anziché scappare da votazioni dicendo prima “sì, votiamo”, poi “no, non votiamo”, stravolgendo i testi depositati per impoverirne il contenuto, togliendo tutte le richieste fatte dai proponenti e dicendo loro “”o così o niente” e chiudendo la discussione con un “avete scritto ‘gli scriventi gruppi di minoranza’ e quindi votiamo no”. Anche stavolta dobbiamo prendere atto che Cenerentola ha dovuto trovare una scusa per scappare prima della fine del ballo…”.

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