Ancisi e La Pigna si congratulano con Spadoni per i suoi incarichi a Bologna e attaccano (con stile diverso) il Comune di Ravenna

Più informazioni su

Il prof. Claudio Spadoni, già direttore del Mar Museo d’Arte della città di Ravenna, è stato recentemente nominato membro del Comitato scientifico della Pinacoteca nazionale di Bologna e nella Commissione Collezioni Pubbliche del Trust per l’Arte Contemporanea del Museo d’Arte Moderna di Bologna (il MamBo). Per queste nomine si congratulano sia il capogruppo di Lista per Ravenna Alvaro Ancisi sia la capogruppo della Pigna Veronica Verlicchi. Ma mentre il primo si limita a una velata polemica con il Comune per non avere affidato più incarichi a Spadoni dopo molti anni al Mar, la seconda ne approfitta per sparare ad alzo zero contro il Sindaco e l’Assessora Signorino, rei della “defenestrazione” di Spadoni. Niente di nuovo.

Alvaro Ancisi scrive: “Ci complimentiamo con il concittadino prof. Claudio Spadoni, già direttore del Museo d’Arte di Ravenna, per la nomina a membro del Comitato scientifico della Pinacoteca nazionale di Bologna, tra le più importanti d’Italia, avvenuta il 25 gennaio scorso con decreto del ministro per i Beni e le attività culturali Dario Franceschini. La designazione è avvenuta da parte della Regione Emilia-Romagna. Compongono il Comitato, presieduto dal direttore dell’istituto Maria Luisa Pacelli, altre tre firme prestigiose della storia dell’arte, quali Lorenzo Balbi, Alessandro Brogi e Anna Ottani Cavina, designati rispettivamente dal Comune di Bologna, dal Consiglio superiore dei Beni culturali e dal ministro stesso, individuati a norma del decreto ministeriale sull’“Organizzazione e funzionamento dei musei statali” tra “i professori universitari di ruolo in settori attinenti all’ambito disciplinare di attività dell’istituto o esperti di particolare e comprovata qualificazione scientifica e professionale in materia di tutela e valorizzazione dei beni culturali”. Nemo propheta in patria, dall’antico al contemporaneo, è di questi giorni la nomina del prof. Spadoni anche nel Comitato Collezioni Pubbliche del Trust per l’Arte Contemporanea. Istituito a beneficio del Comune di Bologna il 23 luglio 2020, con una dotazione di 660 mila euro per i primi tre anni, dalle Fondazioni Cassa di Risparmio di Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e BolognaFiere, tale iniziativa intende contribuire al posizionamento della città di Bologna come una delle capitali del contemporaneo, rafforzando il ruolo di MAMbo, celebreMuseo d’Arte Moderna di Bologna e dell’Area Arte Moderna e Contemporanea dell’Istituzione Bologna Musei.”

Di altro tenore, si diceva, la nota della Pigna: “Mentre importanti esponenti del Partito Democratico, quali il Presidente della Regione Emilia-Romagna Bonaccini, il Sindaco di Bologna Merola e il Ministro Franceschini, si avvalgono della indiscussa competenza del Professor Claudio Spadoni per la valorizzazione dell’attività di musei e Istituzioni culturali, a Ravenna il Sindaco Michele de Pascale (pur sempre membro del Pd) lo snobba con il plauso del suo Assessore alla cultura Elsa Signorino. Eppure i risultati fallimentari della politica culturale della giunta de Pascale sono così eclatanti da essere ormai sotto gli occhi di tutti. La reputazione nell’ambito culturale italiano del Mar, il Museo d’Arte della nostra città, è stata annientata in soli 5 anni, ovvero da quando de Pascale e la Signorino sono diventati rispettivamente Sindaco e Assessore… Nonostante l’indiscussa professionalità del Prof Spadoni ed i risultati straordinari da lui ottenuti qui a Ravenna, de Pascale e la Signorino appena insediati, hanno fatto in modo e maniera di defenestrarlo. Una scelta a dir poco funesta. Nemo propheta in Patria, si usa dire. E in effetti se a Ravenna Spadoni viene snobbato da de Pascale & co, a Bologna così come in Regione e a Roma al Ministero dei Beni Culturali, si utilizzano le sue grandi ed indiscusse competenze per valorizzare le attività di importanti musei ed istituzioni culturali.

Nella nota della Pigna ci sono anche volgari affermazioni che coinvolgono un congiunto dell’Assessore Signorino, che ci rifiutiamo di riportare, anche perché non hanno nulla a che fare con la notizia degli incarichi a Spadoni.

Più informazioni su