Morrone (Lega): non contesto le restrizioni sui dati dei tecnici ma quelle di Bonaccini quando si basano solo su previsioni

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La Lega sembra trovarsi pienamente a suo agio nel nuovo Governo Draghi. A differenza dei suoi competitori Pd e M5S. Matteo Salvini scorazza in giro per l’Italia alla ricerca di vaccini Sputnik V, lancia idee e proposte di pace fiscale, striglia i suoi in Lombardia e si scambia frecciate polemiche con Letta. Intanto il suo partito è tornato a crescere nei sondaggi. In Romagna l’on. Jacopo Morrone è alle prese con le candidature e le alleanze per le prossime amministrative ma per Ravenna non ha ancora novità da mettere sul piatto. Annuncia l’epifania del candidato a breve, ma la scadenza attesa da una buona fetta di elettorato non è ancora fissata. Effetto suspence.

L’INTERVISTA

Onorevole Morrone, da più di un mese siete al governo con Draghi insieme a Pd, LeU, M5S e Forza Italia, ma il vostro leader Salvini ogni giorno sembra muoversi ancora su vaccini, chiusure e ristori come fosse il capo dell’opposizione. Avete rispolverato anche voi la formula del partito di lotta e di governo?

“Salvini è il segretario del primo partito d’Italia, quello che ha il maggior consenso da tempo fra gli italiani e che ha probabilmente anche la miglior proposta di governo. Salvini ha espresso la responsabilità della Lega, entrata nel governo, ma ora lui ha anche la responsabilità di tirare un po’ le fila, anche se non è in prima persona al governo. Il Pd non vive un momento facile dopo le dimissioni di Zingaretti, con quelle parole così dure sul suo partito, e dopo l’arrivo di Letta. Il tesoriere del Pd ha detto addirittura che ora il partito è commissariato. Sono venute alla luce le divisioni, le correnti, le spaccature. Il M5S ogni giorno perde pezzi. È ovvio che oggi il partito di maggioranza più solido e che dà più garanzie di tenuta è la Lega. Quindi Matteo Salvini si può permettere di spaziare a 360 gradi. Del resto il cambiamento è sotto gli occhi di tutti. È cambiato Arcuri, è cambiato il capo della Protezione civile. C’è stato l’impegno sul Decreto Sostegni.”

Ecco, veniamo alle cose concrete. Molte categorie non lo sono, voi invece siete soddisfatti del risultato raggiunto con il Decreto Sostegni?

“Soddisfatti non è la parola giusta. Per essere soddisfatti noi, prima bisognerebbe avere soddisfatto le esigenze della popolazione ma sappiamo benissimo che ci sono intere categorie che purtroppo sono in grave sofferenza economica e il Decreto Sostegni non viene loro incontro nemmeno parzialmente. Sicuramente è un buon inizio. Con questo provvedimento vengono dati a fondo perduto 11 miliardi alle imprese, agli autonomi e ai professionisti che è un importo pari a quello di tutti e cinque i decreti precedenti sui ristori. Sicuramente l’importo è considerevole.”

L’importo complessivo di 32 miliardi del Decreto Sostegni è stato fissato dal precedente Governo Conte e votato dal Parlamento prima della crisi.

“Certo. E anche noi avevamo votato lo scostamento di bilancio. Tutti gli scostamenti per andare incontro alle esigenze degli italiani sono stati approvati anche dalle minoranze. Resta il fatto che l’ultimo provvedimento doveva servire a tamponare la situazione degli ultimi mesi in cui ci sono state le chiusure, fino a gennaio. Adesso siamo a fine marzo e quindi secondo noi andrà fatto un nuovo scostamento di bilancio per andare incontro ancora ai bisogni di molte categorie. Anche se non riusciremo mai a dare soddisfazione a chi ci ha rimesso il 60, 70 o l’80% del fatturato. Per loro la situazione potrà risollevarsi solo con le riaperture e con i vaccini. Ma con la Lega al governo sono state adottate almeno misure di buon senso: non c’è più il bonus monopattino e nemmeno l’investimento nei banchi a rotelle. Ci sono invece 4 miliardi per i vaccini e tre milioni di partite iva che ricevono un beneficio.”

La Lega in questa occasione ha parlato di pace fiscale e l’ha invocata in relazione alla rottamazione delle cartelle esattoriali. Altri e lo stesso Presidente del Consiglio Draghi hanno parlato di condono. L’ennesimo condono. Onorevole Morrone, che cosa debbono pensare ora i milioni di italiani che hanno sempre pagato regolarmente le tasse?

“Anch’io ho sempre pagato le mie tasse regolarmente e penso che ci siano crediti inesigibili e situazioni di stallo che ci trasciniamo da troppo tempo. Si tratta di cartelle esattoriali anche di pochi euro, in cui a volte incidono più gli interessi o gli oneri del resto. Mi immagino che la maggior parte di queste persone non siano furbetti ma persone veramente in difficoltà. Se si può salvare una famiglia in difficoltà con dei figli da mandare a scuola, ci si mette una mano sul cuore. Qui non si vanno a salvare i grandi evasori. Gli importi sono comunque ridotti (con tetto di reddito fino a 30.000 euro, ndr) e l’Amministrazione pubblica rischia di spendere di più a cercare di riscuotere questi crediti che a lasciar perdere. L’invito naturalmente è che tutti rispettino le regole sul piano fiscale, che tutti paghino le tasse per pagare meno tutti.”

I condoni non aiutano a rispettare le regole. Ma passiamo ad altro. Il segretario Pd di Ravenna Alessandro Barattoni, parlando della vostra polemica contro la zona arancione scuro in Romagna, ha detto che avete un atteggiamento strumentale e che speculate politicamente sul tema della salute e della pandemia. Giudica questa cosa irresponsabile. Cosa risponde a Barattoni?

“Le restrizioni sono stabilite da un comitato tecnico scientifico sulla base di dati e parametri certi e non dal segretario di turno di un qualsiasi partito. Semplicemente bisogna attenersi a quello che dicono i tecnici. Se poi uno vuole essere più lealista del re e inventarsi chiusure su determinate previsioni è un’altra cosa. C’è il rischio di chiudere e far fallire aziende e partite iva. Se il comitato tecnico scientifico dice che il colore della regione è arancione perché inventarsi misure di maggiore restrizione? Fra l’altro io introdurrei questa differenziazione per fasce di colore anche per le province, perché le situazioni sono molto diverse fra una provincia e l’altra. Se il comitato tecnico scientifico chiede misure di restrizione io non mi oppongo. Se lo fa un uomo di partito sulla base di previsioni non mi sta bene. Perché con le chiusure fatte su previsioni si fa fallire l’economia. E bisognerebbe spiegare al segretario Pd che l’emergenza economica che segue l’emergenza sanitaria può creare ancora più danni della pandemia.”

Matteo Salvini - Jacopo Morrone

In realtà le misure più restrittive per la Romagna ovviamente non le ha decise il segretario Pd Barattoni ma il Presidente della Regione Bonaccini. Voi vi siete opposti all’ordinanza regionale, e avete attaccato Bonaccini. 

“Quando tu adotti queste misure restrittive devi avere dei dati scientifici che ne dimostrano la necessità. Non previsioni vaghe, ma dati certi. E noi avevamo ragione: Bonaccini non ha chiuso il Forlivese solo perché noi ci siamo opposti.”

I dati hanno dimostrato ampiamente che aveva ragione Bonaccini. Infatti, nel giro di qualche giorno siamo diventati zona rossa, Forlì compresa, perché il tasso di diffusione del virus era doppio rispetto alla soglia di rischio di 250 casi settimanali ogni 100 mila abitanti.

“No, no è diventata zona rossa perché lo è diventata l’Italia, sono cambiati i parametri e poi dopo è stato cambiato anche il Comitato Tecnico Scientifico. Ripeto io non voglio chiudere un territorio e far chiudere le imprese solo con delle previsioni. Voglio dati certi. È ovvio che io sono per la salute al primo posto, ma ci vuole anche buon senso. Non bisogna fare restrizioni su semplici previsioni negative come ha fatto Bonaccini la prima volta.”

Morrone, lei ha parlato a più riprese durante la pandemia di “terrorismo sanitario” nei suoi comunicati, attaccando gli avversari. Non le sembra di avere usato parole troppo forti e fuori luogo, vista la situazione e alla luce dei dati della pandemia e dei lutti che abbiamo avuto?

“Durante l’estate sono stati usati dei termini sbagliati da parte del Partito democratico quando attaccavano la Regione Lombardia perché creava nuovi posti in terapia intensiva o per l’ospedale realizzato alla Fiera.”

Non parliamo della Lombardia. Le ho chiesto delle sue dichiarazioni, non mi interessano quelle degli altri.

“Ho parlato di terrorismo quando alcuni nostri amministratori hanno creato con comunicati o dichiarazioni una sorta di terrorismo sanitario, perché hanno sbagliato termini e modi per comunicare. Quando si parla di salute, contagi, vaccini, bisogna stare molto attenti, purtroppo tanti sindaci o amministratori hanno usato termini dandoci a spanna, creando terrore nelle persone. Ci sono dei Sindaci che con le loro dirette la sera hanno terrorizzato i cittadini. Un conto è informare la gente, un altro conto è terrorizzarla e minacciarla con le chiusure in casa o con la multa se portavano fuori il cane. Ricordiamo che se si crea il terrore poi far ripartire il mondo e l’economia è impossibile. Non ho mai usato la parola terrorismo sanitario riferendomi ai medici o ai tecnici.”

In fatto di comunicazione sbagliata, aveva ragione Salvini quando ancora qualche settimana fa voleva riaprire tutto mentre stava per partire la terza ondata della pandemia?

“Salvini si basava sui dati. Se non ci sono situazioni di pericolo bisogna riaprire. C’è un altro discorso che va fatto. In estate quando Morrone diceva che bisognava rafforzare il trasporto pubblico scolastico, perché il problema non è la scuola in presenza, il problema è il trasporto scolastico, quello che viene prima e dopo la scuola, i nostri amministratori e il Presidente Bonaccini non hanno dato risposte e in certi casi non sono stati in grado di raddoppiare nemmeno le corriere da una a due. E dopo sono ripartiti i contagi. Rafforzare il trasporto pubblico poteva evitare la seconda e terza ondata? Questo non lo posso dire, ma era comunque una misura che andava presa ma non è stata presa.”

Non si può dire che il trasporto scolastico non sia stato potenziato.

“Una regione virtuosa come l’Emilia-Romagna doveva e poteva fare di più. Bastava che ci ascoltassero.”

Veniamo a Ravenna. Si vota in autunno e voi non avete ancora un candidato. A quando qualche novità?

“Mi auguro a brevissimo di potere illustrare delle novità sostanziali. Continuiamo gli incontri nel centrodestra e con le forze civiche per trovare il candidato unitario, che secondo me a breve potremo annunciare. Stiamo valutando candidati interessanti. E quando la pandemia lo consentirà potremo iniziare la campagna elettorale.”

Quindi a breve nel cielo ci sarà una stella cometa che annuncerà l’arrivo del vostro candidato?

“(ride, ndr) La stella cometa è troppo. Deve fare il Sindaco. Non abbiamo bisogno di una star ma di un buon Sindaco.”

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Commenti

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  1. Scritto da batti

    se non ha capito che il virus va anticipato, è un anno che lo spiegano, anche bassetti lo afferma, se non lo ha capito allora nessuno è capace di inculcarlo. chiedere aiuto allo stato in tempi bui come questo è doveroso, ma lo stato lo avete derubato, 49 milioni, e rottamare quelli che non pagavano le tasse prima del covid come faranno poi dopo che non sarà come prima. bisogna salvare le aziende sane, il resto è concorrenza sleale

  2. Scritto da Sergio

    E’ da un anno che sentiamo dire che la situazione epidemiologica reale è sempre in ritardo di giorni per cui bisogna anticipare ma c’è qualcuno che non l’ha ancora capito.

  3. Scritto da Massimo

    E poi senti da chi vengono le critiche,le regioni amministrate da loro sono quelle più in difficoltà con le vaccinazioni e non solo, vergogna.Dieci giorni fa questo personaggio su questa testata si era complimentato con il sindaco di Forli perché aveva disobbedito a Bonaccini quando aveva fatto passare la Romagna in zona rossa ora la terapia intensiva di Forli é piena e ha chiesto aiuto a Ravenna vergogna.