Festa della Liberazione, presidente E-R Bonaccini a Marzabotto nel segno del partigiano Dante Cruicchi

Nel centenario della nascita e a 10 anni dalla sua scomparsa, intitolato allo storico sindaco e partigiano il ponte sul Reno di Sperticano

“L’Emilia-Romagna ha dentro di sé i valori di libertà e democrazia su cui è fondata la nostra Repubblica. E la memoria dei suoi martiri, le tante donne e i tanti uomini che nella nostra regione persero la vita per aver scelto di stare dalla parte della libertà e che contribuirono a fare di quei valori i pilastri delle nostre comunità”. Così il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, che stamattina, 25 aprile, 76esimo anniversario della Liberazione dal nazifascismo, ha partecipato a Marzabotto alla cerimonia per l’intitolazione a Dante Cruicchi – partigiano e storico sindaco del Comune nell’appennino bolognese – del ponte di Sperticano sul fiume Reno. Con il presidente la sindaca di Marzabotto Valentina Cuppi, l’assessore alla Cultura della Regione Mauro Felicori e Ferruccio Laffi, uno dei sopravvissuti della terribile strage.

Marzabotto, insieme ai Comuni di Grizzana Morandi e Monzuno, fu teatro dell’eccidio di Monte Sole, perpetrato dalle SS tedesche ai comandi del maggiore Walter Reder tra la fine di settembre e l’inizio di ottobre del 1944: 770 civili trucidati, tra cui moltissimi bambini, donne, anziani.

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“Nel centenario della nascita e a dieci anni dalla sua scomparsa- afferma Bonaccini-, ricordiamo il preziosissimo lavoro di Cruicchi per costruire una memoria attiva della strage di Monte Sole, dove persero la vita così tanti innocenti. Cruicchi si considerava artigiano della pace e oggi, nella giornata che celebra la lotta partigiana e la Liberazione dal nazifascismo, è centrale il suo lavoro per la diffusione di una cultura di pace e per la conservazione della nostra memoria storica. Ha fatto sì che l’eccidio di Monte Sole e il suo ricordo uscissero da una dimensione locale e si trasformassero in monito, purtroppo sempre attuale, in tutto il mondo, contro la guerra, la sopraffazione dei popoli, la dittatura. Contro la cultura dell’odio”.

“Memoria e ricordo- sottolinea il presidente della Regione- non sono termini astratti, su di essi costruiamo il nostro diritto a pace e democrazia, il nostro presente e il futuro che abbiamo davanti. Proprio in questo momento, insieme, unendo le peculiarità che ognuno di noi porta con sé, agendo quindi come comunità, vogliamo uscire dalla pandemia e costruire un domani nuovo, fondato sul rispetto dell’ambiente, la partecipazione, il rispetto di ogni persona in quanto tale”.

“Restituire soprattutto ai giovani la trama della nostra storia, della Resistenza al nazifascismo, del percorso che ha portato alla Repubblica e alla Costituzione è uno dei doveri che abbiamo avuto ben chiari da subito, fin dalla scorsa legislatura, nella quale, primi in Italia, abbiamo approvato la legge regionale sulla Memoria del Novecento, finanziando attività e progetti di ricerca, formazione e divulgazione di istituti storici, enti e fondazioni, enti locali, rivolti soprattutto alle scuole, affinché la memoria cementi ogni giorno la libertà e la democrazia che viviamo. Conoscere la propria storia- chiude Bonaccini- per non doverne rivivere i capitoli peggiori, è oggi tema quanto mai attuale”.