Prescrizioni per il taglio di piante lungo i fiumi, ER Coraggiosa domanda: “Sono state rispettate”?

Con un’interrogazione Emilia-Romagna Coraggiosa vuole sapere dall’esecutivo regionale “se la prescrizione sul periodo di intervento per il taglio della vegetazione ripariale sia stato sempre rispettato dalle imprese forestali che operano in concessione o in appalto”.

Sullo stesso tema si chiede poi “se la Regione Emilia-Romagna abbia approvato i programmi degli interventi selvicolturali necessari per finalità di sicurezza idraulica nelle aree demaniali”.

“Le funzioni della vegetazione ripariale e gli effetti della sua presenza, in quanto componente essenziale degli ecosistemi fluviali, sono molteplici e riguardano – si legge nell’atto ispettivo – sia gli aspetti idraulici (consolidamento di sponde e versanti e protezione dall’erosione superficiale) sia quelli ambientali (conservazione e incremento della biodiversità e fascia tampone per il trattenimento delle sostanze inquinanti): la legge regionale 7 del 2014 nel trattare le modalità di realizzazione degli interventi di manutenzione e gestione della vegetazione ripariale nelle aree demaniali prevede siano utilizzati gli strumenti attuativi più idonei (da soggetti in possesso delle capacità tecniche necessarie e cioè imprese forestali iscritte all’albo regionale)”.

Nel documento si specifica poi che, per questo tipo di operazioni, sono attive linee guida regionali, che “forniscono indicazioni metodologiche e operative ai fini del coordinamento fra le misure finalizzate alla riduzione del rischio idraulico e le esigenze di tutela e valorizzazione della vegetazione arborea e arbustiva ripariale presente nelle aree di pertinenza idraulica dei fiumi emiliano-romagnoli”.

Il taglio della vegetazione ripariale, si evidenzia da ER Coraggiosa, “può avere conseguenze negative gravi sull’avifauna nidificante, non a caso la Regione vieta il taglio della vegetazione ripariale nel periodo dal 15 marzo al 15 luglio”.

Dal Gruppo di sinistra si vuole poi sapere, nel dettaglio, “in quanti casi in regione sia stato utilizzato il metodo della specifica concessione per la gestione dei boschi e della vegetazione ripariale in area demaniale e se esistano dati sui quantitativi di legname asportato dalle imprese forestali”.