CERCANDO MARIOLA PER RAVENNA / Le opere che possono cambiare la città, Michele de Pascale e l’era del cinghiale bianco… e se fosse?

Ci sono Sindaci bravi. E Sindaci meno bravi. Ci sono Sindaci fortunati. E quelli a cui non gira bene. Può dipendere da tanti fattori. La crisi finanziaria, la congiuntura economica, l’instabilità politica. E poi ci sono gli imprevisti della storia, certi carichi da novanta come la pandemia che stiamo attraversando ancora oggi.

Questa premessa mi serve per introdurre un ragionamento su Ravenna e sul Sindaco Michele de Pascale. Come sarà la città dopo i suoi 2 mandati? E lui come sarà giudicato alla fine dei suoi 10 anni a Palazzo Merlato? Perché, ormai è chiaro, in un paese complicato come l’Italia, è sui 10 anni che si giudica un amministratore. I 5 anni del primo mandato sono un lasso di tempo troppo breve per seminare e raccogliere. A volte anche 10 anni non bastano di fronte agli iter complessi e alle pastoie burocratiche. Ma è già qualcosa su cui si può ragionare. Tanto più se si vuol passare alla storia come un Sindaco che ha lasciato un segno. Che poi è l’aspirazione di tutti quelli che fanno i Sindaci. Altrimenti, detta come va detta, chi glielo farebbe fare?

Del resto ha sempre funzionato così fra i reggitori del mondo, dagli antichi Imperatori e Re costruttori fino all’ultimo monarca repubblicano, quel François Mitterrand che durante i suoi 14 anni all’Eliseo cambiò il volto di Parigi, con i grands travaux. Ma torno subito con i piedi per terra, a Ravenna e ai nostri giorni. Dunque, dicevo di Michele de Pascale. I suoi primi 5 anni in fatto di realizzazioni sono stati striminziti. Ha promesso e seminato, ma s’è visto poco in ordine al raccolto. Si fa ricordare lo sblocco dell’Hub Portuale, gran cosa, ma senza che sia stato ancora scavato un metro cubo del canale. Ricordiamo l’inaugurazione del Museo Classis, che non era farina del sacco di questo Sindaco. E poi l’inaugurazione del nuovo Polo Scolastico di Lido Adriano. È stato riaperto dai privati il Mercato Coperto, giusto in tempo, prima della pandemia. In epoca di 7° centenario dantesco de Pascale ha poi inaugurato il nuovo Museo Dante e un pezzo di Casa Dante. Non ricordo altre cose eclatanti accadute. Magari mi fa difetto la memoria.

Naturalmente ci si è messa di mezzo la pandemia, che ha rotto gli ingranaggi e ha fornito anche una bella scusa per poter dire ‘non ce l’abbiamo fatta’, con una qualche ragione che potesse mettere tutti d’accordo. Non a caso l’opposizione alle recenti elezioni ha usato molto poco questo argomento, che poteva essere una formidabile arma, preferendo attaccare de Pascale su altro. Gli esiti sono quelli noti.

I prossimi 5 anni invece potrebbero passare alla storia come anni di opere e realizzazioni importanti. Ravenna può cambiare volto. E dopo, gli anni di de Pascale saranno narrati come una sorta di “era del cinghiale bianco”. Dopo la sfortuna, un bel colpo d’ala. Dopo le vacche magre quelle grasse (leggasi PNRR in primis).

Vediamo perché. Cioè passiamo in rassegna tutti i progetti e le opere che nell’arco dei prossimi 5 anni – da qui al 2026 che è poi lo stesso orizzonte temporale del PNRR – potrebbero andare a compimento o quasi (ma qualcuna sicuramente no). Precisiamo subito, a scanso di equivoci, che molte di queste cose che andremo ad elencare sommariamente non dipendono direttamente dal Comune di Ravenna e dal suo reggitore. Ma quando sei Sindaco ti sobbarchi gli oneri e anche gli onori. Soprattutto questi ultimi e assai volentieri. 

23 PROGETTI PER LA RAVENNA CHE VERRÀ… MA NON TUTTI REALIZZABILI DA QUI A 5 ANNI

​1 – NUOVO HUB PORTUALE RAVENNA. Il 24 settembre 2021 è stata posta la prima pietra con il via ufficiale al cantiere. Il progetto è suddiviso in due tranche: sistemazione delle banchine ed escavo dei fondali fino a meno 12,50 è la prima, che dovrebbe vedere il completamento entro la legislatura 2026. La 2^ parte del progetto, cioè l’escavo a meno 14,50, ha già ricevuto i finanziamenti del PNRR e quindi vedrà la luce: entro il 2022 dovrebbe esserci il bando ed entro il 2026 i lavori di escavo potrebbero essere se non terminati almeno a buon punto.

Porto di Ravenna

2 – STAZIONI MERCI IN DESTRA E SINISTRA CANDIANO A SERVIZIO DEL PORTO. La progettazione e realizzazione è a cura di RFI. In ballo ci sono molti milioni di euro e in teoria entrambe le stazioni dovrebbero vedere la luce entro la legislatura, spostando parte consistente del traffico merci su rotaia.

3 – SISTEMAZIONE DEL TERMINAL CROCIERE. Quest’opera è assolutamente necessaria tanto più dopo l’arrivo a Ravenna della Royal Caribbean con in tasca l’attracco di navi crociera con un carniere da 300 mila passeggeri all’anno. I lavori dovrebbero essere portati a termine entro il 2024.

4 – BYPASS CANDIANO. Il progetto è contenuto sia nel PRG del comune sia nel PRIT della Regione, ma l’opera al momento non è finanziata: quindi è del tutto improbabile che possa essere anche solo incardinata entro la legislatura e men che meno realizzata.

5 – SOTTOPASSO FERROVIARIO DEL MOLINETTO. È un’opera di RFI. Il progetto definitivo è stato ultimato ma nel corso della conferenza dei servizi sono emersi alcuni problemi collaterali, per la viabilità in via dei Poggi, a cui i tecnici stanno cercando di porre rimedio. Il sottopasso comunque dovrebbe essere realizzato in un paio di anni: l’ipotesi è entro il 2023, mal che vada entro il 2024.

6 – LA NUOVA RAVEGNANA. Inserita nel PRIT 2025, la Regione ha approvato in data 25 ottobre 2021 la convenzione con Anas per lo studio di fattibilità per il rifacimento della strada che collega Ravenna a Forlì. È stato fissato il termine dello studio entro il 2022. L’obiettivo dichiarato dall’Assessore regionale Corsini è di iniziare i lavori entro il 2025. Quindi, se si approvano in tempi ragionevoli i progetti e si trovano i finanziamenti, l’opera è cantierabile entro il 2025. Ma essendoci di mezzo l’Anas è giusto essere prudenti, con tendenza al pessimismo.

7 – VARIANTE DI MEZZANO ALLA SS16. Vale quanto è stato detto in precedenza per la Ravegnana. Anche quest’opera è cantierabile entro il 2025.

8 – VARIANTE DI FOSSO GHIAIA ALLA SS16. Vale quanto è già stato detto per la variante di Mezzano. Ma in ordine alle priorità prima viene la variante di Mezzano, anche perché della E55 – grande o mini che sia – è molto difficile si riesca a tirare tirare fuori qualcosa in tempi brevi.

9 – E55 O MINI E55. Il progetto è nel PRIT della Regione ma quest’opera è molto di là da venire, perché dopo la prima bocciatura a Roma risulta difficile rimettere in carreggiata il suo finanziamento. L’Assessore regionale Corsini ci sta provando, ma è una corsa tutta in salita. Difficile che quest’opera decolli nei prossimi anni. Per questo è tanto più urgente almeno realizzare la variante di Mezzano.

10 – SISTEMAZIONE DI VIA BAIONA. Qui la situazione dovrebbe migliorare con la realizzazione del nuovo ingresso in Marcegaglia promesso dall’azienda. I tempi non dovrebbero essere biblici.

11 – SISTEMAZIONE DI VIA BONIFICA. Il nuovo collegamento fra Porto Fuori e Lido Adriano – molto sentito dalla popolazione – è già finanziato e sarà portato a termine entro la legislatura.

Rendering Palasport

12 – NUOVO PALASPORT. È tutta farina del sacco di de Pascale. Doveva essere terminato per l’OMC 2021, ma prima la pandemia e poi l’interdittiva antimafia hanno bloccato tutto per quasi un anno e mezzo. I lavori sono ripresi nell’estate 2021 e dovrebbero terminare entro la fine del 2022. Giusto in tempo per OMC 2023.

13 – NUOVO POLO DEGLI UFFICI. Questa non è farina di de Pascale: l’opera doveva essere già terminata da tempo, poi in corso d’opera sono state chieste modifiche e successivamente sono arrivate pandemia e interdittiva antimafia. Morale della favola, i lavori sono ripresi solo nell’estate 2021 e l’edificio del comune dovrebbe essere consegnato entro la fine 2021 (sono già stati acquistati i mobili): basta poco e vedremo se almeno questa promessa sarà mantenuta. Nel frattempo i costi di realizzazione sono quasi raddoppiati.

14 – STUDENTATO UNIVERSITARIO. Sorgerà nell’area della stazione. La sua realizzazione è legata all’agibilità del nuovo Polo degli Uffici, perché lo Studentato andrà a occupare spazi lasciati liberi dai comunali che si trasferiscono in via Berlinguer. Ci sono i fondi ed è in corso il progetto esecutivo: lo Studentato quindi dovrebbe essere cosa fatta entro la legislatura.

Rendering del progetto Parco Marittimo per la riqualificazione degli stradelli retrodunali

15 – PARCO MARITTIMO. Pur con un qualche ritardo, il primo stralcio è partito da un mese ed entro il 2021 dovrebbe essere esecutivo anche il 2° stralcio. Entro la legislatura il progetto di riqualificazione dovrebbe essere completato nei 3 stralci che comprendono i lidi nord, quelli centrali e quelli a sud del capoluogo.

16 – GRANDE PARCO URBANO FRA RAVENNA E LA COSTA. Il grande progetto è candidato per i finanziamenti del PNRR ma non si sa se e quanto sarà finanziato. L’opera è contemplata nel PUG e in ogni caso il comune procederà anche senza soldi del PNRR, per stralci, partendo dalla cintura verde intorno al porto. Ma se non arrivano i finanziamenti PNRR la strada diventa più complicata e i tempi di realizzazione si allungano.

17 – PARCO EOLICO AGNES. Si tratta di un grande investimento privato finanziato anche dal PNRR. Fra il 2024 e il 2025 dovrebbe partire.

Rocca Brancaleone

18 – SISTEMAZIONE DELLA ROCCA BRANCALEONE. La previsione era di realizzare i primi due lotti entro la fine del 2021; il quarto e la prima parte del terzo entro la fine del 2022; la copertura mobile per l’area dedicata agli spettacoli entro la fine del 2023. La pandemia ha provocato un ritardo di 2 anni. È in corso il cantiere per la riqualificazione delle mura tardo-antiche, poi si passerà alla copertura della Rocca: anche quella dovrebbe vedere la luce entro il 2026.

19 – PARCO E CASERMA DANTE ALIGHIERI. Il parco doveva essere consegnato alla città entro la fine dell’estate 2021 ma ci sono stati imprevisti problemi di bonifica del terreno, per cui l’apertura slitta di diversi mesi e se ne parlerà a fine estate 2022. Per quanto riguarda il recupero della parte nobile della ex caserma – recupero finalizzato a realizzare una struttura ricettiva – con la crisi pandemica s’è tutto bloccato. Con la ripresa del turismo forse anche questa opportunità potrà riaprirsi. Qui i tempi non sono prevedibili e dipendono dall’interesse di grandi investitori privati.

20 – NUOVA PISCINA GAMBI. La gara per l’appalto dovrebbe essere pubblicata entro quest’anno (ma siamo ormai agli sgoccioli) e il cantiere dovrebbe partire entro il 2022.

21 – NUOVO POLO SCOLASTICO DI PONTE NUOVO. È candidato ai fondi del PNRR e ha già ottenuto 5 milioni di finanziamenti. Sarà realizzato.

Emergenza covid - Sopralluogo al Pronto Soccorso Ospedale Ravenna 07 01 2021

22 – NUOVO PRONTO SOCCORSO DELL’OSPEDALE. I lavori dovevano essere già partiti, ma si sconta anche qui un qualche ritardo. L’opera sarà realizzata per stralci nell’arco dei prossimi anni e vedrà il suo completamento nel corso della legislatura.

23 – SISTEMAZIONE URBANISTICA DELL’AREA DELLA STAZIONE FFSS E DELLA TESTATA DELLA DARSENA. È un progetto molto ambizioso che vuole superare la cesura fra centro storico della città e Darsena, costituito dall’attuale stazione. La sistemazione di tutta l’area richiederà considerevoli investimenti. Il finanziamento è tutto da trovare. Si procederà per stralci, ma questa è una delle operazioni più complesse e più difficili da vedere concretizzarsi nell’arco dei 5 anni.

Mi perdonerete se ho tralasciato qualcosa. In definitiva – pur con tanti se e tanti condizionali – si può anche pensare di essere ottimisti sui 5 anni a venire. Ravenna potrà cambiare volto in molti ambiti. E Michele de Pascale potrà dunque passare alla storia come un Sindaco costruttore, che ha lasciato grandi opere e un suo segno. Basterebbe che almeno il 50% delle cose che abbiamo elencato andasse a buon fine entro il lustro. Grasso che cola se il carniere sarà più ricco. Ma se finiamo nel pantano? Meglio non pensarci (nell’interesse della città). 

Lui, scaramantico, tocca ferro. E ci ride sopra, commentando con autoironia sulla faccenda del Sindaco costruttore: “Vedremo, per ora sono stato attaccato solo per avere consumato suolo”.

Commenti

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  1. Scritto da S. N.

    Sicuramente ha dimenticato investimenti per le ciclovie nazionali (la Bologna-Ravenna, e la Ciclovia Adriatica nel primo stralcio funzionale tra Marina Romea-Bassette – Parco di Teodorico) ed alcune importanti, semplici opere di cucitura tra ciclovie urbane esistenti, prima fra tutte il collegamento tra il nuovo ponte di Teodorico e la circonvallazione S.Gaetanino di soli 220 m.

  2. Scritto da Giovanni lo scettico

    Scusate, ogni quanto tempo bisogna rifare il Pronto Soccorso?

  3. Scritto da Controbia Luciano

    E la questione della pista ciclabile tra Madonna dell’albero e Ponte Nuovo? e la messa in sicurezza di una delle arterie divenuta tra le più pericolose,la via 56 Martiri che con lo sviluppo delle località limitrofe ad essa collegate, Madonna dell’Albero,San Bartolo,Santo Stefano ecc ecc è divenuta “in particolare nelle ore di punta” una delle più trafficate e insicure per via della tortuosità e ridotte dimensioni delle carreggiate, e del progetto dello scavalco dei Fiumi Uniti in prossimità Rotonda Croazia? argomento chiuso? e della grandissima difficoltà di inserimento in via Dismano di chi proviene dalle traverse di Ponte Nuovo Sud? Via del Pioppo,Via 56 Martiri,Via del Pino l’assessore all’urbanistica si è mai trovato specialmente in orario di punta ad immettersi sulla Via Dismano? no? allora provi e auguri!