Ancisi (LpRa) interroga il Sindaco su pali della luce in mezzo alla strada in via San Mama

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Fra tanti pali della luce che andrebbero migliorati o sostituiti, il Comune di Ravenna ne ha piantato uno via San Mama che non solo è superfluo ma addirittura pericoloso. La denuncia è di Ancisi che ne chiede ragione al Sindaco. Secondo il leader di LpRa via San Mama era “già dotata, sul lato destro dell’attuale senso unico, di un impianto di illuminazione pubblica d’ultima generazione, perfettamente a norma, con corpi illuminanti a LED ad alta efficienza. Non si comprende quindi per quali ragioni ne sia stato interamente realizzato uno nuovo, sul lato sinistro, per un costo valutabile sommariamente in circa 40 mila  euro, che avrebbero potuti essere risparmiati, almeno in larga misura, o spesi da un’altra parte meritevole. Chiedo pertanto di conoscere i costi e le ragioni del nuovo impianto di pubblica illuminazione insediato su via San Mama, rispetto all’impianto preesistente.”

Ma il dato più sconcertante per Ancisi è però “la collocazione dei nuovi pali in posizione molto pericolosa, in pratica in mezzo alla strada, ma soprattutto non rispondente alle normative vigenti in materia, ovvero la norma CEI 64-8 coniugata col codice stradale. Riguardo ai “distanziamenti dei sostegni e delle condutture rispetto agli altri impianti e manufatti”, la norma CEI, allegato A, impone infatti che i sostegni d’illuminazione (nel nostro caso, i pali) non protetti con barriere di sicurezza siano distanziati opportunamente dalla carreggiata stradale, con riguardo particolare alla velocità di progetto e al volume di traffico della strada. I sostegni d’illuminazione sono considerati come i segnali stradali, la cui distanza dalla carreggiata è regolamentata dal Codice della Strada e dal decreto del Ministero dei Lavori n. 223 del 1992. Ne discende che, essendo via San Mama interna ad un centro abitato con limite di velocità di 50 km/h, i “pali della luce” devono essere posizionati ad una distanza minima di mezzo metro dal ciglio del marciapiede o dal bordo esterno della banchina, nessuna loro parte potendo sporgere da queste misure fino all’altezza di 5,10 metri. Ognuno può vedere che i nuovi pali della pubblica illuminazione sul lato sinistro di via San Mama sono pressoché tutt’uno con la carreggiata stradale. Considerati anche gli intensi volumi di traffico a cui via San Mama è sottoposta, il rischio di sbattervi contro, provocando incidenti, è più che elevato. Chiedo perciò al sindaco ragione di tali incongruenze, per quali cause avvenute e per quali responsabilità connesse, sottoponendogli comunque l’urgente necessità di mettere a norma il nuovo impianto d’illuminazione in questione.”

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Commenti

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  1. Scritto da C.

    Certo che deve essere proprio un ” fenomeno” la persona (uomo o donna) che ha deciso dove posizionare questi nuovi lampioni!

  2. Scritto da c.

    Abitando in zona sono andato a vedere: i pali di sinistra sono in effetti troppo vicini alla strada, come dimostrato dalle foto, però sono quelli che illuminano i passaggi pedonali che non sono, quasi mai, posizionati in corrispondenza dei lampioni posti a destra. Probabilmente non si poteva fare meglio…

  3. Scritto da Alvaro Ancisi

    C., questa in effetti è la prima domanda, per la quale ho tenuto conto che i vecchi pali (anche se non tutti) non illuminano i passaggi pedonali, cosicché qualcuno dei nuovi si sarebbe potuto risparmiare, o forse qualche passaggio pedonale avrebbe potuto essere fatto e spostato là dove c’era già il palo. Quindi, una domanda aperta alla risposta. Il problema è la seconda, per cui sulla parte sinistra i pali non sono a norma e soprattutto sono pericolosi, riversando oltretutto sul Comune la colpa in caso di incidenti. Cordialmente.

  4. Scritto da b

    vi state interrogando per un problema inesistente, va bè diciamo minimo(per darvi un senzo al vostro impegno) il risultato dei interventi è che si è creato un problema per una pista ciclabile che non usa e non usertà nessuno
    quando si fa un cambiamento si deve valutare se quello che si fa è migliorativo
    in questo caso è tutto peggiorativo