Il candidato sindaco Alan Giagni e la sua “Riolo libera”: “Vogliamo rilanciare lo sport, per i nostri ragazzi e per il turismo”

La sua presenza e quella della lista civica che lo sostiene è stata definita “inattesa”, perché molti riolesi e osservatori pensavano che lo schieramento del centrosinistra, quello dei civici vicini al centrodestra e De Carli con “Il Popolo della Famiglia” avessero già riempito la scheda da “crocettare” alle elezioni comunali di domenica prossima. Invece, a interpretare una sorta di “malessere” presente nella Città d’Acque dell’Appennino faentino ecco spuntare Alan Giagni e la lista “Riolo Libera”.

In passato Giagni amava affermare: “Come disse Rocky a Paulie prima di incontrare Ivan Drago, ‘io ci provo!’”. E così è: a spalleggiarlo c’è la Federazione Terza Repubblica, di cui è militante, movimento nato alla fine del 2021 criticando un’Italia “che ormai scricchiola stritolata da un sistema che si sta sgretolando sotto la scure di decisioni che ignorano il rispetto, i diritti, le esigenze dei lavoratori, delle famiglie, delle scuole”. “Riolo Libera” è nata infatti con l’intento di portare avanti la protesta nei confronti della politica tradizionale.

Riolese doc, noto anche come “Bonzo”, è fondatore e proprietario, nonché direttore artistico di “Romagna Showtime”, agenzia di spettacolo che da anni realizza concerti ed eventi all’insegna del motto “Se vuoi farlo, noi lo renderemo possibile”, ideato dallo stesso Giagni ed ora trasportato in ambito politico.

Il candidato sindaco ha 41 anni, che a luglio diventeranno 42, celibe felicemente “single”, nato, vissuto e vivente a Riolo; reduce da un buon passato sportivo in ambito giovanile, nel marzo 2018 si è laureato campione italiano Master di lotta greco-romana nella categoria dei pesi massimi.

Perché ha “Bonzo” come soprannome?

“Era il mio ‘nome d’arte’ di quando a 15 anni iniziai a fare il disc-jockey e mi è rimasto addosso. Ho ‘suonato’ in quasi tutte le discoteche della nostra zona, come ‘Il gufo’ di Brisighella, il ‘Cap creus’ di Imola, ‘Le Cupole’ di Castel Bolognese”.

“Bonzo” è anche il cantante del gruppo musicale “Acidi C”, tribute band degli arcinoti “AC/DC”.

“Sono “proprietario” e manager del gruppo, che dopo due anni di fermo totale va in un certo senso ricostituito, a causa di defezioni di componenti che si sono trasferiti altrove, di altri che hanno deciso di dire ‘basta’, convinti che oggi fare musica non serva a niente.
Il settore musicale è stato massacrato dalle restrizioni imposte per contrastare la pandemia. Ora sto cercando di rimettere in piedi una band valida e tornare a proporre lo spettacolo classico con diversi effetti speciali”.

Come sta Heidi?

“Benissimo! E’ la capretta che da un paio d’anni vive con me, facendomi tanta compagnia e dandomi tanto affetto. Tengo a dire che sono tra lo stupito e il deluso che ci siano persone che mi stanno denigrando perché ho una capretta come animale domestico. A Riolo Terme! Fossimo a Milano… Riesco a trovare pochi termini per coloro che non mi voteranno “perché sono un matto che va in giro con la capretta”. Posso capire chi non è d’accordo con me, chi non approva il mio programma elettorale, ma non chi mi discrimina dandomi del matto perché ho una capretta domestica. Allora dico che sono felice e fiero che mi diano del matto”.

Perché Riolo Terme ha bisogno di Alan Giagni e di “Riolo Libera” al governo?

“Perché la nostra città ha una mancanza assoluta di ciò a cui ho dedicato la mia vita: turismo, eventi, sagre”.

E’ stato complicato mettere insieme le persone che si candidassero a consigliere comunale?

“I riolesi sono purtroppo persone che tendenzialmente non credono più nella politica e non è stato semplice trovarne che avessero voglia di metterci la faccia, ma ho visto che il problema è stato comune alle altre tre liste. Ci ha dato una mano la Federazione Terza Repubblica, la squadra mi piace. Una diceria che ci ha colpito è che siamo improvvisati, degli ‘scappati di casa’ messi insieme all’ultimo minuto: non è così.

In aprile eravamo ormai a punto in vista della consegna dei documenti il 14 maggio all’Ufficio elettorale, ma eravamo partiti volendo colloquiare con i consiglieri comunali della lista civica d’opposizione “Riolo viva”. Dopo quattro incontri, partendo da una loro proposta, quasi alla vigilia del termine ultimo, non si è fatto nulla perché non hanno voluto condividere niente, nemmeno il simbolo che avremmo potuto adottare, in quanto conosciuto e simbolo di un certo lavoro svolto da ‘Riolo viva’ in Consiglio”.

Cosa comincerà a fare Alan Giagni in caso di elezione a sindaco?

“I miei obiettivi primari, solo apparentemente banali, sono lo sport per i giovani e il turismo, su cui vorrei lavorare. Sono due punti che compaiono anche nei programmi dei miei avversari, ma io li ho come missione. A Riolo lo sport è sempre stata una grandissima incognita e, dopo due anni di pandemia, bisogna che cominciamo veramente a dare un’alternativa ai nostri ragazzi. Qua, se sei un ragazzo adolescente e non hai la passione del calcio o della pallacanestro, sei finito. Vedo ragazzini che si buttano in strada perché si annoiano, perché in questo paese non sanno cosa fare. Lo sport insegna la disciplina e il sacrificio: i nostri ragazzi non sanno cosa significa sacrificarsi per raggiungere un obiettivo.

Lo sport è vita ed è mio desiderio rimetterlo in moto ampliando notevolmente la nostra zona sportiva, offrendo più opportunità, ma soprattutto dando la possibilità di svagarsi senza che si buttino in strane strade. A Riolo mancano le strutture, gli impianti. C’è il campo da calcio dove, per dimensioni e materiali, potrebbe giocare tranquillamente una squadra di serie C, mentre la Riolese è in Seconda Categoria (l’ottava divisione nazionale: n.d.r.). Ma va bene; però che ci sia tutto questo spazio dedicato a loro, lo trovo un po’ assurdo, anche perché non abbiamo sport olimpici individuali. L’unica palestra è privata ed appartiene alle Terme, poi c’è il palazzetto dedicato alla pallacanestro. Abbiamo veramente poco da offrire a livello sportivo”.

Turismo, opportunità economica da sapere cogliere…

“Riolo ha bisogno di una massiccia rimpolpata di eventi, di sagre; occorre rinforzare il nostro circuito enogastronomico, lavorare molto sul cicloturismo perché da noi sta andando fortissimo, ma unendo delle varianti che possono fare del cicloturismo nostro una cosa migliore rispetto agli altri, più innovativa, più interessante. E’ importante, e mi ripeto, che Riolo diventi un paese che sa attrarre gente per i suoi eventi, per le sue potenzialità gastronomiche, che sono sempre state sfruttate al massimo al 15 per cento. Non voglio dimenticare il teatro, tenuto per anni a prendere polvere: un mio sogno è di far rinascere una compagnia teatrale, come da tradizione degli anni d’oro”.

Il “sindaco eletto” Alan Giagni come si comporterà nei confronti dell’Unione dei Comuni della Romagna Faentina?

“Domanda da un milione di dollari! Siamo convinti che, solo una volta alla guida del Comune, capiremo bene tutta quanta la storia perché abbiamo visto tante cose. L’Urf può essere importante e utile, ma non per i paesi piccoli a cui rimangono le briciole di fronte alla città grande che si prende tutto. Del resto non è obbligatorio rimanere nell’Urf, ma non sto dicendo che Riolo debba uscirne ad ogni costo”. Il punto informativo di “Riolo Libera” è in Corso Matteotti 35, a fianco della tabaccheria.

I candidati consiglieri di “Riolo Libera” sono: Dario Ronchi (nato a Riolo Terme il 26 marzo 1956), Franco Lanzoni (nato a Faenza il 26 aprile 1971), Andrea Babini (nato a Faenza il 3 febbraio 1978), Paola Franco (nata a Faenza il 18 luglio 1974), Paul Battisti (nato a Brighton in Gran Bretagna il 20 agosto 1968), Manuela Diac (nata in Romania il 19 giugno 1975), Matteo Di Lorenzo (nato a Strasburgo in Francia il 9 febbraio 1975), Jarno Socini (nato a Carpi l’8 maggio 1976), Manuela Marendon (nata a Ravenna il 13 settembre 1972), Fernando Morgante (nato a Le Locle in Svizzera il 20 febbraio 1975).

Per la consultazione di domenica 12 giugno si voterà dalle 7 alle 23 nei seggi posti in città e nelle frazioni di Isola, Borgo Rivola e Cuffiano: oltre alla scheda per le elezioni comunali a ciascun elettore verranno consegnate le cinque schede relative ai referendum sulla Giustizia.

Essendo un Comune con meno di 15.000 abitanti (circa 5.700), Riolo Terme potrà proclamare il suo nuovo sindaco assieme ai Consiglieri al termine dello spoglio delle schede: non ci sarà ballottaggio. Alle 14 del giorno successivo prenderanno il via le operazioni di scrutinio per le elezioni comunali: il nuovo sindaco sarà noto tra le 15.30 e le 16.30.

di Rodolfo Cacciari

Commenti

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  1. Scritto da Ron

    Durante il gp riolo la circolazione sulle strade e’ stata bloccata, gente che doveva andare a prendere i figli a scuola ha dovuto rivolgersi ad amici e conoscenti per recuperare i figli. Scandaloso. Tutti paghiamo le tasse, non si possono chiudere le strade, al massimo si fanno aspettare le persone per 10 minuti, ma poi si da’ via libera. Ripeto che e’ scandaloso, vergogna.