Ravenna Coraggiosa appoggia la proposta dell’assessore Colla per un centro di ricerca sulla sicurezza sul lavoro

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Facendo seguito all’annuncio dell’assessore regionale Vincenzo Colla, Ravenna Coraggiosa appoggia con convinzione la proposta di creare a Ravenna un centro di ricerca sul tema della sicurezza sul lavoro. “Stiamo ragionando con l’Inail e gli altri soggetti interessati per creare un grande centro di ricerca sul tema della sicurezza sul lavoro e lo vogliamo realizzare a Ravenna, anche per motivi simbolici come ci ricorda la vicenda della Mecnavi – ha affermato l’Assessore regionale al Lavoro – Un’idea che Ravenna Coraggiosa appoggerà in tutte le sedi e che raccoglie il nostro auspicio di non arretrare mai sul tema della sicurezza sul lavoro e del rafforzamento dell’osservatorio già insediato in Provincia. La scelta della nostra città, oltre che un forte valore simbolico legato a vicende che hanno segnato la nostra comunità – a cominciare dalla tragedia della Mecnavi – ha anche un dato di grande attualità in un momento in cui la crisi rischia di scaricarsi sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, come dimostrano le statistiche legate anche al nostro importante distretto produttivo, industriale, portuale e alle economie stagionali a partire dal settore turistico ricettivo”. Così la nota di Ravenna Coraggiosa.

“Solo nel 2021 sono stati denunciati in Emilia-Romagna 74.066 infortuni sul lavoro, di cui 63.034 in occasione di lavoro senza mezzo di trasporto, 1.574 in occasione di lavoro con mezzo di trasporto e 9.458 in itinere, nonché 5.578 malattie professionali, con un coinvolgimento di donne pari al 35% riguardo agli infortuni e del 38% rispetto alle malattie professionali. Nello stesso periodo, 110 persone, di cui 9 donne, sono morte sul lavoro; di questi decessi, 25 sono avvenuti per infortuni in itinere e 23 in occasione di lavoro con mezzo di trasposto. Non è normale “morire di lavoro” e non ci rassegniamo alla normalizzazione di questi tragici avvenimenti. Tutto ciò che va ad incrementare una cultura diffusa su prevenzione, riduzione dei rischi, monitoraggio e controllo, permette di assicurare livelli più elevati di salute e sicurezza a tutte le lavoratrici e i lavoratori, a partire dai più deboli, a cominciare da donne, giovani e precari in generale”. Conclude la nota di Ravenna Coraggiosa.

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Commenti

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  1. Scritto da agi62

    Invece di creare un altro poltronificio per incapaci sarebbe meglio aumentare il numero degli ispettori del lavoro e dargli i mezzi per lavorare bene.
    Se nel 2022 hanno ancora bisogno di “un grande centro di ricerca” significa che non vogliono risolvere il problema.