Ravenna. Incontro per la difesa della sanità pubblica con Nino Cartabellotta della Fondazione Gimbe. L’appello di pochi giorni fa ha già raccolto oltre 5.800 adesioni.

L'iniziativa è organizzata da Ravenna Coraggiosa. Ci saranno anche il Sindaco Michele de Pascale e Vasco Errani

Sabato 18 marzo Ravenna Coraggiosa ha organizzato un incontro con Nino Cartabellotta Presidente della Fondazione GIMBE sul tema della difesa sanità pubblica. L’iniziativa è in programma alle 9:30 all’Hotel Mattei di Ravenna.

“Si parlerà del rischio derivante dal possibile regionalismo differenziato: un sistema che permetterebbe ad ogni regione di avere sistemi sanitari diversi minando alla base il carattere universalistico del sistema sanitario nazionale, con un grave danno per il diritto alla salute delle persone. Hanno garantito la loro presenza il sindaco Michele De Pascale e Vasco Errani” spiegano da Ravenna Coraggiosa.

L’incontro fa seguito all’iniziativa di qualche giorno fa in cui a Ravenna è stato lanciato l’appello “La Sanità Pubblica è sotto attacco. Difendiamola!” per difendere appunto il Servizio Sanitario Nazionale universalistico a rischio di collasso perla carenza di risorse e di personale. I primi firmatari sono diversi sindaci della Romagna (fra cui quelli di Ravenna, Rimini e Cesena) e altre personalità politiche, associative e sindacali. L’appello in pochi giorni ha già raccolto oltre 5.800 adesioni.

Sanità

L’APPELLO È SU CHANGE.ORG

Movimento per la Sanità Pubblica ha lanciato questa petizione e l’ha diretta a Orazio Schillaci (Ministro della Salute) – Un gruppo di donne e uomini con ruoli idee e funzioni diverse, insieme ad un gruppo di professionisti sanitari, ma anche semplici cittadine e cittadini preoccupati per l’attacco alla già indebolita sanità pubblica, hanno deciso di fare qualcosa. Ecco la ragione di questo appello, dare vita ad una vasta mobilitazione in difesa della sanità pubblica. Vi chiediamo di firmare, diffondere e condividere perchè senza una sanità pubblica efficiente e con risorse adeguate non esiste il diritto costituzionale alla salute.

Il testo dell’Appello per la Sanità Pubblica

“La salute è un diritto fondamentale per tutte le persone, che la nostra Costituzione tutela e che lo Stato deve garantire. Purtroppo le condizioni in cui versa il nostro SSN sono drammatiche. Rispetto alla riforma del 1978 c’è stato un cambiamento demografico non ancora metabolizzato in modo adeguato: siamo una società invecchiata e che invecchierà ancor di più. Sono anni che lo Stato non investe quanto necessario in termini di risorse finanziarie, professionali, riforme. L’impatto della pandemia sull’intero sistema aveva aperto la speranza per adeguati investimenti sul servizio sanitario. Così non è avvenuto, quanto meno in termini congrui.”

“Un sistema già indebolito, costretto a dare priorità alla gestione della pandemia, ha raggiunto risultati efficaci grazie allo straordinario impegno professionale, ma contestualmente si è infiacchita la capacità di risposta assistenziale ai bisogni delle persone, le liste d’attesa sono incrementate, l’accesso a prestazioni a pagamento sono aumentate in modo esponenziale, il ricorso a sistemi assicurativi è stato stimolato e, più in generale, è aumentato l’abbandono delle persone fragili per salute, età, condizioni economico-sociali. All’impatto pandemico si sono aggiunte le ricadute economico-finanziarie dovute alla guerra in Ucraina, l’inflazione, il caro bollette, aggravando ulteriormente la situazione finanziaria delle Regioni, dei Comuni e delle famiglie.”

“Siamo di fronte ad un pericolo incombente: il superamento dell’universalismo sanitario del SSN con l’avvio di fatto di un universalismo selettivo la cui conseguenza sarà una sanità che si rivolge prioritariamente ai poveri, progressivamente più povera, aggravando quelle diseguaglianze che sempre più caratterizzano il nostro Paese. È unanimemente riconosciuto che già oggi le differenze inaccettabili nella società, in rapporto a istruzione, condizioni di vita e di lavoro, età e genere portano anche a diseguaglianze di salute. Le persone socialmente più disagiate si ammalano di più ed hanno maggiori difficoltà di accesso tempestivo a servizi di buona qualità. La fine dell’universalismo peggiorerà ulteriormente le cose.”

“Oggi serve con urgenza un coordinato insieme di provvedimenti con l’obiettivo di:

  • avere più medici, infermieri, personale sanitario e assistenziale per garantire accesso ai servizi, recupero liste d’attesa, riorganizzazione dei servizi territoriali. Personale adeguatamente formato e valorizzato, riconoscendone il ruolo strategico e adeguando salari, diritti, progressioni di carriera;
  • rafforzare l’assistenza territoriale per dare concretezza alla presa in cura delle persone, sostegno ai caregiver, integrazione sociale e sanitaria per garantire la domiciliarità. Particolare attenzione va posta alle aree interne, montane e collinari;
  • rivedere l’organizzazione della medicina generale e pediatria di libera scelta e assicurare la operatività di team multi professionali;
  • mettere in sicurezza gli ospedali a partire dai PP.SS e dall’Emergenza-Urgenza;
  • fare realmente delle Case della Comunità una sede in grado di semplificare l’accesso ai servizi, un luogo di partecipazione dei cittadini, del volontariato, del terzo settore;
  • rafforzare i dipartimenti di Salute mentale e Sanità pubblica, con attenzione particolare a prevenzione e sicurezza sul lavoro;
  • rivedere e innovare anche i percorsi formativi con maggiore collaborazione fra SSN e Università;
  • investire in ricerca pubblica e intervenire sul mercato farmaceutico. L’opposto della recente riforma di Aifa.”

“Riforme a scala nazionale, rafforzamento dell’universalismo nell’accesso ai servizi hanno un valore insostituibile ma necessitano di maggiori risorse. Poiché il Paese non può indebitarsi ulteriormente, se vogliamo evitare il ritorno a sistemi mutualistici-assicurativi, queste risorse vanno reperite con un sistema fiscale equo e progressivo. I segnali che emergono dalla legge di bilancio di questo Governo vanno in direzione opposta: risorse nettamente insufficienti per servizi sociali e sanitari, l’espansione della flat tax, i condoni e il sostegno all’evasione fiscale. Ancora più preoccupante l’accelerazione del percorso legislativo per introdurre, anche in Sanità, l’Autonomia differenziata. Premessa per una dirompente risposta frastagliata, Regione per Regione, a problemi trasversali che riguardano l’intero sistema sanitario e che da tempo richiedono una risposta unica e nazionale: un altro grimaldello per abbattere l’universalismo e per consolidare le disuguaglianze regionali che caratterizzano da sempre il nostro SSN. I necessari provvedimenti per la messa in sicurezza del nostro Servizio Sanitario Nazionale non sono più rinviabili. IL MOMENTO È ORA!”

I primi firmatari dell’Appello

  • Abbonizio Marzia Segretaria Spi CGIL Forlì
  • Allegni Gessica Sindaca di Bertinoro
  • Bargossi Malù Presidente Auser Forlì
  • Bissoni Giovanni Pensionato
  • Borghesi Laura Medico
  • Brigliadori Michela. Infermiera
  • Bucci Silvia Segretaria CGIL Cesena
  • Calcoli Claudio Medico
  • Calipari Marilena Dipartimento Sanità Pubblica Rimini
  • Carradori Tiziano Direttore Ausl Romagna
  • Ceccarelli Paola Infermiera
  • Cimatti Antonella Terapista
  • Clementi Giovanni Coordinatore servizi riabilitazione Rimini
  • de Pascale Michele Sindaco di Ravenna e Presidente CTSS
  • Dradi Lisa Segretaria FP CGIL Ravenna
  • Errani Vasco già Senatore
  • Feletti Francesco Medico e Segretario ANAAO
  • Garavini Milena Sindaca di Forlimpopoli
  • Garcea Nicola Segretario Spi CGIL Cesena
  • Giacomini Ornella Segretaria FP CGIL Rimini
  • Giorgini Maria Segretaria CGIL Forlì
  • Gozzoli Matteo Sindaco di Cesenatico
  • Guerrini Andrea Presidente CDA Tecnici Prevenzione Ambiente luoghi lavoro – ordine TSRM – PUTRP Forlì Cesena Rimini
  • Lattuca Enzo Sindaco di Cesena
  • Lucarelli Christian Segreteria FP CGIL Rimini
  • Lusenti Carlo Medico
  • Marangolo Maurizio Medico ospedaliero pensionato
  • Masini Nadia già parlamentare
  • Masotti Maura Segretaria Spi CGIL Ravenna
  • Masotti Mirko Segretario FP CGIL Forli- Cesena
  • Melandri Marinella Segretaria CGIL Ravenna
  • Micheletti Simona Medico
  • Montalti Stefano Presidente fondazione Alzheimer
  • Morgagni Diana Medico
  • Neri Walter Medico
  • Palazzi Ignazio Medico
  • Palmarini Paolo Segretario UIL FPL
  • Parma Alice Sindaca di Santarcangelo
  • Pavolucci Isabella Segretaria CGIL Rimini
  • Petitti Emma Presidente Assemblea legislativa Emilia-Romagna
  • Sadegolvaad Jamil Sindaco di Rimini
  • Sanniti Stefano Ingegneria biomedica
  • Sarpieri Carlo Presidenza regionale Auser
  • Travaglini Giuseppe Medico
  • Turicchia Giorgio Medico
  • Valbonesi Daniele Sindaco di S. Sofia. Segretario PD Forlì