Lugo. L’appello sulla sanità di “Per la Buona Politica”: La salute è priorità primaria

La lista civica Per la Buona Politica , a conclusione dell’assemblea pubblica del 28 aprile, svoltasi a Lugo presso il centro sociale “Il Tondo”, rivolge il presente appello a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, alle pubbliche istituzioni e a tutte le componenti della società civile, economica e religiosa del territorio di Lugo, per la tutela del diritto alla salute. Per il rilancio del SSN italiano, che secondo l’art. 32 della nostra Costituzione deve essere equo, giusto, solidale, universale ed uniforme su tutto il territorio nazionale.

Il contesto in cui viviamo ci evidenzia fattori demografici ed elementi di crisi che fino ad ora non si erano mai verificati contemporaneamente: pandemia da covid-19, guerra in territorio europeo, crisi inflattiva, incremento dei costi di energia, interruzione della catena di approvvigionamento. Tale contesto così articolato e complesso aumenta le difficoltà che l’intero Paese si trova ad affrontare da diversi anni e, pertanto, lo stesso SSN risente delle scelte adottate dai Governi degli ultimi 15 anni e dell’attuale contesto storico. È chiaro ormai a tutti che il sistema sanitario necessita di essere riorganizzato per consentirne non la mera sopravvivenza bensì un vero e proprio rilancio e la sua sostenibilità.

Tali obiettivi sono possibili soltanto attraverso una cooperazione aperta, larga, a 360°, senza contrapposizioni ideologiche preconcette. Siamo consapevoli che è importante e vitale la collaborazione corale di tutti i soggetti interessati ,  per tale  motivo rivolgiamo questo appello a tutte le espressioni della Comunità lughese.

Nello specifico:

  • La salute al centro. La questione del diritto alla salute e della difesa della sanità pubblica, per il movimento civico Per la Buona Politica, è una questione centrale. Salute e benessere delle persone devono restare al centro di tutte le decisioni politiche: non solo sanitarie ma anche ambientali, industriali, sociali, economiche e fiscali, oltre che istruzione, formazione, studio e ricerca. Rilanciare le politiche sul capitale umano al fine di valorizzare e rimotivare le professioni sanitarie. Investire sul personale, programmare adeguatamente il fabbisogno di tutti gli operatori, riformare i processi di formazione, favorire l’approccio multidisciplinare.
  • Prevenzione e promozione della salute. Fondamentale è diffondere la cultura della prevenzione e potenziare gli investimenti per la promozione della salute attraverso un l’approccio integrato oggi noto come “One Healt” (Salute unica), perché la salute delle persone, degli animali, delle piante, dell’ambiente e degli alimenti, sono strettamente connesse ed interdipendenti tra loro. L’unitarietà del SSN rappresenta un bene comune indivisibile. Nella realtà emiliano-romagnola, il servizio sanitario regionale è a centralità pubblica con la collaborazione del privato accreditato, le farmacie e altri soggetti per la gestione dei servizi alla persona. La crisi pandemica ha mostrato le debolezze del sistema, portando tutti noi ad una maggiore consapevolezza sulla necessità di integrare tali servizi e questo è chiaramente percepibile ogni giorno nella fruizione delle prestazioni da parte della popolazione. Le sinergie e le interazioni tra questi servizi rappresentano un valore aggiunto per tutto il territorio e per l’economia che deve essere sostenuta, in primis, dalle istituzioni locali stesse, dalla Regione, dal Governo centrale e dal mondo dell’imprenditoria.
  • Finanziamento pubblico per un SSN equo e giusto. Il rilancio del SSN pubblico passa attraverso la riorganizzazione strutturale dei servizi, la messa a disposizione di risorse finanziarie da parte dello Stato, la valorizzazione delle professioni, il potenziamento della medicina territoriale, investimenti in ricerca, università, formazione.

Aumentare il finanziamento pubblico in maniera consistente e stabile, significa tendere ad allinearlo alla spesa dei Paesi Europei, garantendo l’erogazione uniforme dei livelli essenziali di assistenza (LEA), nonché innovare le soluzioni per rendere più efficace l’accesso ai servizi e alle prestazioni senza eccessive attese. Nella particolare condizione in cui si trova la società italiana – investita della difficoltà economica, energetica e di sistema, la crisi demografica, la denatalità – la salute e l’organizzazione dei servizi devono rappresentare una certezza senza la quale vengono meno il concetto di civiltà e democrazia. Il sostegno alle fasce più deboli e il diritto primario sancito dalla Costituzione, devono essere garantiti a tutti in egual misura, con giustizia ed equità. Investire sulla sanità pubblica non è un costo ma un investimento sul futuro. Per questo motivo le politiche da attivarsi in sanità devono necessariamente corrispondere ai reali bisogni ed esigenze di prevenzione, salute, cura e assistenza della popolazione.

Generico maggio 2023

Nel Distretto della Bassa Romagna, mettiamo in evidenza i seguenti elementi:

  1. la AUSL deve migliorare l’accesso dei cittadini ai servizi.

L’obiettivo deve essere quello di ridurre sensibilmente i tempi di attesa e di garantire prestazioni appropriate e di qualità, in modo tempestivo;

  1. assicurare la continuità assistenziale a tutti, con particolare riguardo alle persone anziane sole, disabili, bisognosi di cure e assistenza domiciliare;
  2. potenziare i servizi di prossimità, mettere in rete il potenziale espresso dalle farmacie dei servizi, completare la Casa di Comunità con sede a Voltana, nonché realizzare e implementare quella che deve avere sede a Lugo;
  3. completare il riordino dei servizi dell’Ospedale Distrettuale della Bassa Romagna, a partire dal potenziamento del pronto soccorso e dai servizi diagnostici e specialistica ambulatoriale, colmare la carenza di personale medico ed infermieristico;
  4. consolidare la sinergia tra pubblico e privato accreditato e rafforzare l’integrazione tra servizi sanitari e sociali;
  5. favorire la partecipazione dei cittadini-contribuenti sulle scelte di indirizzo programmatico, assunte dalla CTSS e dal Distretto locale.

Queste riflessioni le poniamo all’attenzione delle Istituzioni Pubbliche, dei Consiglieri Comunali, delle forze politiche, sociali, sindacali e di tutte le espressioni della società civile, economica e religiosa, al fine di addivenire – insieme – a un indirizzo politico condiviso, chiaro, largo e unanime, per il progresso delle nostre comunità, la salvaguardia dell’efficienza dei nostri servizi e la tutela dei diritti fondamentali dei concittadini.

Il gruppo consiliare Per la Buona Politica  Roberta Bravi, Silvano Verlicchi   

La Presidente dell’Associazione Per la Buona Politica Grazia Massarenti